Alga Zaharescu
Carlo Giaccone
Cornelia Nicolaiescu Burlacu
Diego Scursatone
Ezio Tenryu
Zanin
Gheorghe Dican
Giorgio Ostili
Ioan Tudor
Lorena Fortuna
Mario Goglia
Maria Lilla Cimini
Ortansa Moraru
Riccarda Montenero
Suzana Fantanariu
Stefania Groppo
Willy Darko
Mariana Papara'
In mostra i lavori di 16 artisti di diverse nazionalita', con un omaggio a 5 maestri contemporanei. Pittura, scultura, installazione, rielaborazione fotografica, incisione, grafica sperimentale e offset, rappresentano alcuni tra i molteplici linguaggi presenti.
a cura di Mariana Paparà
Artisti in mostra:
Alga Zaharescu – Carlo Giaccone – Cornelia Nicolaiescu Burlacu - Diego Scursatone - Ezio Tenryù
Zanin - Gheorghe Dican – Giorgio Ostili – Ioan Tudor - Lorena Fortuna - Mario Goglia – Maria
Lilla Cimini - Ortansa Moraru - Riccarda Montenero - Suzana Fàntànariu - Stefania Groppo –
Willy Darko.
In permanenza Mariana Paparà
Guest Area:
Ezio Gribaudo, Francesco Casorati, Giacomo Soffiantino, Piero Ruggeri ( per gentile
concessione di Alberto Lemmi), Romano Campagnoli, Sergio Agosti.
Apocalisse: comprendere e comprendersi in una visione al di là dello Spazio e del Tempo, la Libertà
di un anticonformismo che trascina e coinvolge.
Apocalisse insegna togliere il velo del mistero: è una Rivelazione non di drammi e di catastrofi
ma di una conoscenza diversa, sottratta al mistero, frutto di una nuova indipendenza da ciò che
non ci permetteva di vedere con i nostri occhi.
Spaventarci di fronte all’Apocalisse interiore, questo è un processo continuo in noi, un processo
catartico e costruttivo allo stesso tempo. Per poter avere consapevolezza e coscienza di se stessi e del
mondo, ognuno deve continuamente creare e distruggere.
Ma l’uomo è profondamente attaccato al
senso di stabilità e alla sicurezza che deriva da esso. Un mondo statico e fermo, immobile ed
immutabile ma indefinitbile poiché l’esistere stesso, il fondamento di ogni cosa, è inevitabile e in
continuo mutamento.
Quando non accettiamo il continuo cambiamento e restiamo aggrappati al passato può accadere che
un attrito dell’esistenza ci faccia rendere conto di tutto, all’improvviso. E allora il progressivo
mutamento viene percepito come Apocalisse. Una mostra di riflessioni, un’Apocalisse per vedere la
realtà. Sarà proprio il “sentire di essere” a favorire il sigillo del Dio vivente.
La mostra nel dettaglio
Venerdì 21 ottobre alle ore 19 presso la sede dell’Associazione Artistica e Galleria Aripa di via
Bertola 27/I a Torino, s’inaugura la Mostra “Apocalisse Oggi ”- “ IL SENTIRE DI ESSERE”,
terzo appuntamento di un progetto espositivo internazionale dedicato all’incontro/forum fra artisti
italiani e stranieri su tema dell’Apocalisse.
La mostra, presenta i lavori di 16 artisti provenienti da Italia, Canada, Romania, a cui si affianca
una Guest Area in omaggio a 5 maestri contemporanei attivi a Torino le cui opere provengono
da collezioni private.
Pittura, scultura, installazione, rielaborazione fotografica, incisione, grafica sperimentale e
offset, rappresentano alcuni tra i molteplici linguaggi presenti in mostra.
Il percorso propone dunque una lettura significativamente stratificata su uno degli interrogativi che
ossessionano la gente di tutti i tempi, tra memorie bibliche, profezie e riflessioni laiche sui destini
della vita e del cosmo.
Come alle soglie dell’Anno Mille, ma con interpretazioni e aperture del nostro tempo, la paura
sempre latente riaffiora trovando però nella poetica degli artisti una speranza che somiglia al
ripensamento di un possibile mondo nuovo e migliore. Lo stesso filo di luminosa speranza scorre tra
le opere storiche dei maestri proposti nella Guest Area e quelle legate a ricerche più recenti.
Sono datati Anni ’60-’70 i lavori di Sergio Agosti, e Piero Ruggeri (per gentile concessione di....
– Coll. Privata). Ascrivibili invece a periodi diversi quelli di Giacomo Soffiantino, Francesco
Casorati, Ezio Gribaudo.ed Romano Campagnoli.
Inaugurazione: venerdì 21 ottobre 2011, ore 19.00
Galleria Aripa
Via Bertola, 27/I Torino
Orario: dal martedì al sabato, 11.00-13.30 e 15.00 -18.30
Ingresso libero