L'artista lavora sulla moltiplicazione di fatti emozionali che vengono reiterati su tematiche per lui coinvolgenti, le quali costituiscono una forte sottolineatura degli elementi formali e cromatici.
a cura di Tiziana Todi
Testo critico di Francesco Gallo
Scrive di lui Francesco Gallo: “Alessandro Cignetti lavora sulla moltiplicazione di
fatti emozionali che vengono reiterati su tematiche per lui assorbenti,
coinvolgenti, le quali costituiscono una forte sottolineatura degli elementi formali
e cromatici che, con intensità, di volta in volta, riesce a tirare fuori, nella sua
incessante ricerca del nuovo. In questa occasione ci siamo soffermati su due
situazioni (una figurale e ritrattistica, l’altra maculare e gestuale) che si
prestano ad una certa ribaltabilità, con molteplici punti di porosa confluenza,
diventando in qualche modo speculare, facendo intravedere nella macchia, la
figuralità e viceversa nella figuralità, l’incedere della macchia.”
…..“Il colore, diventa il suo colore, con una serie di tonalità che si somigliano,
evocando una volontà di penetrazione, di volontà conoscitiva in cui l’unico elemento
di opacità è dato, paradossalmente, dal bianco degli occhi, punteggiato dal nero
delle pupille, come per dire che, o volto o macchia, quello che conta è l’impianto
scenico, come intreccio di linee e colori, che si diffonde, allargando la visibilità
a vista d’orizzonte.”
Le opere, rimarranno esposte per 13 giorni nella storica galleria romana, attiva da
100 anni e da 50 luogo dell’arte contemporanea, che ha ospitato, tra gli altri,
Salvator Dalì, Giorgio De Chirico, Man Ray, Andy Warhol, Corrado Cagli, Enrico Baj,
Umberto Mastroianni, Luigi Montanarini, Pericle Fazzini, Mario Ceroli, Xanti
Schawinsky e i più importanti giovani artisti della scena romana degli ultimi anni.
Inaugurazione: martedì 4 ottobre ore 18.30
Presso: Galleria Vittoria
via Margutta, 103 Roma
Orario galleria: lunedì/venerdi 15,00 -19,00 / fuori orario su appuntamento
Ingresso libero