Cardi Black Box
Milano
corso di Porta Nuova, 38
02 45478189 FAX 02 45478120
WEB
Mark Flores
dal 5/10/2011 al 16/11/2011
lunedi - sabato 10-19

Segnalato da

Paola C. Manfredi Studio



approfondimenti

Mark Flores
Ilaria Bonacossa



 
calendario eventi  :: 




5/10/2011

Mark Flores

Cardi Black Box, Milano

New Arrangement. L'allestimento del lavoro dell'artista, costituito dalla sovrapposizione di pannelli e dalla contrapposizione tra quadri dipinti con tecniche completamente differenti, offre una personale campionatura di immagini quotidiane in cui dettagli urbani e citazioni pittoriche e paesaggistiche si fondono con risultati sorprendenti e ipnotici.


comunicato stampa

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Giovedì 6 ottobre la galleria Cardi Black Box presenta la personale dell’artista Mark Flores (Ventura, CA, 1970) intitolata New Arrangement, a cura di Art At Work.

Il lavoro di Mark Flores (1975) nasce dalla digitalizzazione del mondo contemporaneo. Questo talento emergente della scena californiana dipinge senza sosta frammenti di realtà quotidiana, ‘isolati’ nelle fotografie che scatta vagando a piedi per la sua città. Contrappone in questo modo dettagli della segnaletica stradale a visioni ravvicinate di fiori o frammenti di cielo, con rivisitazioni di opere classiche da lui ammirate in diversi musei. L’allestimento del suo lavoro, costituito dalla sovrapposizione di pannelli e dalla contrapposizione tra quadri dipinti con tecniche completamente differenti, offre una personale campionatura di immagini quotidiane in cui dettagli urbani e citazioni pittoriche e paesaggistiche si fondono con risultati sorprendenti e ipnotici. La mostra New Arrangement presso Cardi Black Box, ideale continuazione del progetto site-specific See This Through presentato nel 2010 al Hammer Museum di Los Angeles, si compone di molteplici immagini che agiscono come un racconto, capace di articolarsi e amplificarsi in continuazione, dando vita a un personale universo poetico. Flores trova un nuovo punto di equilibrio tra l’idea di rappresentazione e quella di astrazione, mettendo in scena una serie di opere che si trasformano sotto lo sguardo stupito dello spettatore. Opere materiche dal tratto pittorico espressionista si alternano a immagini dipinte con una tecnica ‘puntinista’, in cui l’immagine viene costruita in maniera apparentemente meccanica, attraverso la sovrapposizione di puntini di CMYK (sigla inglese che indica la quadricromia del ciano, magenta, giallo e key black usati dai sistemi di stampa contemporanei) il cui realismo si scompone in un’immagine sfuocata quando lo spettatore si avvicina.

L’eclettismo pittorico di Mark Flores è legato al fatto che il fulcro del suo lavoro non è l’immagine in sé, ma il nostro rapporto feticista con la realtà che ci circonda e il bisogno contemporaneo di appropriarci del nostro presente attraverso continui scatti digitali, nell’illusione di mantenere il controllo del nostro passato. Il suo linguaggio pittorico, infatti, ha funzione espressiva, non strumentale: attraverso di esso, Flores sembra dar voce alle cose mute. Le sue immagini rendono manifesta la contraddizione tra il messaggio simbolico delle immagini e il loro contenuto soggettivo capace di auto generare significati. Il fatto che i suoi quadri - tutti rigorosamente dipinti sia in semi-toni che con una pratica gestuale - nascano dall’appropriazione di meccanismi ottici ispirati alla pratica fotografica, sottolinea come la sua sia una riflessione sulla riproducibilità delle cose e su come questo possa trasformare il rapporto più o meno feticista che instauriamo con esse. Il suo progetto evoca il bisogno contemporaneo di fermare il tempo catturando la realtà contingente.

Esemplare il caso di Still Life with Flowers, (Van Aelst), tratta da una fotografia scattata dall’artista alla tela dal medesimo titolo di Willem Van Aeslst, importante pittore fiammingo che aveva creato attraverso una composizione di fiori recisi e ricchezze una ‘vanitas’, come allegoria della fragilità della vita umana. Infatti, anche nella versione di Flores, il contrasto tra lo splendore delle ricchezze e la fragilità dei fiori opera come ‘memento mori’; resa ancora più incisiva dal fatto che i dettagli della composizione appaiono nitidi a distanza, ma si ‘sgretolano’ in puntini di colore quando lo spettatore si avvicina, rendendo impossibile anche possedere visivamente l’oggetto del nostro desiderio. Similmente, nella composizione pittorica New Flower Arrangement, con l’immagine destrutturata in molteplici pannelli, Flores gioca ulteriormente con il nostro bisogno di possedere le immagini. Quest’opera, nata da una serie di fotografie digitali scattate dall’artista ai diversi fiori che crescono per le strade di Los Angeles, sottolinea quanto fugace e contradditorio sia il nostro rapporto con la natura, ma in generale con il mondo che ci circonda, sottolineando l’impossibilità di appropriarci del tempo. Il lavoro di Flores, attraverso un singolare equilibrio tra espressione personale e regole empiriche, si struttura a partire dal presupposto che non possano esistere immagini autentiche nella società contemporanea e che il conflitto tra gli oggetti e le loro immagini, così come tra soggetto e oggetto, sia ciò che rende l’arte e nello specifico la sua pittura affascinante.

