Nell'ambito di Lastvagito, il portfolio settimanale con le novita' di writers e street artist piemontesi
AK interiorizza la lezione del Geometrismo russo e del Bauhuas, attraverso l'interrogarsi moderno di Munari sullo studio dei materiali/texture e la loro composizione. Oltre la formazione teorica e personale dell'autore c'e' l'interazione artistica e fisica con l'esperienza dell'Optical art attraverso un lavoro fondato sullo studio del triangolo. Per Ak questa e' una forma geometrica essenziale che si insinua nel falso ordine del corredo urbano portandone stabilita' e pulizia, oggettivandosi come espressione alle radici del geometrismo ma proiettata nella contemporaneita'. Le combinazioni tra le linee precise e armoniche di Ak generano texture su pareti a dimensione ambientale, rivelando la loro identita' modernista. Cosi le pareti fatiscenti di fabbriche abbandonate, contesti che aK predilige, nascono a nuova vita acquistandone forse per la prima volta luce, ordine ed armonia nella perfezione grafica dei moduli triangolari. Ma la ricerca continua anche oltre le superfici piane, affronta anche la costruzione nello spazio usando materiali di risulta della civilta'. Legni di cassette della frutta e di imballaggi vengono plasmate in strutture materiche ed insieme eteree che ricordano la ricerca di Sol Lewitt come nei lavori proposti dall'autore nella collettiva realmente sperimentale di 'Eco-animitazione' dello scorso luglio a Belluno animitazione.weebly.com