Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Genova
via Jacopo Ruffini, 3
010 580069 FAX 010 532482
WEB
Der Klang des Sudens
dal 28/9/2011 al 7/1/2012
mart-ven 9-18.30; sab e dom 10-18.30

Segnalato da

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce




 
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28/9/2011

Der Klang des Sudens

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova

Un viaggio attraverso suoni, parole, musica. Il progetto consiste nella produzione di tre Radiogrammi su testi originali scritti da autori tedeschi e musiche di giovani compositori. Il tema del viaggio al Sud e' stato sviluppato a partire dal paesaggio sonoro delle citta' di Barcellona, Genova e Lisbona, riproponendo i loro piu' peculiari ambienti sonori.


comunicato stampa

Der Klang des Südens - Un viaggio attraverso suoni, parole, musica è un progetto che il Goethe-Institut Genua, in collaborazione con la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”, ha avviato nel gennaio 2010 con la collaborazione di due città sedi del Goethe-Institut, Barcellona e Lisbona, nell’ambito dell’iniziativa del Goethe-Institut "Un viaggio verso Sud".

Il progetto trova quindi la sua ideale collocazione in tre città sul mare, Barcellona, Genova e Lisbona, che tradizionalmente sono state e sono tuttora la meta privilegiata del turismo dal Nord Europa e hanno quindi contribuito a definire in Germania una particolare immagine di quel “Sud” già caro al Romanticismo tedesco.

“Der Klang des Südens” consiste nella produzione di tre Hörspiele su testi originali scritti da autori tedeschi e musiche di giovani compositori con esperienza elettroacustica attivi presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova, il Miso Music Portugal di Lisbona e la Escola Superior de Música de Catalunya (ESMUC) di Barcellona.

Il tema del viaggio al Sud è stato sviluppato a partire dal paesaggio sonoro delle città coinvolte, paesaggio che ha colto la loro essenza e profonda identità culturale, riproponendo i loro più peculiari ambienti sonori. La definizione che Marinetti diede della radio (“Immaginazione senza fili”) ha fornito lo spunto per un viaggio basato solo sulle suggestioni acustiche: le scrittrici coinvolte nel progetto (Judith Kuckart per Barcellona, Nora Gomringer per Genova e Juli Zeh per Lisbona) hanno infatti scritto i loro testi ispirandosi esclusivamente alle suggestioni del paesaggio sonoro che è stato loro inviato. Una volta tradotti in catalano, italiano e portoghese, i tre testi sono stati registrati da attori professionisti, le cui voci, insieme al paesaggio sonoro, hanno costituito il materiale base su cui costruire la parte musicale dell’Hörspiel. Quindi il suono che dal Sud aveva raggiunto la Germania, è ritornato sotto forma di testo per divenire nuovamente suono, musica.

L’Hörspiel creato a Genova ha preso il titolo dal testo scritto da Nora Gomringer La Lanterna. Genova speculativa.

L’autrice si è ispirata per la sua scrittura a un paesaggio sonoro che a Genova ha privilegiato i soundmarks, ovvero quei suoni che meglio caratterizzano la nostra cultura, impronte sonore del paesaggio genovese: il porto e il mare, il dialetto, le crêuze (tipiche stradine pedonali di mattoni rossi e ciottoli che attraversano, isolate da muretti a secco, la città), gli antichi artigiani (molto presenti in città e nell’entroterra), la cucina (gara internazionale di pesto), gli stretti caruggi (nobile casbah del più grande centro storico d’Europa), la musica dei cori maschili di trallalero, i particolari trasporti (funicolari e ascensori) che agevolano la salita delle ripide strade. E poiché la cultura genovese, nonostante l’evidente predominanza del mare e dei suoi traffici, è una cultura di terra, le numerose ore di registrazioni sono state “composte” seguendo il viaggio che nei secoli i genovesi hanno compiuto dal monte al mare, dal Nord al Sud. È così nato un affresco sonoro desideroso di condurre la scrittrice Nora Gomringer e gli ascoltatori finali dell’Hörspiel in un viaggio virtuale lontano dalle consuete suggestioni visive.

La realizzazione dell’Hörspiel “La Lanterna. Genova speculativa” ha visto la partecipazione di Giacomo Lepri, Irene Pacini, Michele Pizzi e Luca Serra per le musiche, di Silvia Beillard, Luca Criscuoli, Marta Gerosa e Federica Toti per la recitazione dei testi e di Ruth Heynen per la canzone in tedesco. La supervisione artistica è di Roberto Doati.

La presentazione di “Der Klang des Südens” a Genova avviene nel Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, nel cui parco sono stati creati tre percorsi sonori che il pubblico può seguire, ognuno dei quali è dedicato ad uno dei tre Hörspiele. Contemporaneamente, il Sud è protagonista anche all’interno del Museo, le cui sale ospitano una mostra con opere provenienti dalle collezioni del MACBA – Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, del Museu do Chiado – Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Lisbona e del Museo d’Arte contemporanea di Villa Croce.

La parte visuale del progetto si affianca alle fondamentali componenti musicali e letterarie non per dare “immagine” a queste, ma per declinare nel proprio campo specifico il tema del viaggio verso il Sud, creando un gioco di rimandi tra opere/spazi/musica/testi. Così nelle sale della Villa i lavori provenienti dalle collezioni dei tre musei dialogano tra loro e con i percorsi sonori, non attraverso una semplice e banale trascrizione tematica, ma cercando di innescare meccanismi evocativi più che visivi.
Giocando su vari registri, dalla riproposizione degli stereotipi classici di un Mediterraneo da cartolina e culturalmente “arretrato” alla trascrizione del ritmo musicale in ritmo e luce visuale, la selezione delle opere vuole dichiaratamente ribaltare la percezione contemporanea della nostra società dello spettacolo - l’abuso del “mondo del vedere” - per arrivare a un’immagine che si fa suono.

Le due serie di lavori scelti dalle collezioni del MACBA di Barcellona, gli ironici ritagli d’archivio di Rabascall degli anni ’70 e le immagini della città in completa trasformazione di Laguillo, compongono un quadro d’insieme che rimanda ad una cultura antica fatta di riti sacri e profani a cui è stata impressa, negli ultimi decenni, un’accelerazione impressionante, mentre le opere del Museu do Chiado di Lisbona, prevalentemente tele datate tra 1923 e 1957, riconducono all’immaginario tradizionale di un paese aspro fatto di bagliori accecanti e strette case di muri terrosi arroccate sul mare, di solitudine e isolamento come nella stampa fotografica di Adelino Lyon de Castro.

Selezionate dalle collezioni del Museo di Villa Croce, un gruppo di opere, da Melotti a Chiari - insistono sulla corrispondenza tra musicalità - sonore e visive – mentre altre traducono i luoghi fisici del paesaggio ligure in emozionalità in cui, come nelle tele di Menegon, la poesia è ancora componente essenziale.

Inaugurazione: giovedì 29 settembre ore 17.30

Museo d’arte contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini, 3, Genova
Orario: da martedì a venerdì 9-18.30; sabato e domenica 10-18.30
Chiuso il lunedì

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