Nelle fotografie di Paolo Garzella vi e' il racconto di un paese attraverso le persone che lo animano, con i loro mestieri e le loro attivita'.
Questo è un racconto per immagini. Il racconto di un paese attraverso le persone che lo vivono e lo animano con i loro mestieri e le loro attività. Sono i volti raccontati attraverso le fotografie di Paolo Garzella, fotografo professionista non nuovo a questo tipo di documentazione artistica.
Paolo Garzella è un fotografo pisano, di Orciano Pisano per la precisione, che vanta parentele illustri nel mondo della fotografia e della “sorella” cinematografia come Tonino Delli Colli, fotografo di scena e direttore della fotografia in molti film di Sergio Leone o come il regista Roberto Rossellini, cugino del nonno paterno. In questo clima familiare, si avvicina al mondo della fotografia alla fine degli anni ‘60 con una macchina fotografica “fatta in casa”. Grande è la passione per la fotografia naturalistica e specificatamente paesaggistica, che è stata lo stimolo per la sua crescita artistica. L’ambiente e il territorio toscano hanno costituito il primo “naturale” soggetto verso cui ha rivolto l’interesse e l’obiettivo. Le campagne, la vita contadina, il mare, le persone, la società, costituiscono i temi prediletti della sua ricerca fotografica.
Anche questa è una ricerca ed una vera e propria documentare attraverso il vissuto di un tessuto sociale cittadino scandito dalle attività giornaliere e dal lavoro. Una vera e propria storia di una comunità raccontata attraverso la cronaca del lavoro e dei suoi protagonisti, immortalata dalla macchina fotografica; foto sia a colori che in bianco e nero o leggermente virate, tutte scattate con macchine digitali e dove il fotografo ha, senza dubbio, messo del suo sia nella scelta del taglio che in quella delle luci anche se Garzella ci tiene a dire: «Ho cercato di lasciare il più possibile le foto invariate, al naturale, mixando la luce ambiente con i flash, proprio così come risultava dallo scatto, senza abusare troppo delle tecniche di fotoritocco con il computer».
Sono le immagini di uomini e donne, di giovani e anziani, che si raccontano e raccontano i loro mestieri. Sono facce, volti di persone e personaggi di una comunità come quella di Ponte a Egola.
Tutti questi “personaggi” non sono solo ponteaegolesi ma in questo paese svolgono la loro attività. Un racconto che rimane testimonianza di un quotidiano vivere in un paese di provincia.
Ventiquattro foto (tutte in formato 40x60 cm) diventate una mostra che sarà visitabile da domenica 30 ottobre (inaugurazione alle ore 17.30) nella sala Marinella Marianelli de “La Ruga” a Ponte a Egola (via 1° Maggio, 200) in provincia di Pisa.
“Gente di paese, persone e personaggi di Ponte a Egola”, questo il titolo della mostra ideata da Filippo Lotti, curatore d’arte ponteaegolese.
Gli scatti hanno colto lo spirito dei vari lavori e professioni: c’è il luogotenente Guarnacci, capo della stazione dei Carabinieri fotografato nel suo ufficio, Marcello Fastelli dello storico tabacchi di Tognarino, l’orologiaio Lelio Gorini, ci sono Simone Nieri e Osvaldo Montanelli della conceria Testi & Montanelli immortalati davanti ad un bottale e con le pelli in mano, a rappresentare il lavoro simbolo del territorio così come Michele Lotti, artigiano calzaturiero, del tacchificio Caponi.
Poi ci sono i galleristi Paolo Bacchereti e Roberto Milani, il macellaio Leandro Benvenuti, la negoziante di abbigliamento Erina Caponi, il gommista Andrea Casalini, Diego Cataldo della Ferramenta Ponteaegolese, l’edicolante Ivano Costagli, il ciabattino Roberto Fiorentini, il benzinaio Paulo Giacomino, il meccanico Giovanni Rubino e poi ancora il commercialista Giovanni Zanoboni, il pittore Lorenzo Terreni, il barista Giorgio Ptzalis, il riparatore di macchine agricole Romano Rossi, il pasticcere Carlo Menichetti, la pensionata Nedelia Morelli, Loreno Cavallini dell’autolavaggio, il barbiere Giancarlo Cantini, le parrucchiere Chiara e Lisiana e Maurizio Bolognesi di Radio Bruno.
«Si realizza per me un lavoro – commenta Filippo Lotti – che era chiuso nel mio cassetto, quello dei sogni, da molto tempo: la realizzazione di questa mostra che è anche uno dei tanti progetto che ho per il mio paese al quale sono legato da alterni sentimenti».
«Ho scelto – continua Lotti – i soggetti da fotografare non seguendo un rigoroso filo logico, cercando solo di non accavallare mestieri creando, per così dire, doppioni. Non ho neppure scelto i personaggi classici lasciandomi qualche “chicca” per una seconda edizione della mostra, perché questo deve essere solo un primo passo per raccontare quasi interamente il mio paese, infatti penso già ad una seconda edizione con nuovi personaggi da immortalare e, magari, un nuovo fotografo da coinvolgere. Questo è solo il primo tassello di un progetto più ampio respiro ed a lungo termine».
«È stato un lavoro lungo – dice il fotografo Paolo Garzella – iniziato a marzo e finito ad ottobre.
Il mio intento che spero di aver realizzato è quello di aver colto le particolarità dei soggetti fotografati valorizzando il loro lavoro e la loro quotidianità, dando così visibilità ad un intero paese».
La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 24 novembre, secondo il seguente orario: lunedì e mercoledì dalle 16.30 alle 19.30, martedì e giovedì dalle 21.30 alle 23.30, sabato e domenica su appuntamento. Apertura speciale martedì 1° novembre dalle 16.30 alle 19.30.
Per info: 333 3892402 – filippolotti@interfree.it oppure 339 2393899 – info@laruga.it.
Inaugurazione 30 ottobre
La Ruga
via 1 Maggio, 200 Ponte a Egola (PI)
Orario: lunedì e mercoledì dalle 16.30 alle 19.30, martedì e giovedì dalle 21.30 alle 23.30, sabato e domenica su appuntamento.
Ingresso libero