Big, a cura di Silvia Grandi. L'artista da tempo lavora sui concetti di limitazione, costrizione, disagio, isolamento, come condizioni ineludibili nei rapporti che l'individuo ha con la realta'. In questa occasione l'artista propone un nuovo lavoro composto di una video proiezione e di due fotografie montate su light box, in cui ancora una volta coinvolge se stessa in un'azione ''senza ritorno''. Mostra che inaugura un nuovo spazio espositivo
Nel nuovo spazio bolognese SAV è in corso dal 25 gennaio al 7 febbraio la mostra
personale di Sabrina Muzi dal titolo ''Big'', a cura di Silvia Grandi.
L'artista da tempo lavora sui concetti di limitazione, costrizione, disagio,
isolamento, come condizioni ineludibili nei rapporti che l'individuo ha con la
realtà . Riflettendo sulla necessità di affermazione delle identità soggettive e
sulle dinamiche che regolano rapporti interpersonali e sociali, l'artista lavora
sul senso di isolamento a cui è costretto il singolo da sistemi e meccanismi
oppressivi. Spesso nei suoi lavori sono in atto gesti ripetuti condotti al
limite, a cui l'artista stessa si sottopone come tentativi di resistenza o come
pura presa di coscienza, generando intensi momenti di tensione psicologica.
In questa occasione l'artista propone un nuovo lavoro composto di una video
proiezione e di due fotografie montate su light box, in cui ancora una volta
coinvolge sé stessa in un'azione ''senza ritorno'' che la induce a
sovraccaricarsi di abiti fino all'inevitabile conseguenza di una limitazione
della propria mobilità . Uno ''spazio vitale'' negato, ristretto, dunque
inversamente proporzionale alla dimensione del soggetto.
''La foga famelica che l'artista mette in scena continuando ad indossare un
abito sull'altro, fino a d arrivare a un sovradimensionamento esagerato del suo
corpo, è paragonabile al bisogno di ingurgitare, di buttar dentro cibo senza
distinguere e selezionare, ma anche alla necessità si sovraccaricarsi, di
appropriarsi di cose sempre più inutili che, anziché facilitare le azioni
pratiche e le dinamiche mentali quotidiane, si trasformano in un fardello sempre
più pesante che limita la liberta individuale, intesa come complesso sinergico
di potenzialità cognitive ed espressive.'' (Silvia Grandi)
Con questo lavoro l'artista continua il suo percorso indagando le difficoltà e
le ritorsioni di un'esistenza omologante e tesa alla consacrazione di un sentire
sempre più svincolato da sé stessi.
Inaugurazione Sabato 25 Gennaio 2003 ore 19,00
SAV Spazio Arte Visiva
Centro Civico Lame - via Marco Polo 53 Bologna
Come arrivare: uscita tangenziale Quartiere Lame, bus 17 e 11a
La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
Chiuso martedì e mercoledi