AleDima Art Space
Venezia
Dorsoduro, 47- Fondamenta Zattere
328 5737078
WEB
Being Human
dal 6/10/2011 al 14/10/2011
10-20

Segnalato da

alessandro di mauro




 
calendario eventi  :: 




6/10/2011

Being Human

AleDima Art Space, Venezia

I luoghi della presenza. La mostra riunisce opere di AleDima, scultore residente a Venezia, Matteo Boato, pittore trentino, e Andreea "Cigaro" Anghel, giovane creatrice rumena; i tre artisti propongono un discorso visivo riguardo alla presenza umana attraverso luoghi fisici e mentali.


comunicato stampa

Lo spazio d’arte gestito da AleDima a Venezia, presso Dorsoduro 47, Zona delle Zattere, ospita la mostra collettiva “Being Human: I luoghi della presenza”, dal 07 al 15 ottobre. La mostra riunisce opere di AleDima, scultore residente a Venezia, Matteo Boato, pittore trentino, e Andreea “Cigaro” Anghel, giovane creatrice rumena; i tre artisti propongono un discorso visivo riguardo alla presenza umana attraverso luoghi fisici e mentali.

Le opere in mostra vogliono suscitare una riflessione attorno ai diversi modi di esserci del soggetto, spaziando dalla corporeità dirompente ed esplicita delle sculture di AleDima o dei dipinti di Andreea Cigaro, alla quasi completa dissoluzione del dettaglio fisico negli ambienti di Matteo Boato, nei quali la presenza umana solamente s’intravvede.

Un ruolo centrale nella proposta di “Beeing Human” lo riveste il corpo, luogo fisico dell’essere attraverso il quale si manifesta una presenza che è certamente tangibile, ma che acquista la sua particolare fisionomia in seguito ad un’incursione negli spazi mentali e nella sfera interiore dei soggetti ritrattati. “Sento, dunque esisto”, sembra dicano le opere esposte, portando l’esperienza corporea in primo piano e riscattando il ruolo del corpo come matrice dell’identità individuale. Al rispetto, l’antropologo David Le Breton ricordava che è proprio il corpo il “filtro attraverso il quale l’uomo si appropria della sostanza del mondo e la fa sua” (Il sapore del mondo, 2007).

In questa direzione si muove il lavoro di AleDima, che ponendo l’enfasi sull’aspetto materico e sulla sperimentazione con argilla, gesso, resine, poliuretano o acciaio inox, indaga nella dimensione emotiva del soggetto, attribuendo forma ai sentimenti racchiusi in corpi a volte dolci e a volte inquietanti. Sono figure in stretto rapporto con la terra, la storia e la vita –come la scultura Pachamama- o creazioni che rinviano a un mondo occulto di passioni, tormenti, dubbi, dolore ed amore. O sono frammenti di corpi dove la materia, la sperimentazione e la poesia s’incontrano.

La rappresentazione di un corpo che è certamente il luogo della difficile ricerca identitaria ce la offre Andreea “Cigaro”. Attraverso tele di grandi dimensioni l’artista mostra identità complesse, figure di un’esasperata corporeità, inquiete ed inquietanti, danneggiate e ibride, che infrangono i limiti dell’umano e che attraversano l’esperienza della metamorfosi e la ridefinizione di se. Sono figure che richiamano le costrizioni e i limiti sofferti dall’individuo nella società attuale, le quali generano una sorta di alter ego oppresso che affiora dall’interno, profana la sua immagine e convive con lui.

Ma come scrisse nelle sue memorie il celebre artista spagnolo Pepe Espaliú, ci si può spesso trovare di fronte alla più “strana contraddizione: disegnare assenze definendo così la più intera presenza” (Retrato de un artista deshauciado, 1993). E’ così che il soggetto si manifesta anche attraverso la “perdita” del corpo, all’interno di geografie immaginate e di luoghi reali reinterpretati: piazze, strade, giardini, caseggiati. Essere in qualche modo presenti per dare senso allo spazio; e mostrare spazi che vivono attraverso una presenza anche solo accennata, supposta o desiderata. Le opere pittoriche di Matteo Boato –Venezia, Milano, Pisa, Firenze, Vicenza e Trento- sulla soglia tra l’onirico e il ricordo del reale, ci parlano di questa relazione tra il luogo e i suoi abitanti, mentre le sue sculture in ceramica, silenziose e austere, disposte all’altezza del suolo, riportano la presenza umana al terreno dell’osservatore.

“Being Human: I luoghi della presenza” sarà successivamente ospitata nello Spazio Archeologico di Pal. Lodron a Trento tra il 9 e il 18 dicembre.

curatore: Elena Sacchetti

Andreea Anghel: http://www.cigaro.carbonmade.com/
Matteo Boato: http://www.matteoboato.net/
Elena Sacchetti: elenas@us.es

Opening: 07 ottobre, ore 18:00

AleDima Art Space
Dorsoduro 47 - Venezia
Orario: 10-20
ingresso libero

IN ARCHIVIO [1]
Being Human
dal 6/10/2011 al 14/10/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede