Cosa ci fa il più prezioso diamante d'Africa sul bordo della piscina di Neanderthal? E chi ha manomesso lo spazzolino con cui Jorge Luìs Bedetti si lavò i denti nella suite imperiale della sua casa di Fonopoli? E, soprattutto, chi si cela dietro il magniloquente appellativo di Ceretta? Tre domande cruciali per decidere il destino di un secolo (quello scorso) in un noir mozzafiato.
Mercoledì 21 giugno, alle ore 18.30, alla Salara in via Don Minzoni 18, Marcello Fois presenta il libro di Francesco Ficarra e Francesca Rimondi "La Domenica non si lavora", Derive & approdi.
Cosa ci fa il più prezioso diamante d'Africa sul bordo della piscina di Neanderthal? E chi ha manomesso lo spazzolino con cui Jorge Luìs Bedetti si lavò i denti nella suite imperiale della sua casa di Fonopoli? E, soprattutto, chi si cela dietro il magniloquente appellativo di Ceretta? Tre domande cruciali per decidere il destino di un secolo (quello scorso) in un noir mozzafiato.
Il volto cinematografico ideale per questa vicenda cupa e tesa, che ha per protagonista un'intera umanità che negli uffici e nei bar del centro subisce una violenza che la storia non ha ancora conosciuto, sarebbe quello di Russel Crowe. Menato in mezzo a codesto stillicidio di clamorosi eventi disutili, istigato egli stesso a prendervi parte, costretto a destreggiarsi tra pratiche d'ufficio e aperitivi al fosforo, egli passerebbe nuovamente sotto l'arco dell'infamia, dove non sta più scritto - né mai vi fu - gladiatores ludus magnus, ma vi campeggia il logo della telefonia mobile riunita (prezioso anacoluto, o variatio, o altra figura che non sappiamo classificare). E lì, preso da un invincibile senso di sconfitta, egli avrebbe l'intuizione del secolo (il prossimo): che non si lavora per produrre, ma per consumare.
Ufficio Stampa Bologna 2000