Tessuto metropolitano/Estrapolazioni. Gli artisti, che adoperano modalita' espressive distinte, restituiscono le impressioni e le visioni che l'ambiente cittadino sottopone.
a cura di Francescapaola Merega e Elena Saccardi
Una lettura analitica dello spazio urbano raccontata dai suoi elementi e dai personaggi che lo
vivono. Due personalità artistiche che traggono la propria origine da modalità espressive distinte
con l'unico intento di perseguire il medesimo scopo: restituire le impressioni e le visioni che
l'ambiente cittadino sottopone alla nostra attenzione.
Enrico Ingenito con paesaggi dalle atmosfere oniricamente sospese e Nicola Villa con individui e
figurazioni di storie interrotte si mettono a confronto e uniscono il loro pensiero in un'installazione
negli spazi della Galleria OpenLab.
Enrico Ingenito. Nato a Genova nel 1978, ha conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia
di Belle Arti di Bologna nel febbraio 2004 e ha terminato gli studi specializzandosi in arti visive e
discipline dello spettacolo presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova. Nello sviluppo di
un linguaggio pittorico volto alla rappresentazione dell'essenza della realtà oggettiva, Ingenito
riceve influssi dai pittori da cui trae ispirazione: G. Richter, F. Bacon, O. Galliani. Dallo spunto di
un'immagine fotografica, isolata per composizioni di masse e volumi, raggiunge l'astrazione
incedendo con rapide e lunghe pennellate che alleggeriscono la pastosità della materia e riescono
così a plasmare vere e proprie sublimazioni di istanti rubati. La raffigurazione ripetuta di uno stesso
viale, una chiesa o un volto è in realtà un pretesto per cogliere una natura che oltrepassa quella del
soggetto in quanto tale: raccontare le atmosfere di una città non necessariamente identificabile. Una
riflessione tutta a posteriori dunque dei luoghi catturati che nella scelta dei colori si lascia guidare
dall'istinto e dal fascino subito portandone alla superficie le potenzialità e coinvolgendo lo
spettatore in una libera interpretazione emotiva e soggettiva.
Nicola Villa. Nasce a Lecco nel 1976, vive e lavora a Genova. Dopo aver ottenuto la Laurea in
Architettura presso il Politecnico di Milano nel 2004, decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
I soggetti, gli animali e gli elementi ritratti da Villa sono tutti personaggi di storie metropolitane che
estrapola dalle loro realtà per congelarli e fornire degli spaccati di vita vissuta. Il racconto è
l'elemento primario del lavoro dell'artista ulteriormente enfatizzato dall'impiego di materiali di
riutilizzo come vecchi quaderni di conti o porte di edifici dismessi di cui si serve come superfici
sulle quali dipingere. Il forte richiamo al mondo della grafica e della cartellonistica coadiuvato da
elementi di derivazione pop, costruttivista e della street art non è altro che il linguaggio più
immediato per arrivare alla civiltà contemporanea avvezza a idiomi di tipo pubblicitario. Pochi
colori sistemati in una palette contrassegnata da bianchi, neri, blu e piccoli dettagli rossi o gialli per
conferire maggiore dinamismo. L'utilizzo di tecniche miste come l'acquerello, l'olio e le incisioni ad
acqueforti e acquetinte, grazie alle quali si possono creare più sovrapposizioni sfalsate di colori,
concorrono nel sottolineare una pittura dai contenuti concreti, disincantati con chiose dal sarcasmo
pungente.
Inaugurazione venerdì 7 ottobre dalle ore 18 alle 24
OpenLab ArtistiOggi
Vico Giannini 1/1 Genova
Orari: da lunedì a venerdì 15.30-19.30 e su appuntamento
Ingresso libero