La prima grande retrospettiva del fotografo tedesco, realizzata in collaborazione con il Fotomuseum Muenchener Stadtmuseum di Monaco e il Folkwang Museum di Essen. La mostra intende ripercorrere il lavoro di Teller attraverso 125 scatti originali, il video ''Go sees'' e numerose fotografie pubblicate sulle piu' diffuse riviste di moda nel corso degli anni novanta. A cura di Ute Eskildsen e Ulrich Pohlmann
A cura di: Ute Eskildsen e Ulrich Pohlmann
La Galleria d?Arte Moderna presenta, in concomitanza con ArteFiera 2003, la prima grande retrospettiva dedicata al fotografo tedesco Juergen Teller. Realizzata in collaborazione con il Fotomuseum Muenchener Stadtmuseum di Monaco e il Folkwang Museum di Essen e realizzata con il supporto del British Council, la mostra intende ripercorrere il lavoro di Teller attraverso 125 scatti originali, il video ''Go sees'' e numerose fotografie pubblicate sulle più diffuse riviste di moda nel corso degli anni novanta.
Formatosi all?Accademia di Fotodesign di Monaco; Juergen Teller inizia la sua attività nel 1986 fotografando protagonisti del mondo della musica come Elton John e Kurt Cobain per i loro album ed in questo stesso periodo iniziano le sue collaborazioni con riviste come ID, The Face, Arena.
Il suo modo di lavorare si discosta dai tradizionali canoni della fotografia di moda nel modo in cui le modelle vengono ritratte (per fare alcuni nomi Claudia Schiffer e Kate Moss) in un contesto privato e separato dal mondo del 'glamour'. Gli editori apprezzano fin dall?inizio lo stile diretto e aperto, una sorta di dialogo tra la modella e il fotografo, come lui stesso dichiara ''Dipendevo molto dalla personalità della modella - o volevo esserne dipendente - perché sono interessato alle reazioni della persona stessa'' (J. Teller 2002).
La copertina del Sueddeusche Zeitung che riporta un nudo di Kristen McMenamy è stato l?esordio dirompente di Teller; che mostrò senza fronzoli, nudo e crudo l?impiego della fisicità e del corpo umano. In un indistinto mix di critica e autocompiacimento, Teller sembra voler mostrare i cardini ambigui e subdoli, il vuoto turbinio sul quale si basa l?industria della moda.
La serie "Go sees" (in totale 426 scatti), raccolta in un volume pubblicato da Scalo, raccoglie immagini uscite da brevi sedute fotografiche con ragazze in cerca di un futuro nel mondo della moda, in procinto di casting, Teller ha lavorato per un anno nel suo studio di Londra fotografando le ragazze così come si presentavano, suonando alla sua porta: ordinarie o raffinate, bellissime o oppure no. Quello che emerge da questi scatti (le ragazze non sono ritratte in nessun?altra posa se non quella di suonare il campanello), è una ricerca che si concentra non tanto sull?aspetto formale, quanto sull?oggetto fotografato; nel loro essere tutt?altro che patinati i ritratti dell?artista austriaco costituiscono una velata critica ai vezzi del mondo della moda e ai suoi ideali di bellezza. Dalla serie di "Go sees" esce un campionario di aspiranti bellezze che si adoperano al meglio per avvicinarsi al 'Teller - look': trasandate, tutte quante mostrano la stessa ansia di ricerca della giusta 'posa' che consentirà loro di varcare la soglia della porta. Gli scatti più interessanti si rivelano essere proprio quelli delle ragazze meno abituate a questo lavoro, quelle non abbastanza belle per fare le modelle, che tuttavia si mostrano.
La parte più recente del suo lavoro ruota attorno alla famiglia di Teller: diversi sono gli scatti che dedica alla moglie Venetia Scott, alla figlia Lola e a scene fotografate nei dintorni della loro casa in Franconia.
Il catalogo ''Maerchenstueberl'' (edito da Steidl Verlag, Göttingen), contiene 150 riproduzioni e testi di Tracy Emin, Ulf Porschardt, Neville Wakefield, ed una conversazione tra Ulrich Pohlmann, Ute Eskildsen e Juergen Teller.
Info: Marcella Manni - Ufficio stampa Gam Bologna Tel 051 502859 Fax 051 371032
Inaugurazione: giovedì 23 gennaio 2003, ore 20.00
Villa delle Rose, via Saragozza, 228/ 230 - Bologna
Orario: 15 - 19, chiuso il lunedì.
Ingresso: Euro 2