Pierre Alechinsky
Karel Appel
Francis Bacon
Cesar
Jean Dubuffet
Alberto Giacometti
Asger Jorn
Eduardo Paolozzi
Fritz Wotruba
Valerio Adami
Franco Angeli
Horst Antes
Eduardo Arroyo
Enrico Baj
Peter Blake
Samuel Buri
Alik Cavaliere
Mino Ceretti
Mario Ceroli
Cheval Bertrand
Leonardo Cremonini
Antonio Dias
Bruno Di Bello
Erro'
Gianfranco Ferroni
Attilio Forgioli
Alberto Ghinzani
Giuseppe Guerreschi
Richard Hamilton
David Hockney
Patrick Hughes
Peter Klasen
Sebastian Matta
Gianfranco Pardi
Augusto Perez
Irving Petlin
Antonio Recalcati
Bepi Romagnoni
Mimmo Rotella
Mario Schifano
Emilio Tadini
William Utermohlen
Tino Vaglieri
Aat Verhoog
Graham Sutherland
Chiara Gatti
Michele Tavola
Rachele Ferrario
Nuove immagini in Europa negli anni del rock. Un nucleo di 70 opere, fra sculture e dipinti, accompagnate da un sottofondo musicale in cuffia. L'esposizione presenta una ricerca figurativa che, a cavallo fra gli anni '50 e '60, prese le mosse dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri dell'epoca e fu celebrata a suo tempo dalla storica mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di New York. Contemporaneamente la mostra dedicata a Graham Sutherland propone 38 disegni, realizzati tra il 1940 e il 1945 dall'artista inglese, e 10 fotografie d'epoca.
a cura di Chiara Gatti e Michele Tavola
Organizzata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, con la curatela di Chiara
Gatti e Michele Tavola, la mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove Immagini in Europa negli anni del rock
presenta oggi, per la prima volta, la storia di una ricerca figurativa che, a cavallo fra gli anni cinquanta e
sessanta del Novecento, prese le mosse dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri
dell’epoca. Celebrata a suo tempo dalla grande mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di
New York, tale ricerca si distinse per esiti molto diversi rispetto ai modi di un certo realismo d'ispirazione
sociale, mescolando suggestioni di natura espressionista con linguaggi spesso in bilico fra informale e pop.
Riflesso di una nuova situazione esistenziale dell'uomo e insieme di un clima fervido di cambiamenti, come
quello dei favolosi anni sessanta, il percorso mira a rievocare l'atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70
opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e
straniere, da ammirare - per l'occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale in tema con la
rivoluzione sonora che si attuò contemporaneamente a quella estetica.
Idealmente compreso fra un antefatto storico legato ai primi studi sulla figura compiuti da Giacometti e il 1968,
data di rottura che inaugura un ciclo socio-culturale completamente nuovo, il percorso della mostra analizza
dunque le ricerche degli autori che spartirono con i maestri storici, fra cui Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o
Cesàr, un’analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: strati di memorie che, nelle opere esposte, si
sommano e sovrappongono, e in cui si accavallano - a volte con ritmo serrato - visioni, luoghi, oggetti e corpi.
In questo contesto emerge anche l’idea del “racconto”, ovvero della relazione interna fra le immagini, quasi a
evocare una situazione narrativa ed emotiva raccolta da esponenti di tendenze differenti e attivi in ogni angolo
d’Europa. A partire dall'Inghilterra di Hamilton, Hockney, Blake; quest'ultimo autore qui della celebre copertina
di Sgt. Pepper's, realizzata su suggerimento di Paul McCartney e vincitrice del Premio Grammy per la miglior
copertina da album nel 1968 (acquisita per l'occasione dalla Permanente nelle sue collezioni). E poi, dalla Francia
di Errò, Arroyo o Samuel Buri, ma con un occhio di riguardo per la storia italiana, da Schifano ad Adami, da
Romagnoni a Baj. La vicenda italiana vissuta in stretto dialogo con il movimento di respiro europeo (ampiamente
rappresentato in mostra) ha visto come vetrina importante lo storico Premio Lissone che, fra il 1946 e il 1967, fu
osservatorio privilegiato delle novità in circolo nel mondo dell'arte internazionale.
Da non perdere infine, un esemplare della serie di stampe Swinging London di Richard Hamilton, ispirata
all'arresto del mercante Robert Fraser insieme a Mick Jagger per possesso di droga. Hamilton legò altre volte il
suo nome alla scena musicale dell'epoca per l'amicizia con Paul McCartney e la realizzazione della copertina del
White Album dei Beatles pubblicato nel novembre del 1968.
La colonna sonora
Se gli anni Cinquanta segnano una rivoluzione nell’arte figurativa, tanto da far parlare la critica di New Image e
Nouvelle Figuration, sia nel nuovo che nel vecchio mondo scoppia anche una grande rivoluzione sonora che
scorre parallela a quella visiva.
