La dimora secentesca diventa una cornice di cui Thomas Berra, Marco Rossi, Matteo Zinesi e Daniele Bros, prendono possesso facendo rivivere piu' storie rispetto al presente e al passato.
a cura di Rossella Farinotti
Ex
Ex chiesa di San Carlo ai Barnabiti. Una dimora secentesca che viene riaperta diventando una cornice di cui Thomas Berra, Marco Rossi, Matteo Zinesi e Daniele Bros, prendono possesso facendo rivivere più storie, trasversali rispetto al presente e al passato. I diversi approcci e stili convivono in una genetica dove, da quattrocento anni si sono susseguiti eventi, racconti, persone e personaggi, riti, parole e oggetti, come in una visibile sfilata felliana.
Ex perché è passato. Tutto ha un passato, e in questo fiorentino luogo storico lo si rileva in maniera tattile da ogni dettaglio: una porta murata, una scalinata visibile alzando la testa e che fa domandare “a cosa serviva?”, affreschi logori ma ancora vivi. Insomma ex piccoli elementi in un ex simulacro.
Questo luogo è la solida base condivisa dai tre artisti che si dovranno muovere a metà strada tra agili e delicati funamboli e irriverenti e irruenti pensatori che agiscono attraverso la loro materia rispettando una vicenda sacra e ricca di sostanza. La ex chiesa infatti era sede nel XVII secolo dell’ordine dei Barnabiti, dunque la sacralità di un ordine rigoroso, ma anche figlio di semplicità, essenzialità, discrezione e soprattutto profonda cultura. Dunque un confronto sia col passato sacro, colto ma col tempo sempre più accessibile, seguendo il sentiero del luogo, che negli anni è cambiato, diventando contesto di scambio e frequentazione di tutti, ed ora chiuso, senza una precisa dimensione. Ma sta lì, quasi intonso e senza destino. Fino ad oggi.
Ex per far rivivere più storie.
Thomas Berra affronta il luogo con un passo cauto, un po’ di timore nell’affrontare un duplice passato, quello del posto in cui si trova e il proprio, muovendo inquietanti personaggi sopra caldi e surreali paesaggi, figure più o meno rassicuranti. Esseri magici, parole ripetute, figure quasi ancestrali e segni radicati in bilico tra la cultura dell’artista e il suo istinto: popolano lo spazio creando un percorso riflessivo.
Anche Marco Rossi e Matteo Zinesi affrontano Ex in apparenza cauti, ma con un bisogno differente: creare un ridimensionato rifugio all’interno dell’ex dimora dei Barnabiti. Ritagliarsi con perizia un angolo indicando un percorso, una scatola cinese, dove non importa entrare o uscire, ma solo interagire con opere e assemblages di un'affascinante inquietudine, il più intimamente possibile, ripartendo da elementi già esistenti del grande “salone”.
Daniele Bros riproduce una sacra sindone a modo suo. Una copia immaginata fatta con macchie di colore, a primeggiare sulle pareti della chiesa, anzi della ex chiesa, creando una tappa in più per chi crede, per chi vuole vedere. La riproduzione ironica di un’icona, inserita in questo luogo sacrale, si evolve in simbolo e rappresentazione, sopra la testa del profano visitatore. E' il primo passo di immagini sacre e ironiche che approdano nelle pagine del catalogo.
Un triplice dialogo fra personaggi, ricordi e malinconie, feticci, tracce, figure inquietanti e un po’ blasfeme, carte, disegni, libri, parole, movimenti, linee, colori e non colori.
Ex come ampio scenario, ma che, alla fine, ritorna sempre li, a quello che è già stato.
Inaugurazione 1 ottobre ore18
Ex Chiesa di San Carlo dei Barnabiti
Via Sant'Agostino, 23 Firenze
Ingresso libero