Galleria Eventinove Artecontemporanea
Belle Statuine. L'artista crea le sue opere assemblando oggetti trovati come materassi, sgabelli, carte, tele, frammenti di cose piu' o meno antiche.
Ma c’è un Ma è stata la mostra che, nel 2008, ha inaugurato l’attività della galleria Eventinove Artecontemporanea. A distanza di tre anni, Mirco Marchelli torna a Torino con la personale Belle statuine.
Il titolo della mostra riflette la verticalità dei lavori realizzati apposta per l’occasione e il loro aspetto scultoreo. Marchelli, infatti, è un’artista poliedrico che mischia pittura, scultura, installazione e si confronta anche con altre forma d’arte come la musica (è diplomato in tromba, ha suonato con Paolo Conte ed è anche compositore) e la poesia.
Come il bricoleur di Claude Levì-Strauss, Marchelli crea le sue opere assemblando oggetti trovati come materassi, sgabelli, carte, tele, frammenti di cose più o meno antiche. Secondo il celebre antropologo francese il bricoleur è colui che è “esegue un gran numero di compiti differenziati usando un universo strumentale chiuso. La sua regola del gioco consiste nell’adattarsi a ciò che trova” e la sua caratteristica principale è la fantasia.
Ed è proprio la fantasia a guidare Marchelli nel creare opere eclettiche e affascinanti che ridanno vita agli oggetti usati. Un lavoro di assemblaggio del tutto simile a quello impiegato dall’artista per le sue composizioni in note o in versi (dopo tutto sia la musica che la poesia sono straussianamente attività di bricolage visto che si compongono di un numero finito di note e parole). Dice l’artista: “La mia arte, come la mia musica, partono da cose che esistono già. Il mio è un gioco di assemblaggio”.
Visto lo stretto legame tra arte e musica, la mostra avrà una colonna sonora, composta dall’artista con elaborazioni elettroniche di Marco Simoncini, che sarà eseguita dal vivo il giorno dell’inaugurazione e in seguito verrà riproposta nella sua versione registrata.
Mirco Marchelli nasce Novi Ligure nel 1963; vive e lavora a Ovada. Espone a partire dal 1994: prima a Gavi, Alessandria e Genova, poi, nel 1997, a Verona con le mostre La casa di Mirco e Pause popolari alla galleria Studio La Città. La sua prima mostra all’estero è del 1998 presso la Galleria Semler di Amburgo, seguita nel 2000 dalla collettiva Carte blanche alla galleria Le Gaillard di Parigi. Nel 2001 presenta a Regensburg la personale C’era una volta il re. La galleria Studio La Città di Verona presenta nel 2003 la mostra Acqua calda acqua fredda. Nel 2004 partecipa alla Biennale di Arte Sacra al Museo Stauros a Isola del Gran Sasso e l’anno successivo Cardelli e Fontana allestisce Cime, segni e specchi d’acqua a Sarzana. Nel 2007 la sede milanese di Spirale Arte presenta Trombe clarini e genis, mentre per la nuova galleria Eventinove di Torino Luca Beatrice è il curatore di un’altra personale, intitolata Ma c’è un Ma. Nel 2009 la personale Aristocratica è allestita alla GlobArt di Aqui Terme e alla galleria Miquel Alzueta di Barcellonai. Nel 2010 tiene le personali Piano pianissimo e Parole povere nelle gallerie MarcoRossi artecontemporanea di Verona e Monza. Nel 2011 espone a Ortisei, Borgomanero e Casale Monferrato e, con l’opera GiovinAstro, partecipa al Padiglione Italia della 54esima Biennale di Venezia.
Inaugurazione 28 settembre ore 18.30
Galleria Eventinove (nuova sede)
via della Rocca, 36 - Torino
mar-sab 11-19
Ingresso libero