Testo a cura di Ilaria Bonacossa - Art At Work

----english

Thursday October 6th, Cardi Black Box opens New Arrangement, Mark Flores' (Ventura, CA, 1970) first Italian solo show.

Mark Flores' artistic production develops out of his dialectic relationship towards the digitalization of reality. This young Californian artist constantly reproduces in his paintings fragments of reality, which he has previously photographed while wandering on foot around Los Angeles. Thus his work juxtaposes details of street signs to close-up portraits of flowers or fragments of fleeting clouds in the sky, to his interpretations of old-master paintings seen in various museums. His pictures are mounted and fragmented in a series of panels that are superimposed and installed in such a way that the clash between pictures painted with contrasting techniques offers a personal sampling of reality in which urban details and quotes from art history and landscape photography blend together with startling and hypnotic results.

Flores solo show at Cardi Black Box New Arrangement, can be considered the ideal development of this years Flores' site-specific intervention See This Through, presented at the Hammer Museum in Los Angeles. Once again through a complex multiplicity of images, Flores constructs a narrative, which is reinvented and transformed by each viewer into a personal poetic universe.

The paintings presented in Milano with their metamorphoses, mark a unique and subtle formal compromise between abstraction and representation. Materic and apparently expressionist pictures are installed together with realistic images painted in a 'semi-pointilliste' technique in which the image appears mechanically reproduced, through the overlapping of CMYK dots (CMYK is an acronym that indicates the four-color-process used in contemporary color printing. CMYK refers to the four inks used: cyan, magenta, yellow, and key black) disintegrates in an abstract blur when the viewer approaches the painting.

Flores' continuous formal experiments are linked to the fact that his artistic investigation does not focus on images in themselves, but on the desire with which we relate to them. This is why his paintings mime our fetishist relationship with reality, in our constant need to posses the present through a series of photographs (often taken with our mobile-phones) in the illusion of understanding our past. Mark Flores' paintings, indeed, are by no means expressionist, but instead instrumental: as they seem to allow objects to communicate directly with the viewer. His images express the existing contradictions between the symbolic and the subjective value of images. The fact that his paintings reinterpret, in some way, different phases of the photographic process, underlines a serious reflection on the possibility of reproducing reality and how this can impact our relationship to what surrounds us.

This exhibition can be read as a representation of the contemporary need of capturing the contingency of reality by stopping time's flow. Exemplary are Still Life with Flowers, (Van Aelst), a work based on a photo Flores took of a famous painting by Willem Van Aelst, an important seventeenth century Flemish painter, who created a 'vanitas' (an allegory of the fragility of human life) by portraying a delicate bunch of flowers surrounded by signs of material wealth. As in the original, in Flores' version the contrast between the splendor of gold and jewels and the fragility of the flowers works as a memento mori, whose message becomes even more explicit because the details of the composition appear clear from a distance, but disintegrate into a series of colored dots when the viewer get closer. In this way Flores confronts us with the impossibility of visually capturing the object of our desire. Similarly in the composition New Flower Arrangement, where the image is deconstructed in several panels, Flores plays, once again with our need to fix images in our imagination. This piece, created by a series of digital photos taken by the artist to wild flowers growing on the streets of Los Angeles underlines how transient, and contradictory our relationship with nature can be, underlining the impossibility of capturing through images the passage of time. Flores' work, through a singular negotiation between personal expression and empirical rules, is structured on the assumption that there are no 'new' images in contemporary society and that the conflict between objects and their reproduction, as well as between subjects and objects, is what makes art and in particular his paintings so fascinating.

Immagine: Still Life (van Aelst), 2011
oil on canvas mounted on panel
61.25 in x 47 inches

Ufficio stampa:
Paola C. Manfredi Studio
via Marco Polo 4 20124 Milano, Milano tel 0287238004, 0287238014 e-mail press@paolamanfredi.com

Inaugurazione 6 ottobre ore 18

Cardi Black Box
corso di Porta Nuova, 38 - Milano
Orari di visita: da lunedì a sabato 10-19
Ingresso libero

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