Il percorso espositivo sarà dunque accompagnato, grazie alle audioguide ideate da Storyville, da suggestioni
musicali mixate a commenti sulle opere esposte, in un viaggio compreso tra gli esordi di Elvis Presley, che nel
1954 registrava i suoi primi brani per la Sun Records, e l’uscita di Let it be, l’ultimo album dei Beatles, che si
scioglievano nel 1970.
Tra l’arte di questo periodo, tra le opere di questa mostra e le canzoni uscite negli stessi anni, c’è un legame
emotivo e sentimentale evidente. Guardare i capolavori esposti in quest’occasione ascoltando alcune delle
canzoni uscite negli stessi anni in cui quadri e sculture furono creati, ne spiega l’essenza meglio delle parole di
qualsiasi critico e scatena emozioni irripetibili.
La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira Editore, in cui sono riprodotte tutte le opere in mostra.
I maestri (da New Images of Man)
Pierre Alechinsky, Karel Appel, Francis Bacon, Cèsar, Jean Dubuffet, Alberto Giacometti, Asger Jorn,
Eduardo Paolozzi, Fritz Wotruba.
Il seguito internazionale (da Alternative attuali, Mythologies e Premio Lissone)
Valerio Adami, Franco Angeli, Horst Antes, Eduardo Arroyo, Enrico Baj, Peter Blake, Samuel Buri,
Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Mario Ceroli, Cheval Bertrand, Leonardo Cremonini, Antonio Dias,
Bruno Di Bello, Errò, Gianfranco Ferroni, Attilio Forgioli, Alberto Ghinzani, Giuseppe Guerreschi,
Richard Hamilton, David Hockney, Patrick Hughes, Peter Klasen, Sebastian Matta,Gianfranco Pardi,
Augusto Perez, Irving Petlin, Antonio Recalcati, Bepi Romagnoni, Mimmo Rotella, Mario Schifano,
Emilio Tadini, William Utermohlen, Tino Vaglieri, Aat Verhoog.
Contemporaneamente fino all'8 gennaio
Graham Sutherland (1903-1980). Disegni dalla città in fiamme
La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano organizza, dal 16 novembre 2011 all’8 gennaio 2012, la rassegna Graham Sutherland (1903-1980). Disegni dalla città in fiamme, che vuol essere un invito a scoprire un nucleo di lavori di uno tra i più importanti artisti inglesi del ventesimo secolo.
Graham Sutherland (1903-1980), all’inizio della seconda guerra mondiale, viene nominato dal governo inglese war artist (artista di guerra) - Kenneth Clark, direttore in quegli anni della National Gallery, aveva avuto l’idea di ricreare un corpo di artisti di guerra, com’era già avvenuto per il primo conflitto mondiale - e viene quindi mandato a Londra a documentare gli effetti dei bombardamenti. Qui è colpito dapprima dal silenzio - “un silenzio assoluto interrotto soltanto di quando in quando dall’esile tintinnio di un vetro in frantumi” - e dal vuoto che si è creato in vaste aree prima popolate di edifici; e, mentre vaga con il suo album di disegni in quella terra desolata, tra macerie di case e di fabbriche, macchinari distrutti, qualche fuoco che ancora brucia, in un crescendo drammatico realizza come, davanti ai suoi occhi, le forme delle cose si trasformino in altre, esercitando un profondo effetto nelle opere successive e sulla sua coscienza.
In mostra trentotto disegni, realizzati tra il 1940 e il 1945, un olio Petite Afrique (1953) tra i più importanti della sua produzione successiva e dieci fotografie d’epoca.
La rassegna è accompagnata da un catalogo Skira Editore con un ampio testo di Rachele Ferrario.
Immagine: Giuseppe Guerreschi Figura (Joan Baez) 1959-1962 olio su tela
Ufficio Stampa Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Cristina Moretti tel. 02 6551445 ufficiostampa@lapermanente-milano.it
Ufficio Stampa mostra
Studio de Angelis tel. 02 324377- 02 3270133 stampa@deangelispress.it
Ufficio Stampa Skira Editore
Lucia Crespi tel. 02 89415532 lucia@luciacrespi.it
Inaugurazione martedì 15 novembre 2011 ore 18.30, Palazzo della Permanente
Conferenza stampa martedì 15 novembre 2011 ore 11.30, Palazzo della Permanente
La Permanente
via Turati, 34 - Milano
Orario: martedi-venerdi 10-13 e 14.30-18.30; sabato, domenica e festivi 10.00-18.30
Chiuso tutti i lunedi, il 24, 25, 26 e 31 dicembre 2011, 1 gennaio 2012
Biglietto con audioguida inclusa: intero 6, ridotto 4 euro