La mostra si propone di aprire una piccola finestra sul mondo di Mondino, anticonformista e contraddittorio, che seppur legato alla pittura e' impossibile da incasellare in un dato stile o in una data maniera.
Le opere che la Galleria Guidi propone in questa mostra dedicata ad Aldo Mondino, sono
prevalentemente rappresentative della passione dell’ artista per le suggestioni orientali lasciategli
dai suoi viaggi che dal Marocco alla Palestina gli hanno fatto intravedere come ha lasciato scritto
egli stesso :”un affascinante parallelismo tra la preghiera e l ‘intensità dell’ attenzione del dipingere
in modo concettuale. E qui mi innamoro della preghiera esaltata nelle danze dei Dervisci..”
Mondino elabora su linoleum il tema dell’ esotico dove i Dervisci della Turchia praticano “la danza
dell’ estasi”, un viaggio mistico dall‘essere a Dio,in cui l’ essere si dissolve ritornando poi sulla
terra. Partecipano al rito un gruppo di musici,il Maestro capo dei danzatori e i danzatori che portano
un alto cappello di feltro marrone ,che simboleggia la loro pietra tombale e un abito bianco che
rappresenta ,come lenzuolo mortuario, la luce e il distacco dall’ Ego. I dervisci rimangono un attimo
con le braccia incrociate e le mani sulle spalle dopo di che ha inizio la fase più suggestiva ripresa
dall’ artista nei suoi dipinti, dove cominciano a roteare su se stessi e dopo aver allargato le
braccia ,sempre roteando su se stessi iniziano a girare attorno alla sala,la mano destra volta al cielo
per ricevere i doni di Dio ,la mano sinistra volta alla terra per dispensare a tutti i presenti i doni
ricevuti da Dio. Così girano tutti da destra a sinistra ,in un’ ampia vorticosa immagine dell’
Essere ,mentre il capo dei danzatori passa lentamente tra loro.
Così Mondino ci rende partecipi della magia che avvolge questo rito e così disse dopo un viaggio in
Turchia , sulle tracce del nonno Oreste Bachi,ebreo sefardita di Istanbul :”Vorrei che la pittura fosse
il mio modo di pregare e attraverso i quadri ,vorrei comunicare questo mio essere allo spettatore.
Alla Biennale di Venezia del 1993 feci venire venti dervisci con i loro musici a danzare nella mia
sala. Fu una grande emozione per tutti.”
La mostra presentata in occasione della nuova edizione di Start, si propone di aprire una piccola
finestra sul mondo poliedrico e stravagante di questo artista animato da un sentimento di
instancabile nomadismo culturale e creativo ,anticonformista e contraddittorio,impossibile da
incasellare in un dato stile o in una data maniera .
Aldo Mondino è nato a Torino nel 1938, dove è morto nel 2005.
Nel 1959 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’atelier di William Heyter, l'Ecole du Louvre e
frequenta il corso di mosaico dell'Accademia di Belle Arti con Severini e Licata.
Nel 1960, rientrato in Italia, inizia la sua attività espositiva alla Galleria L'Immagine di Torino
(1961) e alla Galleria Alfa di Venezia (1962). L'incontro con Gian Enzo Sperone, direttore della
Galleria Il Punto, risulta fondamentale per la sua carriera artistica, con un sodalizio tuttora esistente.
Importanti personali vengono presentate anche presso la Galleria Stein di Torino, lo Studio Marconi
di Milano, la Galleria La Salita di Roma, la Galleria Paludetto di Torino.
Tra le principali mostre si ricordano le due partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1976 e del
1993, le personali al Museum fϋr Moderne Kunst - Palais Lichtenstein di Vienna (1991), al
Suthanamet Museo Topkapi di Istanbul (1992, 1996), al Museo Ebraico di Bologna (1995), alla
Galleria Civica d'Arte Moderna di Trento (2000).
Le sue opere appartengono alle collezioni permanenti dei più importanti Musei nazionali ed
internazionali ed a numerose collezioni private.
Immagine: Aldo Mondino
Inaugurazione: venerdì 7 ottobre ore 18.30
Galleria D ‘Arte Guidi
Via D. Chiossone , 19 r Genova
Orario: dal lunedì pomeriggio al sabato 10:00/12.30 – 16:00/19:30
Ingresso libero