Maria Giulia Alemanno
Martino Bissacco
Pierangelo Devecchi
Italo Gilardi
Mario Gramaglia
Sandro Lobalzo
Luciana Penna
Luciano Spessot
Identita' e differenze nell'opera di otto artisti piemontesi: Maria Giulia Alemanno, Martino Bissacco, Pierangelo Devecchi, Italo Gilardi, Mario Gramaglia, Sandro Lobalzo, Luciana Penna e Luciano Spessot. Un confronto tra arte e psicologia.
È proprio di ogni uomo, in quanto artista, portatore di una spinta creativa personale, l’esigenza di rifondare il senso del proprio esistere, di fare proprio in modo originale e creativo ciò che è stato, che è e che sarà.
La mostra OMAGGIO ALL’ ITALIA DELL’ARTE – Identità e differenza nell’opera di otto artisti torinesi allestita dal 24 ottobre al 27 novembre 2011 presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è un contributo della Sezione Piemontese della IAAP- International Association for Art and Psychology - alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, un Paese che nelle differenze trova le sue ricchezze e nella unità la sua forza, pur nelle reciproche e spesso conflittuali relazioni.
Il tema delle “Identità e differenze” viene affrontato attraverso l’incontro e il confronto tra Arte e Psicologia, due vertici differenti di approccio alla realtà dell’uomo e del mondo: la prima più immediata e emotiva collegata alla espressione e fruizione estetica, la seconda orientata all’altro attraverso l’educazione all’ascolto delle emozioni che attraversano ogni relazione.
La comunità degli artisti, al pari di altre comunità, è una comunità attraversata da sfide e conflitti, da processi di contaminazione reciproca, di progettazione di possibili scenari futuri. È una comunità in cui la fruizione estetica della realtà diventa sguardo che si spinge oltre la superficie nel tentativo di cogliere e rimandare ciò che sta oltre.
Espongono Maria Giulia Alemanno, Martino Bissacco, Pierangelo Devecchi, Italo Gilardi, Mario Gramaglia, Sandro Lobalzo, Luciana Penna, Luciano Spessot.
Ogni artista presenta un corpo di opere accompagnate da una breve scheda, frutto e sintesi di un’intervista del Dott. Marcello Pedretti, medico psicoterapeuta, con Italo Gilardi coordinatore e curatore della mostra. Come il gioco delle forme e dei colori, così quanto raccolto nelle interviste vuole rendere testimonianza al ricco gioco tra identità e differenze, in quanto aspetti interdipendenti della realtà.
Programma:
Lunedì 24 ottobre
ore 17,00: Inaugurazione mostra e incontro con gli artisti.
ore 18.00: Conferenza “Identità e differenze in Arte e Psicologia”, a cura del dott. Marcello Pedretti.
Sabato 29 ottobre
ore 16,00: Conferenza “Camille Claudel: problematiche dell’identità” a cura del dott. Luca Trabucco. Seguirà un incontro, in mostra, con gli artisti.
E’ possibile per i visitatori lasciare un commento sui temi: Identità e differenze, Fruizione estetica e creatività, Essere italiani oggi. Una scelta sarà pubblicata sul sito dell’ Associazione: www.insiemecon.com/artepsicologiapiemonte
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Per meglio avvicinarsi all’opera dei singoli artisti, alleghiamo le brevi considerazioni tratte da un più ampio scritto del critico d’arte Massimo Olivetti:
Maria Giulia Alemanno. La differenza l’ha cercata nella distanza. Distanza geografica, distanza culturale, distanza artistica e cromatica. Il mondo afro-cubano della Santeria, arcani “ idola” africani sincretizzati in artifici cattolici. Nel sincretismo, nella “mescla”, come dicono i cubani, si ricompone l’identità. I suoi orishas hanno volti cubani, ma plasticità rinascimentale, colori caraibici, ma equilibri e sensibilità classiche. Due universi che s’incontrano e ricompongono, senza negare le differenze.
Martino Bissacco. Rompere, rompere gli schemi del colore, l’uniformità della tinta, la logica delle campiture. Le differenze per Bisacco generano dalla fusione di lampi luminosi che si proiettano oltre gli schemi predeterminati. Un apparente vorticosa confusione che, in realtà, è armonicamente guidata verso un’armonia quasi musicale di luci e tagli.
