Die Vertretung des Erschopften. Lo spazio espositivo ospita una grande tenda realizzata con scampoli in seta e un'installazione di stoffe che aderiscono al soffitto e alle pareti assumendo forme nuove, giocando con le infinite possibilita' di combinazioni grazie all'uso di zip sui lembi. L'installazione comprende inoltre una serie di sculture di piccolo formato. Il lavoro di Pulfer e' un contenitore di pratiche e discipline differenti che include anche performance in cui il rapporto con il pubblico ha un ruolo fondamentale.
a cura di Salvatore Lacagnina
Reto Pulfer (Berna, 1981. Vive e lavora a Berlino) presenta una nuova installazione per la sede milanese dell’ISR intitolata Die Vertretung des Erschöpften, a cura di Salvatore Lacagnina. La mostra inaugura nell’ambito di STARTMilano 2011, venerdì 16 settembre alle ore 18.30, con performance dell’artista alle ore 20 e apertura straordinaria sabato 17 e domenica 18 settembre.
Pulfer, che ha appena concluso una residenza di un anno presso l’Istituto Svizzero di Roma, utilizza le molteplici pieghe del linguaggio, arricchendo il suo glossario personalissimo, per comporre un codice linguistico che diventa fondamento e chiave di accesso alle sue opere.
Lo spazio espositivo dell’Istituto Svizzero a Milano ospita una grande tenda realizzata con scampoli in seta e un’installazione di stoffe che aderiscono al soffitto e alle pareti assumendo forme nuove, giocando con le infinite possibilità di combinazioni grazie all’uso di zip sui lembi. L’installazione comprende inoltre una serie di sculture di piccolo formato.
Il titolo della mostra Die Vertretung des Erschöpften può essere tradotto in italiano come “Rappresentare lo sfinimento”. Se la parola tedesca “Vertretung” è utilizzata spesso per indicare la rappresentanza ufficiale di un organo statale (un’ambasciata è una “Vertretung” per esempio), è evidente il riferimento diretto alla natura dell’Istituto Svizzero quale luogo di rappresentanza in Italia della cultura svizzera. Ma in senso lato, il termine è utilizzato qui come manifestazione e rappresentazione di un sintomo: “Erschöpfung”, ovvero esaurimento per sfinimento.
Il lavoro di Pulfer è un contenitore di pratiche e discipline differenti che include anche performance musicali, in cui il rapporto di compartecipazione con il pubblico ricopre un ruolo fondamentale. Prima di assumere una forma specifica, le sue installazioni nascono da storie inventate, simili a degli esercizi di memoria, dove i ruoli dei personaggi sono definiti dal linguaggio o da semplici associazioni per immagini e possono assumere di volta in volta forme diverse. Il processo di produzione artistica conduce a un totale svuotamento delle idee, a un vero stato di esaurimento psicofisico. è questo stato di enorme stanchezza che coincide paradossalmente con lo stato di maggiore capacità artistica. Un unico termine astratto lega allo stesso tempo tre elementi: la mostra, le opere e l’istituzione.
Principali mostre personali: 2011: MAK, Vienna; Fondazione Pastificio Cerere, Roma. 2010: Present Future, Artissima, Torino; Archive Kabinett, Berlino & Formcontent. 2009: Kunstverein Arnsberg (D); Wartesaal, Zurigo.
2008: Montgomery, Berlino; Balice Hertling, Parigi. 2005: Brunn, Berlino.
Principali mostre collettive: 2011: “The Swiss Cube#3”, Istituto Svizzero di Roma; “Wunder”, Deichtorhallen, Amburgo; “Tableaux”, CNAC Le Magasin, Grenoble; “Theere, I fixed it”, Stroom Den Haag, L’Aia; “Born After 1924”, Chastlefield Gallery, Manchester; “Badtime Stories”, Supportico Lopez, Berlino. 2010: “The Village Cry. Regionale”, Kunsthalle Basel, Basilea; “Animism”, Kunsthalle Bern, Berna: “Animism”, Extra City Kunsthal e M HKA, Anversa. 2009: “The Object of the Attack”, David Roberts Art Foundation, Londra; “À corps & à textes”, La Galerie de Noisy-le-Sec (F); “modernmodern”, Chelsea Art Museum, New York; “Choice”, Ausstellungsraum Klingental, Basilea. 2008: “The Mother's Lamb in the Creche”, Chert, Berlino; “Object, the Undeniable Success of Operations”, Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; “Kristallisation”, Whitespace, Zurigo; “Eva’s Arche und der Feminist”, GBE@Passerby, New York. 2007: “Bare Word”, Lautom Contemporary, Oslo; “Exposition No1”, Galerie Balice Hertling, Parigi.
Ufficio stampa:
Alessandra Santerini, 335.6853767 alessandrasanterini@gmail.com
Chiara Costa, 349.1981349 chiara.a.costa@gmail.com
Inaugurazione: venerdì 16 settembre, ore 18.30
Performance ore 20.00
Istituto Svizzero di Roma - Sede di Milano
via del Vecchio Politecnico 3 (Centro Svizzero) I - Milano
Orari: martedì-venerdì ore 11.00-17.00;
sabato ore 14.00-18.00.
chiuso lunedì, domenica e festivi
In occasione di STARTMilano apertura straordinaria sabato 17 settembre ore 11-20, domenica 18 settembre ore 14-18
Ingresso libero