FAM Fabbriche Chiaramontane
Agrigento
via San Francesco d'Assisi, 1
0922 27729 FAX 0922 553305
WEB
Nino Soldano
dal 16/9/2011 al 12/11/2011
10-13, 16-20. Lunedi chiuso

Segnalato da

Carmela Grasso




 
calendario eventi  :: 




16/9/2011

Nino Soldano

FAM Fabbriche Chiaramontane, Agrigento

Vite da gallerista. La mostra e' dedicata all'avventura milanese di un celebre gallerista di origine siciliana, Nino Soldano, e si divide in quattro diverse sezioni, espressione dei nuclei di artisti e di pensiero che hanno caratterizzato l'attivita' di Soldano: La protesta, L'analisi, La Sicilia e Fuori schema.


comunicato stampa

a cura di Marco Meneguzzo

E’ dedicata all’avventura milanese di un celebre gallerista di origine siciliana, Nino Soldano, la prossima esposizione delle FAM di Agrigento, la galleria d’arte moderna delle Fabbriche Chiaramontane gestita dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento. S’intitola “Vite da gallerista. Nino Soldano” è curata da Marco Meneguzzo, che per le FAM ha firmato le ricognizioni attraverso l’Astrattismo (Astrazione Siciliana, 2010) e l’Arte Concettuale (Sulla Parola, 2011) ed è in programma da sabato 17 settembre al 13 novembre. Ingresso libero.

All’inaugurazione, fissata per le ore 19 di sabato, interverranno insieme al protagonista anche alcuni artisti come Claudio Verna, Elio Marchegiani, Fernando De Filippi, Umberto Mariani.
Per la prima volta le FAM si occupano di una figura professionale fondamentale nel sistema dell’arte: quella del gallerista. Una mostra-pilota che ne germinerà altre nelle prossime stagioni facendone una sorta di appuntamento fisso.
Nativo di Sciacca (Ag) e attivo a Milano già dalla fine degli anni Sessanta Nino Soldano è raccontato attraverso le opere di una nutrita schiera di artisti dei quali ha intuito da subito le potenzialità espressive. Artisti che, in molti casi, il suo Studio Ennesse – spazio di riflessione, incontro e proposta che prende forma a Milano durante la rivoluzione studentesca del ’68 – tiene a battesimo e che Soldano segnala ai collezionisti d’arte contemporanea più attenti, contribuendo così alla loro crescente affermazione. Legatissimo alla sua Sicilia, anche sotto il profilo sociale e civile, Soldano ha contribuito personalmente alla realizzazione del Museo di Gibellina con la donazione del primo nucleo della collezione di opere d’arte e la realizzazione delle stagioni teatrali nella città del terremoto durante gli anni Ottanta.

“La curiosità di Soldano – dice Meneguzzo - lo porta a incontri anche disparati, quelli che in mostra abbiamo definito “fuori schema”: se Enrico Baj o, meno conosciuto, Renato Volpini gravitavano attorno allo Studio Marconi, che Soldano frequentava ancor prima di diventare egli stesso gallerista, le mostre ripetute di Fabrizio Plessi – di cui produrrà una grande installazione per la XXVI Biennale di Venezia del 1972 – o quelle, tutte dotate di un quoziente di intelligente eccentricità, di Giuseppe Chiari, Carlo Maria Mariani, Nanda Vigo o di una giovanissima Patrizia Guerresi vengono dalla sua capacità di smentire se stesso e di guardare a trecentosessanta gradi attorno a sé, anche in un’epoca in cui seguire la linea, cioè essere fedeli a una tendenza sino al giacobinismo, era la prima dote di un gallerista”.

“Indagare l’attività di un gallerista – spiega Antonino Pusateri, presidente degli Amici della Pittura Siciliana – ci consente di studiare da vicino il cosiddetto ‘sistema dell’arte’ dove, messi temporaneamente da parte artisti, critici, curatori, responsabili di strutture pubbliche e private, collezionisti, mercanti e case d’asta, la galleria resta il principale motore della promozione commerciale e culturale di un artista contemporaneo. È la galleria infatti – aggiunge Pusateri - che riesce ad inserire l’artista all’interno di un mercato, a promuoverlo nelle fiere, nelle grandi rassegne, ai collezionisti più attenti. A farlo affermare. Una mostra “trasversale” rispetto a quelle tradizionali delle FAM che puntano lo sguardo su artisti siciliani celebri o emergenti. Ma sempre in chiave siciliana, visto che i galleristi presi in esame saranno tutti originari dell’isola”.

La mostra è corredata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale e si divide in quattro diverse sezioni, espressione dei nuclei di artisti e di pensiero che hanno caratterizzato l’attività di Soldano: “La protesta”, “L’analisi”, “La Sicilia” e “Fuori schema”.
Gli artisti in mostra, in ordine alfabetico, sono: Baratella, Barna, L. Bartolini, Battaglia, Bruno, Camorani, Chiari, De Filippi, G. Biasi, Gastini, Germanà, Guerresi, Isgrò, Marchegiani, U. Mariani, Masi, Morales, Ortelli, Panseca, Pinelli, Plessi, A.. Pomodoro, Sacchi, Schifano, Senesi, Sottile, Spadari, Verna, Vigo, Zappettini.

Nino Soldano, notizie
E’ stato tra i primi a comprendere l’importanza dei luoghi di diffusione della cultura artistica. Trasferitosi a Milano all’inizio degli anni Sessanta, collaboratore di Giorgio Marconi, di Arnaldo e di Gio Pomodoro, nel 1971 apre la galleria che porta il suo nome (e che dal 1977 si chiamerà Studio Ennesse). Nei suoi spazi passano molti degli artisti, soprattutto italiani, che in quegli anni costituiscono le giovani novità dell’arte: a un iniziale gruppetto di artisti legati alla protesta e alla contestazione studentesca e operaia, seguono gli artisti raccolti sotto la definizione di “pittura analitica”, per cui la galleria di Nino Soldano è stata un centro importante e coerente. Alla svolta degli anni Ottanta, col cosiddetto ritorno alla pittura, Soldano si occupa anche della nouvelle vague figurativa. In questi anni il critico di riferimento è Achille Bonito Oliva, che firma più di un catalogo e molte manifestazioni organizzate da Soldano fuori dalla galleria. Non dimentica mai le sue origini, ospitando in numerose rassegne artisti siciliani. Di questo attaccamento alla terra d’origine è poi testimonianza quella che probabilmente è l’impegno pubblico più importante della sua carriera di imprenditore privato: la donazione del primo nucleo del Museo di Gibellina, e la realizzazione delle stagioni teatrali nella città del terremoto durante gli anni Ottanta, dove l’intervento e la mediazione di Soldano tra le istituzioni siciliane e gli artisti e gli scenografi più rinomati gli viene pubblicamente riconosciuta con l’assegnazione della cittadinanza onoraria. Le conseguenze di un grave incidente stradale lo costringono a chiudere la galleria nel 1984, pur continuando ad occuparsi dei “suoi” artisti sino ad oggi.

Immagine: TULLIO PERICOLI, Ritratto di Soldano

Ufficio Stampa Zephir di Carmela Grasso – mobile 349-26.84.564 – melagrasso@tiscali.it

Inaugurazione Sabato 17 settembre, ore 19

FAM - Fabbriche Chiaramontane
Piazza San Francesco 1 - Agrigento
ore 10 - 13, 16- 20. Lunedì chiuso
Ingresso libero

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Ezio Pagano
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