Versus - Preso de conciencia. Lo scultore sivigliano usa le lettere per dare vita a nuove forme, realizzate mediante la scomposizione e ricomposizione di selezionati poemi della letteratura spagnola. L'uso del ferro rende spessa e inamovibile ogni lettera che compone i suoi moduli.
a cura di Simone D'Agostino e Clara de Paúl Liviano
Versus nasce dalla collaborazione tra Dieffe e la Galleria spagnola Weber-Lutgen. La stagione artistica prenderà il via
con l’inaugurazione contemporanea della mostra di Algovi a Torino e di Opiemme nella galleria Sivigliana. Due artisti
accomunati dalla ricerca sull’uso della parola e sulla diffusione della poesia attraverso l’arte.
La parola ha un potere che va ben oltre la comune immaginazione. La comunicazione verbale, o scritta, è
testimonianza del vero progresso, della concreta evoluzione dell’intelletto umano in continuo ed ininterrotto sviluppo.
Questo potentissimo mezzo ha la capacità di unire o dividere popoli, di dare forma alle idee e di rendere concreti nella
nostra fantasia mondi ed avventure altrimenti indescrivibili.
Il suo vigore è così evidente da poter essere scomodo, da poter infastidire chi il potere tenta di conquistarlo attraverso
la forza e la violenza. Il potere logora le menti ed è fonte di un’inevitabile paura: quella di perdere la propria posizione
di dominio.
È per questo che nel XXI secolo esistono ancora governi che condannano alla prigionia chi della letteratura ha fatto il
mezzo ideale per esprimere la propria volontà di essere libero.
Ma le idee non si possono imprigionare, perché sono in grado di divenire così potenti da valicare ogni confine; le
parole che le veicolano hanno un peso reso estremamente concreto dall’acuto lavoro di Jesús Algovi.
Per poter capire quanto lo scultore sivigliano cerca di esprimere attraverso le sue opere è necessaria un’accurata
indagine a più livelli. Un primo livello è legato all’uso che fa della materia: il ferro, l’elemento scelto per l’elaborazione
artistica, rende tangibile, spessa e inamovibile la lettera, elemento base per la parola, nonché modulo per la scultura.
Un secondo livello è rappresentato dall’uso che delle lettere lo scultore fa per dare vita a nuove forme, realizzate
mediante l’accostamento dei moduli tutt’altro che casuale: ogni scultura è frutto della scomposizione e
ricomposizione di selezionati poemi della letteratura spagnola.
I versi scelti sono accomunati da un unico elemento: chi li ha scritti ha subito la perdita della propria libertà
individuale.
Durante la serata inaugurale l'associazione culturale Thype!, in collaborazione con Archivio Tipografico, terrà una live
performance di stampa tipografica a caratteri mobili, realizzando un'esclusiva tiratura limitata di poster sviluppati con
l'artista Jesús Algovi.
La mostra sarà accompagnata da una degustazione di specialità spagnole offerta dal ristorante La Paella.
Inaugurazione 15 settembre, ore 18.30
Dieffe arte contemporanea
via Porta Palatina, 9 Torino
Orari:
dal martedì al sabato 15:30 - 19:30
o su appuntamento