Strappi d'esistenza ricomposta dalla luce. ''Il mondo di Suprani non certifica alcun crollo clamoroso della contemporanieta' mediatica; suggerisce, invece, una melanconica malattia continua'' (Fiorangela Arfelli).
Impastato di passione per il disegno educata fin dall'ambiente familiare, Remo Suprani, (Ravenna, 1965) dagli anni '90 ad oggi, attraverso numerose mostre collettive e personali, in istituzioni pubbliche e private, è lanciato a misurarsi oltre il territorio regionale in ambiti internazionali, con opere esposte in California (Beverly Hills - Blodwell Art Gallery - 2004) e a New York ("Metropolis" - Art and Design Fair in collaborazione con Regione Lazio).
Surfista nell'anima e del mondo, esploratore consapevole di quell'inquietudine moderna che lo fa navigare nella liquidità di Zygmunt Bauman, con pudore e severità imbronciata approda sempre all'isolamento del proprio studio, amore che non tradisce, dove si placa la "verità del sé" per ricominciare a graffiare nuove tracce dalla profondità del nero.
Paesaggi della modificazione, segni provvisori di noi stessi, spazi gracili in cui viviamo, spezzata la fissità negata dalla vita, il mondo di Suprani non certifica alcun crollo clamoroso della contemporanietà mediatica; suggerisce, invece, una melanconica malattia continua, un leggero spossamento sottolineato da una manciata di colori, una febbriciattola endemica all'essenza stessa del nostro vivere quotidiano. Suprani coglie ciò che nel tempo rimane: forse è poco, forse è tutto.
Fiorangela Arfelli
inaugurazione 16 settembre ore 18
Galleria AMArte
Via Baccarini, 20 (Biblioteca Classense) - Ravenna
Da lunedì a venerdì ore 16 - 19,30 sabato ore 10 - 12,30 e 16 - 1930 domenica ore 16 - 19,30
Ingresso libero