Suspensa Imago. L'artista fiorentina presenta i suoi scatti fotografici, vere rappresentazioni teatrali in cui indaga il corpo e la figura umana, spesso associati a temi e motivi iconografici legati all'arte classica.
Uno scatto, ciò che all’apparenza potrebbe sembrare espressione
di un attimo, per Virginia Panichi costituisce un lungo percorso concettuale
e creativo.Una artista completa, Virginia Panichi si occupa della
realizzazione dei costumi, delle acconciature, della realizzazione degli
abiti che compongono ogni fotografia, vissuta dall’artista come una
messa in scena, come una vera e propria rappresentazione teatrale.Il filo
conduttore di questa mostra, e dell’arte di Virginia Panichi è
la rappresentazione e l’indagine del corpo, della figura umana.
Corpi
consapevoli del tempo nel quale vivono coinvolti dallo spazio per esprimerne
la grazia come in Armilla suspendi, donne in simbiosi con ciò che li
circonda ed espressione della materia che le compone come nel caso di Hortus
o in La naiade.Sempre donne contemporanee, anche se raffigurate in atmosfere
dal gusto decadente e d’altri tempi come in La baccante in grado di
conferire all’ambiente a lei circostante un atmosfera mistica.Dunque
donne che cambiano, che mutano, figlie del tempo nel quale vivono: si
evolvono, non restano indifferenti alle trasformazioni culturali dei nostri
tempi.
Negli scatti di Virginia Panichi notiamo una profonda ironia, spesso
legata a temi e motivi iconografici legati all’arte classica come in
Ultima cena con fondo nero, dove l’ambiguità fra il titolo
dell’opera e la messa in scena permette di sorridere davanti al dramma
umano che si sta consumando.L’evoluzione, forse non ultima di questi
corpi porta alle figure ritratte dalla giovane artista ad assumere pose e
atteggiamenti inconcepibili senza il contatto con il mondo futuro come nella
serie Levitazioni, dove grazie ad una struttura sferica le figure riescono a
vivere sospese, anche se la loro meta non è visibile agli occhi di
chi non ha ancora raggiunto il mondo, e il processo evolutivo grazie ai
quali è possibile levitare.
Anna Viviani
VIRGINIA PANICHI
Nata a Firenze nel 1981 dove vive e lavora.Si diploma in moda all'Istituto
d'Arte ,si Laurea presso l'Accademia di Belle Arta di Firenze in Pittura ,e
successivamente frequenta l'Istituto Italiano di Fotografia a Milano.Si
dedica a ritrarre attraverso la fotografia ,performance che allestisce come
stage teatrali,dall'eleborazione trucco,delle acconciature alla
realizzazionedei vestiti d dello scenario.Il suo lavoro recente èun
viaggioattornoal corpo contemporaneo;La sua fotografia è fatta di
allestimenti, trucchi, costumi e simboli che si costruisce da sola, oltre ad
una ricerca di studio ben precisa, che si divide in due filoni, quello
dell'identità sempre meno stabile e cangiante, del corpo post umano e
delle ibridazioni con arcaismi e tecne, e quello della mitologia, il filo
conduttore tra i due è lo studio del corpo contemporaneo.
Inaugurazione: sabato 24 settembre dalle ore 18.30 alle 24. Sarà presente l'artista
Galleria Marchina Arte Contemporanea
Via Violino di Sopra 10 - Brescia
Orari galleria : 15.00 - 19.00 dal Lunedì al Sabato mattina su appuntamento