Soltanto un quadro al massimo. La rassegna mette a confronto l'opera di un artista tedesco con quella di un italiano. Per questa occasione i due autori hanno creato appositamente due inediti: Messina espone il grande lavoro a parete Transiti e Schutte due busti in vetro di Murano che alludono a due maschere grottesche.
a cura di Ludovico Pratesi e Joachim Blüher
Martedì, 25 ottobre 2011, alle ore 19.30, l’Accademia Tedesca Roma Villa
Massimo inaugura la diciassettesima edizione del ciclo espositivo Soltanto
un quadro al massimo, con Vittorio Messina e Thomas Schütte Gli artisti
saranno presenti durante la serata dell'inaugurazione.
La rassegna espositiva Soltanto un quadro al massimo, curata da Ludovico
Pratesi e dal Direttore dell’Accademia Tedesca, Dr. Joachim Blüher, mette a
confronto un'opera di un artista tedesco con una di un artista italiano.
Dopo un esordio che ha visto solo la contrapposizione di grandi nomi
dell'arte contemporanea, si svolgono ora tre edizioni: una con i grandi
nomi, una di artisti emergenti e, dal 2010, una con giovani artisti.
In
passato si sono confrontate le opere dei seguenti artisti: Enzo Cucchi e
Georg Baselitz (2003), Jannis Kounellis e Jörg Immendorff (2004), Emilio
Vedova e Markus Lüpertz (2004), Marisa Merz e Rebecca Horn (2005), Domenico
Bianchi e Sean Scully (2005), Mario Merz e Wolfgang Laib (2006),
Michelangelo Pistoletto e Rosemarie Trockel (2007), Grazia Toderi e Tobias
Rehberger (2008), Vanessa Beecroft e Wolfgang Tillmans (2008), Paola Pivi e
Jonathan Meese (2009), Mimmo Jodice e Andreas Gursky (2009), Nico Vascellari
e Christian Pilz (2010), Giulio Paolini e Candida Höfer (2010), Ettore
Spalletti e Imi Knoebel (2010), Rossella Biscotti e Björn Braun (2011) e
infine Alfredo Pirri e Gerhard Merz (2011).
Per questa mostra i due artisti hanno creato appositamente un'opera per la
galleria di Villa Massimo. Vittorio Messina espone il grande lavoro a parete
Transiti (2011) e Thomas Schütte presenta Berengo Heads (2011), due grandi
busti in vetro colorato di Murano che alludono a due maschere grottesche.
Vittorio Messina (Zafferana Etnea, 1946) studia all'Accademia di Belle Arti
e alla Facoltà di Architettura di Roma. Esordisce alla fine degli anni
Settanta, nello spazio Sant'Agata dei Goti, con "La Muraglia Cinese", una
mostra articolata intorno all'omonimo testo kafkiano. Nei primi anni Ottanta
il suo lavoro si orienta verso una forma di scultura ambientale. In seguito
abbandona progressivamente l'uso di materiali organici e naturali. Nel 1986,
infatti, espone le prime 'Celle', veri e propri edifici costruiti con
materiali seriali di uso edilizio, di solito auto illuminati con lampade
industriali. Dopo i lavori della 'cella', si sviluppa, a partire dagli anni
Novanta, l'idea del 'cantiere', come vero e proprio luogo metafisico, ed ha
anche inizio l'uso di film-video nella prospettiva del 'tableau vivant',
della 'segnalazione' e del 'controllo'. Negli ultimi anni Messina rafforza
la componente tautologica del suo lavoro e avvia una nuova riflessione sulle
forze e le dimensioni dello spazio reale.
Tra gli spazi privati e pubblici in cui Vittorio Messina ha esposto,
ricordiamo la galleria Massimo Minini (1985, 1991) a Brescia, il PAC di
Milano (1986), la galleria Shimada di Yamaguchi (1986), Museo Pecci di Prato
(1988), la galleria Tucci Russo di Torino (1990), il Kunstverein di
Düsseldorf (1994), la Villa delle Rose a Bologna, la Neue Nationalgalerie di
Berlino (1996), la fondazione DKM a Duisburg (2009) e la galleria Giacomo
Guidi (2011).
Thomas Schütte (Oldenburg, 1954) studia all’Accademia di Belle Arti di
Düsseldorf come allievo di Gerhard Richter e Fritz Schwegler. Il suo lavoro
spazia dall'installazione, alla scultura, al disegno fino all'acquarello
affrontando temi cruciali come il potere, la memoria, il ruolo dell'arte e
la sua insufficienza rispetto alle grandi questioni umane. Schütte dichiara
che con i suoi lavori introduce il dubbio e le incertezze del mondo. Inoltre
le sue opere rimandano spesso con sottile ironia a questioni politiche.
Fra le sue mostre personali ricordiamo fra l'altro quella al K21 a
Düsseldorf (2004), al Museo Serralves a Porto (2005), alla Staatliche
Kunsthalle Baden-Baden (2006), al Henry Moore Institute Leeds (2007), al
Haus der Kunst a Monaco di Baviera (2009), al Museo Nacional Centro de Arte
Reina Sofia a Madrid (2010) e alla Kunst- und Ausstellungshalle
Bundesrepublik Deutschland a Bonn (2010). Fra le mostre collettive
ricordiamo la sua partecipazione alle documenta 8, 9 e 10 (1987, 1992 e
1997), alla 51 esima Biennale d'arte di Venezia (2005) in cui gli viene
assegnato il Leone d'Oro come miglior artista, agli Skulptur Projekte
Münster (2007), al Carnegie Museum of art a Pittsburg (2008), al LACMA a Los
Angeles (2009) e al Kunstmuseum a Bonn (2010). Le sue opere sono presenti in
molte istituzioni come il Centre Georges Pompidou a Parigi, la Hamburger
Kunsthalle di Amburgo, il Castello di Rivoli a Torino, la
Bundeskunstsammlung a Berlino, l’ARC Musée d’Art Moderne e il Hirshhorn
Museum and Sculpture Garden a Washington D.C.
Info: Allegra Giorgolo, tel. 06-44259340, 334-8837861, giorgolo@villamassimo.de
Immagine: Vittorio Messina, Transiti, 2011.
Inaugurazione 25 ottobre 2011, ore 19.30. Gli artisti saranno presenti
Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
Largo di Villa Massimo 1-2, 00161 Roma
Orari: lun.-gio. ore 9.00 - 13.00 e 14.00 - 17.00, ven. ore 9.00 - 13.00
Ingresso libero