Pierangelo Devecchi. Come e dove si costruisce un’identità? Anche dall’assemblaggio di tasselli differenti. Pezzi di legno, di metallo, corpi e materiali sfusi, senza più una funzione precisa, che si ricompongono e ricostruiscono artifici funzionali al sogno. E il gioco prosegue con le immagini. Un mondo frammentato e squarciato, riassemblato dallo sguardo che prolunga e rende corporea la materia onirica.
Italo Gilardi. Il viaggio come ricerca d’identità. Gilardi è un grande viaggiatore, ma nei suoi lavori restringe la ricerca alla dimensione quotidiana. Torino, le vie, le piazze, gli angoli. E i volti, i corpi di Torino. Nel viaggiare ha acuito la sensibilità dell’indagine visiva e ora la applica all’apparente ordinario. Una comune bicicletta diventa così proiezione metafisica. Chirurgia pittorica per svelare la diversità dentro la normalità.
Mario Gramaglia. I suoi lavori, per quanto mi riguarda, li affronto e cerco di leggerli come un rebus. L’effigie antropomorfa è tagliata come una pietra, ad angoli retti, ma labbra e occhi sono grandi, teneri e tumidi. La voluta fissità la avverto come un vincolo segreto, una prigione che lascia evadere solo il desiderio del sentimento. Il non detto, l’ambiguità, l’impenetrabilità mantengono sospesa e irrisolta la contraddizione. L’identità non è uno stato, ma una proiezione.
Sandro Lobalzo. La profondità è certamente uno degli aspetti della metafisica. Lo spaesamento di un elemento, nasce nel proiettarlo in una prospettiva vuota ed indeterminata. La fila dei portici che avvolgono e comprimono come in un tunnel passanti occasionali, o un cane che diventa idea di cane lasciato a riempirsi l’esistenza in una quinta vacante, amplificano il disorientamento e squilibrano identità apparentemente solide.
Luciana Penna. Sembra un lavoro di forbici. Ma non è il cartone ad essere ritagliato, è il metallo. Piegare la materia alla sua scomposizione, per utilizzarla per ricreare altri profili ed altre dimensioni, è il compito che Luciana Penna si assume. Un’identità marmorea o metallica si trasforma, per evolversi in altre ed ulteriori diversità. Opere che si fanno teatro, per recitare ruoli ed azioni differenti dalla loro primitiva origine materica.
Luciano Spessot. Se siamo sicuri delle identità nostre e degli oggetti che partecipano alla nostra vita non abbiamo bisogno delle nature morte. Ma nessuno ne è sicuro. Fingiamo per non far crollare certezze consolidate. Gli oggetti che Spessot fissa con la sua pittura non rimandano a inquietudini, ma chiedono occhi attenti e profondi, un supplemento di analisi e di attenzione per ridiscutere identità che altrimenti consideriamo scontate.
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Alleghiamo pure alcune note sulla Sezione Piemontese della IAAP e sui relatori delle due conferenze in programma.
La Sezione Piemontese della IAAP, sorta nel 2005, si è costituita come Sezione con Statuto Autonomo nel Novembre 2009 nella forma giuridica di Associazione di Volontariato Culturale ed è iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di volontariato. L’ Associazione si propone come un centro permanente di vita associativa, su base volontaria e gratuita, e persegue finalità di tipo socio-culturale. Essa promuove riflessioni e incontri tra i soci con al centro l’arte figurativa, il cinema, la letteratura, la musica, e iniziative culturali aperte al pubblico orientate all’educazione alla fruizione estetica e all’espressione personale. Promuove inoltre gruppi di studio multidisciplinari, ricerche, studi e contributi scientifici nel campo dell’Arte, senza preclusione di epoche, tecniche, stili od artisti. Chiave di ricerca privilegiata è quella psicodinamica
Marcello Pedretti. Medico Psicoterapeuta, Socio Didatta dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica – IPP di Torino, Docente della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’IPP, Socio fondatore della Sezione Piemontese di Arte e Psicologia.
Luca Trabucco. Psichiatra, Psicoanalista SPI, Socio fondatore e Presidente della Sezione Ligure di Arte e Psicologia
Per ulteriori informazioni sull’Associazione e sulla mostra è possibile visitare il sito:
www.insiemecon.com/artepsicologiapiemonte
Inaugurazione 24 ottobre ore 17
Museo Regionale di Scienze Naturali MRSN
via Giolitti, 36 - Torino
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 - Chiuso il martedì
Ingresso intero 5 euro, ridotto 2.50