Del dire, del fare
dal 28/6/2000 al 31/7/2000
Segnalato da
28/6/2000
Del dire, del fare
Galleria Bagnai, Siena
In questa mostra Gianni Dessì presenta un ciclo di dieci opere tutte realizzate nello stesso formato (2x1 m.) in questi ultimi mesi. Pittore tra i più sottili ecoerenti della sua generazione, Gianni Dessì è sempre rimasto fedele a una concezione della pittura come "messa alla prova" dell'immagine, come indagine che impegna ogni possibilità materiale, linguistica ed espressiva, come sfida combinata alla mano, all'occhio e al pensiero.
In questa mostra Gianni Dessì presenta un ciclo di dieci opere-dal titolo Del dire, del fare-tutte realizzate nello stesso formato (2x1 m.) in questi ultimi mesi. Pittore tra i più sottili ecoerenti della sua generazione, Gianni Dessì è sempre rimasto fedele a una concezione della pittura come 'messa alla prova" dell'immagine, come indagine che impegna ogni possibilità materiale, linguistica ed espressiva, come sfida combinata alla mano, all'occhio e al pensiero. Il suo percorso si è progressivamente costruito intorno ad alcune polarità essenziali: lo svuotamento figurativo e la tensione metaforica, la forza primaria del colore e l'articolazione plastica e spaziale delle superfici, l'accento enigmatico e l'apertura comunicativa. Il suo approccio all'immagine si costruisce sempre sul doppio binario del controllo e della disponibilità al caso, del raffinamento progressivo e del gesto perentorio. Cosciente della natura ironica e paradossale di ogni affermazione sull'arte che non tenga conto della sua inevitabile smentita, Dessì si mostra riluttante nei riguardi delle definizioni generali,di qualsiasi partito preso che non accetti una verifica in corpore; c'è nei suoi quadri una volontà di procedere quasi manualmente alla messa a punto di ogni dettaglio, e insieme un abbandono sapiente, una sprezzatura che agisce nell'immediato come stabilizzatore formale a distanza come punto di aggancio per ogni ulteriore sviluppo.
In questo gruppo di opere Gianni Dessì ribadisce questa visione; il simbolismo del numero dieci può rimandare tanto a una remota stratificazione matematica e simbolica, da Pitagora in avanti, quanto alla dimensione più immediata del contare, e dell'usare, le dita delle mani, gesto quotidiano e insieme sapienza di pittore, lavoro e visione. Le superfici sono attraversate da fenditure, tagli, buchi, oppure gonfiate in bolle o escrescenze, ad accreditare e rimuovere al tempo stesso la loro qualità di schermi oggettivanti, di specchi e finestre. E in effetti l'immagine che in trasparenza vi affiora non è quella del piano disincarnato del quadro, ma quella ben più materiale della porta, limite o soglia su cui si sofferma la mano e l'occhio per saggiarne consistenza e carattere, su cui si posano qua e là , segni e tracce applicate sulla superficie. Analogalmente, il colore in queste opere non è mai citato letteralmente, ma quasi richiamato in assenza della lavorazione superficiale della materia e degli impasti: striature, impronte, escavazioni che articolano il tono quasi uniformemente bianco e grigio opalescente con la rifrazione della luce, in un continuo, instabile gioco di ombre e riflessi.
Coerentemente con una ricerca che è sempre più andata orientandosi verso un'essenzialità operativa, Gianni Dessì fa di questo ciclo di lavori quasi una verifica delle possibilità della pittura, senza compromessi né nostalgie. Una verifica che è anche una proposta, integra e acuta, di una intelligenza creativa e di un metodo poetico personalissimi.
Galleria Alessandro Bagnai
Via San Girolamo 17 - 53100 Siena
Tel. 0577 285044 Fax 0577 270673
Orari galleria : lunedì / venerdì dalle 15.30 alle 20.00 sabato e domenica su appuntamento
Vernice 29 giugno 2000
Disponibile catalogo con testo di Stefano Chiodi