Massimo De Carlo - Press Office
Nell'ambito del progetto espositivo 'Three amigos', a cura di Massimo De Carlo, Nate Lowman trasforma le due sale della galleria dell'American Academy in Rome in spazi carichi di dipinti, pannelli, sculture e installazioni che mettono in luce lo sguardo ironico e critico dell'artista verso icone, simboli e immagini a cui la 'societa' dello spettacolo', ogni giorno, ci sottopone.
Il 20 settembre 2011 Massimo De Carlo, con il coordinamento di Ludovico Pratesi, porta a Roma Three
Amigos, un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede esporre in tre mostre personali distinte tre
giovani artisti americani di fama internazionale, Dan Colen, Nate Lowman e Dash Snow,
rispettivamente a Palazzo Rospigliosi, all’American Academy in Rome e al MACRO. Nelle sale
barocche di Palazzo Rospigliosi oltre venti grandi tele di Dan Colen dialogano con gli affreschi delle
sale del Ratto di Proserpina, del Ratto d’Europa e del Ratto di Anfitrite; Nate Lowman trasforma le due
sale della galleria dell’American Academy con l’installazione di quasi trenta quadri in cui utilizza, fra gli
altri materiali, ritagli di giornale, cemento e filo interdentale; il video di Dash Snow Sisyphus, Sissy Fuss,
Silly Puss, esposto nella sala al livello 3 del MACRO, racconta un momento intimo di una madre con la
figlia, in un tempo sospeso, in un luogo indefinito.
Nate Lowman
American Academy in Rome
In poco meno di cinque anni Nate Lowman si è distinto come uno degli artisti più interessanti sulla
scena artistica contemporanea internazionale. L’artista preleva elementi e oggetti reali appartenenti
alla cultura americana adattandoli e rielaborandoli secondo un linguaggio irriverente e sottilmente
ironico. Il suo legame con Marcel Duchamp, con Andy Warhol, con Richard Prince, è evidente, ma
l’artista va oltre al ready-made e alla cultura pop, raccontando una realtà molto spesso privata,
recuperando personaggi, immagini e storie che gli appartengono, utilizzando una narrazione in prima
persona che lo spettatore ha il compito di comprendere e completare secondo il suo vissuto.
Nelle sue opere, dipinti, sculture e installazioni, l’artista riflette sulla società americana, sulla sua
cultura come sulla società dello spettacolo e sul concetto di celebrità, agendo sul significato visivo degli
elementi che impiega. Oggetto e soggetto della sua arte sono i giornali, le automobili, gli autoscontri e
gli adesivi promozionali, riadattati come icone sia nelle sculture che nelle installazioni. Le immagini
riciclate di Lowman si disperdono spesso in installazioni senza struttura, in cui poster, copertine di
dischi, serigrafie di immagini diventano giganti totem del culto americano delle armi e delle celebrità.
Nella sua prima mostra personale in Italia, Nate Lowman trasforma le due sale della galleria
dell’American Academy in Rome in spazi carichi di dipinti, pannelli, sculture e installazioni che
mettono in luce lo sguardo ironico e critico dell’artista verso icone, simboli e immagini a cui la “società
dello spettacolo”, ogni giorno, ci sottopone. Utilizzando anche materiali insoliti, quali lo zucchero, il
filo interdentale e il cemento, Lowman realizza quasi trenta opere per le sale dell’accademia. Le
immagini di cui l’artista si riappropria e ripropone sono molto diverse fra loro e spaziano dai ritratti di
personaggi di attori e celebrità famose a paesaggi naturali, comprendendo anche articoli e ritagli di
giornali. L’originalità dei materiali impiegati e i delicati effetti pittorici utilizzati creano forti
suggestioni emozionali nello spettatore.
Nate Lowman, nato a Las Vegas nel 1979, vive e lavora a Brooklyn, New York. Dopo la partecipazione alla mostra
collettiva Unmonumental al New Museum di New York nel 2007 ha catturato l’attenzione di pubblico e critica. Le sue
opere sono state descritte dal New York Times come "complesse escursioni nel collage, nei graffiti e
nell’appropriazione". Ha partecipato alle esposizioni collettive Fresh Hell presso il Palais de Tokyo, Parigi (2010),
Haunted: Contemporary Photography/Video/Performance al Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2010), Off
the Wall: Part 1 - Thirty Performative Actions al Whitney Museum, New York (2010), Skin Fruit: Selection from the
Dakis Jounnou Collection, curated by Jeff Koons al New Museum, New York (2010), Mapping the studio presso Punta
della Dogana / Palazzo Grassi, Venezia (2009), New York Minute: 60 Artisti della scena newyorchese al MACRO
Future, Roma (2009), Beg Borrow and Steal presso la Rubell Family Collection, Miami (2009).
American Academy in Rome
L’American Academy in Rome, istituita nel 1894 e riconosciuta nel 1905 da un Atto del Congresso degli
Stati Uniti, è un prestigioso centro per gli studi indipendenti e la ricerca avanzata nelle arti e nelle
discipline umanistiche. Situata sul Gianicolo, il colle più alto a ridosso delle Mura Vaticane,
l’Accademia è un’istituzione privata, sostenuta da donazioni da parte di singoli cittadini, fondazioni e
aziende, da collaborazioni con istituti superiori, università e organizzazioni culturali ed artistiche, e da
fondi provenienti dal National Endowment for the Arts e il National Endowment for the Humanities.
L’American Academy in Rome assegna ogni anno, con un concorso nazionale negli Stati Uniti, circa
trenta borse di studio individuali (Rome Prize) per le seguenti discipline: storia antica, medievale,
rinascimentale e moderna; studi italiani di età moderna; architettura, architettura del paesaggio, arti
visive, composizione musicale, design, letteratura e restauro e conservazione dei beni storico artistici.
L’American Academy in Rome, inoltre, ospita un programma di residenze d’artista rivolto a studiosi e
illustri artisti e studiosi, invitati direttamente dal direttore.
Opening martedì 20 settembre 2011, dalle 18.00 alle 21.00
American Academy in Rome
Via Angelo Masina, 5 - Roma
Tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.00
Ingresso gratuito