Museo Caneira - la fisica del possibile. La galleria si trasforma in un museo dedicato alla figura di Aleksander Prus Caneira, scienziato nato a Barcellona nel 1928 e scomparso in circostanze misteriose a Torino nel 1991. Le sale ospitano una collezione di singolari ciondoli porta-ritratto contenenti fotografie o disegni di cio' che il fisico definiva porte dell'inconscio, oltre a una serie di lettere, diari e riviste scientifiche, volti a presentare la sua ricerca sui tunnel spazio-temporali, l'invisibile e la relazione con l'inconscio junghiano.
a cura di Elisa Tosoni
La galleria Alberto Peola ha il piacere di presentare la prima personale in una galleria privata
dell’artista Eva Frapiccini.
Per l’intera durata di Museo Caneira | la fisica del possibile, la galleria si trasforma in un museo
dedicato alla figura di Aleksander Prus Caneira, scienziato nato a Barcellona nel 1928 e scomparso
in circostanze misteriose a Torino nel 1991.
L’ingresso della galleria diventa la reception di un museo, con a disposizione testi informativi -
cartacei e in supporto digitale - sulla fondazione fortemente voluta dalla famiglia Caneira. Le sale
ospitano una collezione di singolari ciondoli porta-ritratto contenenti fotografie o disegni di ciò
che il fisico definiva porte dell’inconscio, oltre a una serie di lettere, diari, annotazioni e riviste
scientifiche, volti a presentare la sua ricerca sui tunnel spazio-temporali, l’invisibile e la relazione
con l’inconscio junghiano. Gli oggetti e i reperti presenti in mostra rappresentano i pochi materiali
sopravvissuti a un incendio doloso scoppiato nello studio dello scienziato nel 1992. Ricerca e vita
dello studioso si intrecciano in un breve documentario attraverso immagini d’archivio, scene di
vita familiare e testimonianze di collaboratori e allievi.
Fisico teorico specializzato in quantistica e cosmica, antropologo e saggista, fondatore ed editore
della rivista scientifica Source, figura tanto geniale quanto tormentata, Aleksander Prus Caneira
studiò tra Zurigo e Princeton e contribuì alle ricerche dei suoi illustri insegnanti Wolfgang Pauli,
Eugene Wigner e John Archibald Wheeler. Fu amico e collaboratore del fisico Hugh Everett III,
della psicologa junghiana Marie-Louise Von Franz e intrattenne una fitta corrispondenza epistolare
con lo scrittore Jorge Luis Borges. Insegnò presso le università di Princeton, Zurigo e infine a
Torino, dove tra il ‘65 e il ‘76 fu anche attivo come ricercatore nelle squadre del Centro di Fisica
Cosmica e del CNR. Le sue teorie sulle porte dell’inconscio e sui portali sospesi, malviste dalle alte
cattedre internazionali, lo portarono a discostarsi gradualmente dagli ambienti accademici, fino al
definitivo ritiro dall’insegnamento nel ‘76. Sin dalla morte del padre nel ’53, Caneira aveva
ampliato il raggio dei propri studi sull’invisibile, cercando non solo di rispondere ai quesiti tipici
della fisica quantistica e cosmica, ma anche di trovare un nesso tra spazio-tempo e sogni,
archetipi, e il passaggio tra la vita e la morte, attraverso l’antropologia e le ricerche sul campo.
Applicando con originalità a tali fenomeni il concetto di sincronicità di Jung - Pauli, la teoria dei
mondi paralleli di Everett III e la geometro-dinamica di Wheeler, nel 1987, sotto lo pseudonimo
Alek Arencia, giunse alla pubblicazione del saggio di successo Una vita nell'aldilà.
Frapiccini opera una forte critica non solo nei confronti delle logiche di storicizzazione, inserendovi
un personaggio “dimenticato”, ma mira anche – come già in Stanza, 2010 – a mettere in
discussione l’attendibilità delle fonti, il nostro modo di relazionarci con la Storia della nostra
cultura, e cosa possa essere effettivamente considerato auctoritas.
Durante Artissima 18 (dal 4 al 6 Novembre), Museo Caneira | la fisica del possible occuperà
temporaneamente uno spazio pubblico in Via della Rocca, Torino, con il laboratorio mobile
Dream’s Time Capsule, una stazione di registrazione e deposito di sogni, che viaggerà per il mondo
tra novembre 2011 e dicembre 2012, per collezionare un database audio di sogni, da aprire e
ascoltare solo dopo dieci anni.
(testo di Elisa Tosoni)
Eva Frapiccini (nata nel 1978) vive e lavora tra Rotterdam e Milano. E’ laureata in Storia
dell’Arte (Università di Bologna) e in Fotografia (IED, Torino). E’ stata recentemente in
residenza presso la Fondazione NAC di Rotterdam. E’ rappresentata dalla Galleria Alberto
Peola, Torino dal 2009.
Elisa Tosoni (nata nel 1981) vive e lavora a Stoccolma, dove è in forza allo IASPIS e sta
lavorando al proprio progetto di master curatoriale sulla temporalità - di cui questa mostra è
parte integrante - sotto la supervisione di Maria Lind.
Immagine: Eva Frapiccini, from the series Portals, 2011 Obj. Nr.01 – Barcelona, Plaça Sant Felip Neri, 1932. Courtesy: the artist and Galleria Alberto Peola, Turino
Inaugurazione: giovedì 22 settembre 2011 dalle ore 19.00 alle ore 23.00
Galleria Alberto Peola
via della Rocca, 29 Torino
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento