La sedia, le sedie. Mostra dedicata alle sedie-scultura realizzate da Wilson dal 1970 ad oggi per i suoi spettacoli teatrali ed esposte nei piu' importanti musei del mondo: verranno inoltre presentati un numero rilevante di disegni e progetti dell'autore. La presentazione della mostra, e' stata affidata alla voce di Lisa Ponti.
La Galleria Colombari, in occasione dell'apertura della nuova sede milanese di Via Maroncelli 10, presenta l'importante mostra di Bob Wilson "la sedia, le sedie" dedicata alle sedie-scultura realizzate da Bob Wilson dal 1970 ad oggi per i suoi spettacoli teatrali ed esposte nei piu' importanti musei del mondo: verranno inoltre presentati un numero rilevante di disegni e progetti dell'autore.
Figura di primo piano nel panorama artistico mondiale Wilson si muove liberamente dal mondo delle regie teatrali e cinematografiche al design ed ai progetti architettonici, opere che si fondono ed in cui confluiscono tutte le tendenze estetiche e culturali del xx secolo.
Alla Galleria Colombari, che ormai da piu' di ventanni si dedica alla valorizzazione ed in alcuni casi alla riscoperta dei grandi talenti artistici del Novecento, il tema della sedia - particolarmente caro. Rossella Colombari - sempre stata attratta dalla seduta come espressione della summa artistica dell'architetto o del designer: curva sensuale, rigida, razionale, pieghevole, avvolgente, la sedia definisce un'epoca, uno stile, un paese.
La presentazione della mostra, è stata affidata alla voce di Lisa Ponti che ha interpretato magnificamente lo spirito che anima questo progetto.
BOB WILSON, LA SEDIA, LE SEDIE
testo a cura di Lisa Ponti
C'e' Giotto, non Van Gogh, nelle sedie di Bob Wilson, sedie che vengono, come il suo teatro, dall'architettura.
Ci sono sedie anche nella scrittura di Bob Wilson: le sue sedie lineari le possiamo scoprire nelle aste oblique, sottili e parallele del suo famoso "stampatello" lo stampatello dei suoi fantastici fax.
Sedie lineari: un bellissimo gioco, gioco mentale/visuale, sul "dimezzare""un archetipo (o anche raddoppiarlo) mantenendolo tale. Fino a che punto si puo' amputare una sedia?
Gio Ponti, nella "Superleggera" bi-colore, ha fatto scomparire alla vista una meta' della sedia, (la meta' nera) senza toccare minimante la sedia. Il suo gioco e' un diverso, ma e' bello avvicinare qui i due, Gio e Bob, incappatati entrambi nel tema fatale.
La sedia.
La sedia e' il salto mortale.
La sedia come il violino, vuole la perfezione.
La sedia firma le epoche.
"In piedi sulla sedia, misuro' la distanza fra la terra e il cielo" (Dostojewski)
"A cavalcioni di una sedia..." (Marlene)
"Fermi, manca una sedia" (Re Artù)
............
............
Gio Ponti ha vinto la partita con una sedia sola, Bob Wilson con cento. Perche' con Bob si e' trattato anche d'altro. Di teatro, anzitutto. Le tante sedie di cui Bob si circonda, disegnate o trovate, sono le sedie che egli fa diventare personaggi (la sedia Zeus e' Zeus, la sedia Salome' e' Salome') o le sedie che egli fa diventare architettura (per apparizione, scomparsa, ripetizione...... entro lo spazio / luce della scena).
Ho visto a Water Mill, Long Island, il grande laboratorio di Bob Wilson e dei suoi studenti in mezzo alla foresta. E, in questo grande Circo stabile, e sotto i tendoni parcheggiavano intere famiglie di sedie, venute da lontano. Silenziose famiglie, solenni, piccole coppie...... E, dicevano tutte che il mondo di Bob Wilson e' grande come il mondo, e che nel suo teatro intervengono, a cielo aperto, tempi e paesi......
La mostra inaugura Mercoledi 22 Gennaio 2003 dalle ore 18.00
Galleria Colombari Via Maroncelli 10, Milano.
orari dal martedi' al sabato dalle 10.30 alle 13.00 - dalle 14.30 alle 18.30
Il lunedi' dalle 15.00 alle 18.30
La domenica chiuso.
UFFICIO STAMPA
Paola Colombari Via Maroncelli 10 Tel 0229001551 Fax 02.29015920
PER INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GALLERIA COLOMBARI:
GINEVRA BASSOLI - ELENA FEDERIGHI TEL 02.29001189 Fax 0229002533