La mostra si intitola Compagni di Biennale poiche' i due artisti sono stati invitati alla Biennale di Venezia 2011 e al Museo della Mafia di Salemi, per poi proseguire, sempre in coppia, in questa occasione.
a cura di Armanda Gori e Leonardo Marchi
Una delle cose più difficili del mondo è sicuramente quella di scegliere i compagni di viaggio… ed io generalmente sbaglio! Quando andavo in barca a vela c’erano gli amici o peggio le loro mogli che ai primi beccheggi si sentivano male e vomitavano, non parliamo delle gite a cavallo con ruzzoloni e piaghe al deretano, ai viaggi intelligenti nelle città d’arte e nei musei, un vero e proprio incubo, ore di attesa nelle hall degli alberghi e discussioni sulla scelta dei ristoranti… a qualcuno fa male l’aereo, ad altri la nave e ad altri ancora l’auto, e via di questo passo. Ma un viaggio è una parentesi che si chiude velocemente, mentre scegliere un compagno per una grande mostra o per un lavoro continuativo comporta dei rischi davvero enormi. Io ho sbagliato quasi sempre anche in queste occasioni, amici che credi fratelli non esitano a tradirti per un soldo bucato e sei fortunato se non ti rubano il portafogli.
Ormai vado per i sessantaquattro ed i miei capelli sono biondi con tendenza all’argento, i miei baffi e la mia barba sono segni di saggezza e di esperienza, così che da tempo mi ero ripromesso di non viaggiare più con altri, “Meglio soli che mal accompagnati” mi dicevo! Ma non si può cambiare la propria natura, non si può negare l’amicizia o non riconoscere la bravura e l’estro quando si presenta, ed è così che l’anno scorso alla Biennale di Venezia dell’Architettura del 2010 ho presentato un lavoro realizzato con un giovane e bravissimo architetto: Filippo Chiocchetti ed alla Biennale di Venezia di quest’anno ho presentato una serie di opere realizzate in simbiosi con lo straordinario fotografo Paolo Vegas. Conoscevo Vegas fisicamente ma non avevo mai visto le sue intriganti invenzioni. Un giorno fui invitato nel suo studio per scoprire con grande piacere che Vegas non è un fotografo qualunque ma un ribelle della fotografia, un artista visionario che non si limita a documentare una situazione o a lasciarsi abbindolare dai chiari e scuri o dal tramonto sui monti o al mare dei Caraibi. Vegas le immagini le violenta, le assembla, le rielabora rendendole stupefacenti e surreali. Come un demiurgo tecnologico Paolo Vegas ribalta la realtà usando le figure che animano i suoi “Tableau Vivant” come pedine di una scacchiera cervellotica e metafisica. Molto spesso i protagonisti della scena vengono sdoppiati e clonati in un parallelismo che induce lo spettatore a riflettere e a pensare. È proprio questo costringermi ad immaginare che mi fa amare l’opera di Paolo Vegas; è questa sua ricerca non parassitaria che mi ha convinto ancora una volta a sceglierlo come compagno di viaggio per la mostra d’arte più importante del mondo: La Biennale di Venezia 2011 curata da Vittorio Sgarbi, nel padiglione Italia all’Arsenale e nella sua sezione più cara, Il Museo della Mafia di Salemi.
Omar Ronda
Inaugurazione 14 ottobre 2011 - Ore 21
Armanda Gori Arte
Viale della Repubblica 64/68 Prato
Orari: Lun - Ven: 15.30 - 19.00 o su appuntamento contattando i numeri 338/5924449 oppure 335/303142
Ingresso libero