Aspettando il prossimo, waiting for the next one. L'artista americana ci invita a riflettere su quel modo stereotipico italiano di affrontare fenomeni naturali e tragedie umane. A cura di Achille Bonito Oliva.
A cura di Achille Bonito Oliva
Paula Metallo (Syracuse, New York). Americana, residente da tempo nel nostro paese,ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, sia in Italia che all'estero.
…Alla fin fine mi chiedo in cosa consiste quel modo stereotipico italiano di affrontare fenomeni naturali e tragedie umane. Sarà forse quella consuetudine di non prevenire le conseguenze di una terra da sempre traballante, per poi rassegnarsi al dramma che segue la tragedia? Il cinema italiano con il suo Neorealismo, che emana una particolare aura di autenticità, manifesta l’abilità tutta italiana di rappresentare la realtà, ritrae la verità e la naturalezza delle persone, continuando ancor oggi ad esercitare una forte influenza anche sul cinema estero. Infatti, gli stranieri in genere provano un certo affetto per le espressioni di naturalezza, di astuzia e di passione degli italiani ma allo stesso tempo riconoscono che essi sono più abili nel fare grandi cose individualmente che non in gruppo, fatta eccezione per feste ed i funerali.
Spero che le immagini nei miei lavori possano in qualche modo indurre il pubblico a confrontarsi con gli argomenti di queste contemplazioni. La memoria non deve dissiparsi, il presente ci chiede di prevenire, tutti insieme, le tragedie del futuro che, in ogni caso, non sarà mai avaro di drammi. (Paula Metallo)
Inaugurazione Sabato 8 ottobre 2011 alle ore 18
Fondazione Orestiadi
Baglio di Stefano - Gibellina (TP)
Orario: mart-dom 9-13 - 15-18
Ingresso libero