Odysseus. In mostra sculture di angeli e demoni dai perfetti equilibri spirituali e di carattere classico con le quali l'artista ha rielaborato figure mitologiche.
Marcello Gobbi in questa rassegna artistica diviene scultore del
trascendente, offrendo materia e sostanza a diafane anime.
Inedite espressioni artistiche dai perfetti equilibri spirituali e finezze
proporzionali ricreano una atmosfera mitologica altisonanti creature
cadute sulla terra.
Corpi, attendibilmente veri grazie alla loro esatta scala proporzionale, si
materializzano in maniera luminescente senza mai raggiungere una totale
nitidezza; per l'intero viaggio epopeico che siamo chiamati a
compiere, i confini di queste presenze rimangono evanescenti, conferendo ad
esse un senso di impalpabilità, superiorità ultraterrena,
ovvero la parvenza di apparizioni inaspettate.
Angeli e demoni, essenze di luce e di tetre oscurità, fin
dall'epoca ellenistica venivano considerate delle
ispiratrici capaci di condurre menti, cuori e mani degli artisti.
Tali anime vengono a svegliare pulsioni e aspirazioni più recondite,
ridestando istinti arcaici come quello di vita e di morte, di amore e di
odio, impulsi devianti che inducono a vizi o peggio a perdizioni e maremoti
interiori.
Marcello Gobbi riveste di contemporaneità questa perfetta statuaria
classica, tramite un minuzioso gioco plastico. Il proprio modus operandi si
contraddistingue dall’impiego del silicone, materiale industriale
offertoci dalle ultime tecnologie, con il quale avvolge completamente i
personaggi, generando un vera e propria patina protettiva, concepibile tanto
come manto di aculei ma anche come coltre di gocce da stillicidio. Siffatto
polimero, incolore e malleabile, è forgiato pazientemente
dall'artista che provvede a ricoprire ogni millimetro
dell'epidermide dei protagonisti.
Creature malefiche, tentatrici e viziose si contrappongono a creature
diafane ed eteree, opposizione data da sguardi, posture e colorazioni
più scure e marcate. L’intera sequenza di opere è
modellata con volumi ben geometrizzati, con chiare linee strutturali che
demarcano le masse del corpo facendole risultare statue di bellezza
classica, con un percepibile senso di immobilità divina. Figure
rappresentate con ampie ali dispiegate pronte ad alzarsi in volo, corpi
ripiegati su se stessi o compienti contorte torsioni, espliciti virtuosismi
dell’artista atti a manifestare la sua conoscenza dell’anatomia
umana; questo sapere è rimaneggiato costantemente con accorta
eleganza, chiara reminescenza di antichi canoni di bellezza greca.
Manuela Setti
Marcello Gobbi
Nato nel 1970 a Brescia, dove vive e lavora.
Nel 1996 si diploma in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di
Brera e inizia a esporre fin dai primi anni Novanta. Le sue sculture vivono
di una contraddizione implicita: solide anime plastiche sostengono una pelle
di silicone che si smaterializza, scompone e disperde in mille gocce.
Tematiche costanti del suo linguaggio creativo sono l’eterna scelta
umana tra il cedere o l’elevarsi, il contrasto tra il bene e il male,
il sacro e il terreno, l'ambivalenza tra l'amore e la morte.
Inaugurazione 29 ottobre ore 18
Galleria Marchina Arte Contemporanea
Via Violino di Sopra 10 Brescia
Orari galleria: 15.00 - 19.00 dal Lunedì al Sabato - Mattina su appuntamento
Ingresso libero