Luca Bortolato
Paolo Dito
Ana Margarita Fontalvo
Ana Galkina
Max Gasparini
Alda Gazzoni
Francesca Manca di Villahermosa
Fabrizio Michelucci
Manlio Paglione
Sara Palleria
Gisella Pasquali
Elisa Roggio
Nicoletta Sciumbata
Chiara Smirne
Elena Troubetzkoy
Michela Melis
Marina Zatta
Un'esposizione interamente dedicata alla femminilita'. Le differenze di genere nelle espressioni artistiche di Luca Bortolato, Paolo Dito, Ana Margarita Fontalvo, Max Gasparini...
a cura di Michela Melis e Marina Zatta
La Casa Internazionale delle Donne è un luogo storico del femminismo romano, è posta in un magnifico palazzo rinascimentale ed è provvista di spazi per conferenze e riunioni, bar, ristorante, negozio equo solidale, foresteria e la sala Atelier progettata come sala espositiva. Vista la varietà dei servizi questo spazio ha una sua ampia frequentazione quotidiana. In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Ma… donne curata da Michela Melis e Marina Zatta.
Ma … Donne è un’esposizione interamente dedicata alla femminilità. Le differenze di genere nelle espressioni artistiche sono marginali, esistono molte più ampie differenze tra artisti bravi e artisti mediocri, tra intellettuali capaci di un pensiero forte e altri capaci di dire solo banalità, piuttosto che tra generi sessuali. Ritengo sia interessante esplorare come uomini e donne affrontino il tema della femminilità, perché probabilmente si scardineranno i luoghi comuni sulla visione che hanno gli uomini delle donne e che le donne hanno delle altre donne. Soqquadro ha quindi deciso di dare voce agli artisti che vogliono raccontare la propria idea del femminile, inteso non come svenevole languore o leziosa sensualità, ma come potenza arcaica e, perché no, anche come sessualità carnale.
Artisti esponenti:
Luca Bortolato: L’immagine fa parte di un percorso, di una ricerca personale, che perdura da più di un anno, sviluppandosi attorno al rapporto che si crea tra me e il soggetto ritratto. Un rapporto difficilmente naturale, forzato dalla situazione volutamente creata, un avvicinamento falsato da un muro rappresentato da una semplice macchina fotografica. Tutto il lavoro si sviluppa proprio attorno a queste difficoltà intime di interazione, attorno all’imbarazzo di entrambi, un flirtare asettico dovuto spesso a comuni timori, paure di rivelarsi all’altro. La ricerca diventa un’introspezione personale prima di tutto. Un’azione egoistica per capirmi, per analizzarmi, per ascoltare le dinamiche dei legami fra me e lei.
Paolo Dito: Un figurativo attento all'espressione attraverso il corpo dei sentimenti e delle emozioni.
Ana Margarita Fontalvo: La mia passione è la pittura, le immagini bidimensionali, il colore e il corpo umano. La frammentazione del corpo femminile creando un gioco di sensualità fra zone piatte di due o tre toni e il formato, lasciando quasi tutto in vista, o a volte solo un piccolo particolare per coinvolgere lo spettatore a osservare meglio, a interrogarsi. Mi trovo alla ricerca della mia espressione.
Ana Galkina:
Max Gasparini: Da una pittura classica e realistica di oggetti, paesaggi e ritratti, realizzati con tecnica minuziosa, l'autore è arrivato a liberare il gesto "quasi" per caso. E' stata una folgorazione.
I quadri hanno cominciato a prendere forma senza volontà né studio, eliminando l'iter d'ideazione, progettazione, bozzetto... L'opera nasce da sé, prende forma solo parzialmente controllabile. L'uso di materiali poveri, quali cartoni da imballaggio usati, sacco, tela non preparata, forniscono al pittore il campo di battaglia sul quale i colori avranno reazioni diverse.
Ritratti reali o immaginari di donne che non hanno sguardi di cartone.
Alda Gazzoni: Assecondare un antico bisogno d’introspezione, partendo dal proprio involucro. Soggetto preponderante della visione di Alda è l’investigare il sentire attraverso le evoluzioni del corpo, frequentare le pieghe della pelle, scomporre la massa in quanto mezzo che ci permette di percepire la realtà tattile, il contenente che trattiene lo spirito, per comprendere il proprio mondo, casa primordiale che ci trasporta attraverso l’universo sociale.
