Federico Faruffini
Eugenio Zampighi
Pompeo Mariani
Augusto Valli
Giulio Viotti
Achille Glisenti
Giuseppe Molteni
Ippolito Caffi
Alberto Pasini
Roberto Guastalla
Francesco Hayez
Emanuela Angiuli
Anna Villari
Incanti e scoperte nella pittura dell'Ottocento italiano. In mostra una selezione di un'ottantina di opere che raccontano l'Oriente nella pittura italiana. Le cronache di piaceri proibiti, odalische, harem, hammam: una malia che strego' molti artisti, alimentata da committenti altrettanto presi dal fascino dell'Oriente.
a cura di Emanuela Angiuli e Anna Villari
Il Chiostro del Bramante è lieto di presentare una mostra di grande attualità “ Gli Orientalisti. Incanti e scoperte nella pittura dell’Ottocento italiano”, a cura di Emanuela Angiuli e Anna Villari, una accurata selezione di circa una ottantina di opere, che raccontano l'Oriente nella pittura dell'Ottocento italiano.
Gli echi della spedizione di Napoleone in Egitto, i resoconti di esploratori, faccendieri e ardimentosi avevano infiammato la fantasia del Vecchio Continente. Le cronache di piaceri proibiti, odalische, harem, hammam avevano fatto il resto. Poi c'era la voglia di saperne di più, di scoprire e capire terre geograficamente non tra le più lontane, eppure distanti per cultura, storia, atmosfere. Una malia che stregò molti artisti, alimentata da committenti altrettanto presi dal fascino di un Oriente vicino e, allo stesso tempo, lontanissimo.
La mostra dà conto di questa ventata d'Oriente in pittura riconoscendo come punto d'avvio, non unico ma certo particolarmente importante, Francesco Hayez. Il veneziano non si mosse dall'Italia tuttavia si lasciò felicemente contagiare dal vento d'Oriente, dall'esotismo, dall'erotismo che al mondo arabo sembrava connaturato. E che colpisce un altro veneto, Ippolito Caffi, che decide di viverlo di persona in un lungo viaggio tra Costantinopoli, Smirne, Efeso e il Cairo da cui trae opere memorabili e un gusto che connoterà per sempre la sua pittura.
Da Parma, prima Alberto Pasini e poi Roberto Guastalla, il "Pellegrino del sole", percorrono carovaniere e città per raccontare questi altri mondi. Il secondo lo fa portandosi dietro, oltre a tavolozza, cavalletto e pennelli anche uno strumento nuovo, la macchina fotografica.
Da Firenze parte alla volta dell'Egitto Stefano Ussi che in quel Paese, subito dopo l'apertura del Canale di Suez, lavora per il Pascià prima di trasferirsi in Marocco con l'amico Cesare Biseo, anch'egli proveniente dalla corte del Viceré d'Egitto. Da questo viaggio i due traggono gli spunti per illustrare, magistralmente, "Marocco" di Edmondo De Amicis.
Al fascino della scoperta che si fa suggestiva visione di mondi "altri" soggiacciono Federico Faruffini, Eugenio Zampighi, Pompeo Mariani Augusto Valli, Giulio Viotti, Achille Glisenti, Giuseppe Molteni, a conferma della trasversalità e del dilagare in tutta la penisola dell'affascinante pandemia.
Al contagio dell'Orientalismo non sfugge certo il Mezzogiorno d'Italia. Ne è testimonianza, a Napoli, Domenico Morelli che, senza mai aver messo piede nei territori d'oltremare, descrive magistralmente velate odalische, figure di arabi, mistiche atmosfere di preghiere a Maometto. Visioni esotiche soffuse di raffinato erotismo si ritrovano anche negli oli scenografici di Vincenzo Marinelli, Fabio Fabbi, del siciliano Ettore Cercone e del pugliese Francesco Netti. Quest’ultimo in particolare, di ritorno da un viaggio in Turchia, si dedicò alla produzione di opere orientaliste di tono intimista, come per esempio Le ricamatrici levantine, venate dallo stesso “garbo mediterraneo”, presente nelle odalische di Morelli
Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale.
Alto Patronato Presidente della Repubblica
Patrocini Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico
Immagine: Eugenio Zampighi, Scena araba, 1882, olio su tela, 142,5x212,5, Modena, Museo Civico d’Arte
Ufficio Stampa: Studio Esseci di Sergio Campagnolo
Chiostro del Bramante / Raffaele Brancato, tel 06 68809035, info@chiostrodelbramante.it
Valentina de Marco, direzione@chiostrodelbramante.it
Anteprima stampa: mercoledì 19 ottobre 2011 ore 11,30
Inaugurazione 20 0ttobre
Chiostro del Bramante
Via della Pace (Piazza Navona) Roma
Orario : martedì - domenica 10-20. Lunedì chiuso (La biglietteria chiude un’ ora prima)
Festività:martedì 01 novembre 10-20; giovedì 08 dicembre 10-20; sabato 24 dicembre 10-16, domenica 25 dicembre 15-20; lunedì 26 dicembre 10-20, sabato 31 dicembre 10-17; domenica 01 gennaio 10-20, lunedì 02 gennaio 10-20, venerdì 06 gennaio 10-20
Ingresso: Intero € 10, ridotto (martedì per tutti) € 8.50, ridotto (14-18 anni) € 8.50, ridotto (7-13 anni) € 4.50
Gruppi (min. 15 max 25 nella settimana) € 8.50, (min. 15 max 20 nel fine settimana) € 9. Scuole € 4.50
Per i gruppi la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata mediante bonifico bancario entro 8 giorni dalla data della prenotazione.
Tariffe gruppi (è escluso il costo del biglietto): prenotazione € 20, visita guidata gruppi (durante la settimana) € 70, visita guidata gruppi (nel fine settimana) € 80, visita guidata scuole € 50