Francesca Manca di Villahermosa: Il processo creativo di Francesca non si limita al momento dello 'scatto' fotografico, ma prosegue con l'elaborazione al computer che virando i colori, le luci, le ombre e le stesse prospettive, mira alla realizzazione di un'immagine bidimensionale che superi la comune percezione del reale, alla ricerca di una nuova dimensione trascendentale. L'interesse di Francesca Manca di Villahermosa per la fotografia nasce durante la sua carriera di modella professionista, in cui non si è mai limitata a stare dall'altra parte dell'obiettivo, ma portando sempre appresso la sua Minolta Reflex nel back stage, ha di volta in volta carpito i segreti dei grandi fotografi che l'hanno immortalata.
Fabrizio Michelucci: Artista autodidatta dipingo fin da piccolo. Tecniche usate olio, acrilici, smalti prevalentemente su tavola. Pittura materica, trasferisco le mie emozioni sul supporto scelto.
Amo i corpi e le tensioni dell'anima, un quadro non deve essere mai fine a se stesso.
Sara Palleria: Ama dipingere tutto ciò che “l’occhio pensa di vedere”. L’attraversamento cromatico, l’alternanza tra cielo e terra, tra chiaro e scuro… l’espressionismo dei colori e dei materiali… tutto ciò che sembra … sia… e invece diviene luogo Altro dove il colore e le terre scivolano e si aggrappano a incerti confini nella natura del viaggio umano sottostante.
Gisella Pasquali: Il colore alchemico e le parole segrete nel viaggio di Gisella Pasquali: l’artista cammina in un universo parallelo, del quale ci svela i segreti, le forme, la densità dell’espansione … l’oggetto può dilatarsi in contenuti o forme che rimandano alla sua essenza più intima. Un’aura olistica che rappresenta il “tutto uno della vita”; a ben guardare in fondo la Donna è madre della vita, la racchiude nel suo grembo, la partorisce e l’uomo, connotato dei cromosomi x e y, possiede una recondita e minoritaria parte di femminilità.
Navigante di sogni e di speranze Gisella Pasquali ha colto tutto questo nella gestualità dell’attimo lirico, che è ricordo di un viaggio d’oltre.
Nicoletta Sciumbata: Sin dai primi anni della mia infanzia ho dimostrato un profondo interessamento verso ciò che sono le arti visive, in special modo verso ciò che concerne la pittura. Essa è infatti il mezzo espressivo che prediligo, in quanto da sempre rappresenta il tramite, il ponte invisibile fra i miei pensieri e la trasposizione di questi stessi su un dato supporto. Ciò che per me conta più di ogni altra cosa, non è la forma, poiché sono convinta del fatto che l'evento artistico si esaurisca con l'atto stesso della creazione e del valore formale dell'opera non rimane nulla. Al contrario, hanno un'estrema importanza i materiali impiegati, divenendo da quel momento in poi i soli ed unici protagonisti. Passioni, tensione creativa e disagi pertanto devono poter essere espressi senza filtri razionali.
Chiara Smirne: Già da bambina manifestavo un forte interesse per il disegno, che mi ha portata a creare molti personaggi di fantasia. Presto anche l'uso del colore è diventato per me uno strumento per esprimere i miei stati emotivi interiori.
Quasi due anni fa è riemersa con forza l’esigenza di esprimermi attraverso la pittura. Ho quindi ripreso un percorso di formazione in tecniche pittoriche. Contemporaneamente ho iniziato a produrre in autonomia numerose opere pittoriche.
Elena Troubetzkoy: la mia opera è composta da cinque fotografie. La prima è costituita da un mio autoritratto davanti allo specchio. Lo specchio fa da cornice. Come un quadro. Un'anonimo diceva che un quadro senza cornice è come un corpo senz'anima! Me stessa come femminilità riconosciuta. E come complesso di Elettra superato. Le altre quattro fotografie sono riflessi di luce sull'acqua, astratti, scattati nella laguna di Venezia. Acqua come elemento di femminilità primordiale e luce come luminosità cristiana irradiante.
Inaugurazione sabato 29 ottobre alle ore 18.30
Casa Internazionale delle Donne La Magnolia
via della Lungara 9, Roma
Orari: dal lunedì al venerdì h. 09.00-19.00; sabato h. 9.00-13.00.
Ingresso libero