Pier Jacopo Alari Bonacolsi
Antico
Andrea Mantegna
Giovanni Bellini
Eleonora Luciano
Denise Allen
Claudia Kryza-Gersch
The Golden Age of Renaissance Bronzes. La mostra comprende circa 40 opere tra medaglie, rilievi, busti e statuette. Ovvero piu' di tre quarti delle opere dell'artista ancora esistenti, raggruppati tematicamente ed esposti a confronto con opere di altri artisti attivi presso la corte dei Gonzaga, quali Andrea Mantegna e Giovanni Bellini.
a cura di Eleonora Luciano, associate curator of sculpture della National Gallery of Art, in collaborazione con Denise Allen, curator della Frick Collection di New York, e Claudia Kryza-Gersch, curator of italian sculpture al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
La scultura rinascimentale di Antico esposta alla National Gallery of Art di Washington per la prima mostra dei suoi lavori negli Stati Uniti
Pier Jacopo Alari Bonacolsi, meglio noto come Antico (c. 1455–1528), ha trasformato l’arte della scultura in bronzo. Il suo contributo viene celebrato in Antico: The Golden Age of Renaissance Bronzes (Antico: l’Età dell’Oro dei Bronzi Rinascimentali), la prima mostra monografica negli Stati Uniti dedicata allo scultore ed orafo italiano. Alla National Gallery of Art di Washington, dal 6 Novembre 2011 all’8 Aprile 2012, la mostra comprende circa 40 opere —medaglie, rilievi, busti e le rinomate statuette di Antico — ovvero più di tre quarti delle opere dell’artista ancora esistenti.
Nel 2008–2009, la prima mostra monografica su Antico è stata presentata negli appartamenti restaurati di Isabella d’Este nel Palazzo Ducale di Mantova, in Italia.
“Robert H. Smith, ex presidente della National Gallery era uno dei più appassionati ammiratori e collezionisti dell’opera di Antico e il suo intuito e la sua generosità hanno fatto del museo un ente guida nello studio dei bronzi del Rinascimento” ha detto Earl A. Powell III, Direttore della National Gallery of Art. “La mostra ed il relativo catalogo sono dedicati alla memoria di Bob e sono un tributo alla sua figura di collezionista e mecenate”.
La mostra presenta 37 capolavori di Antico, raggruppati tematicamente ed esposti a confronto con opere di altri artisti attivi presso la corte dei Gonzaga, quali Andrea Mantegna (c. 1431–1506), Giovanni Bellini (c. 1430/1435–1516) ed altri.
La più antica opera presente in mostra è un’elegante medaglia con un ritratto del mecenate di Antico, Gianfrancesco Gonzaga (c. 1479–1482), abbigliato con abiti dell’epoca. Nella medaglia successiva egli è ritratto come un personaggio antico, che indossa una tunica in stile Romano.
La mostra include le più pregiate statuette di Antico, quali la Ninfa (1503, Robert H. and Clarice Smith), un bellissimo esempio della ricca interazione di superfici dorate, argentate e patinate. Questa opera, che mostra la raffinatezza raggiunta da Antico nel modellare capelli e drappeggi, è identificata, attraverso le lettere sopravvissute, come una statuetta realizzata per lo studiolo della famosa Marchesa di Mantova Isabella d’Este. La Ninfa è riunita, per la prima volta, con quattro statuette del Kunsthistorisches Museum di Vienna, anch’esse fatte presumibilmente per lo studiolo di Isabella: Ercole e Anteo (1519), Pan (post 1519), Atropo (post 1519), e Ercole (post 1519).
Due sculture antiche utilizzate da Antico come modelli sono esposte per dare un’idea del modo in cui egli interpretava i precedenti classici, che sono al centro della sua produzione artistica. Nell’ambito della mostra, un esempio di questo rapporto è un prestito della Hispanic Society of America di New York: un ritratto Romano in marmo che rappresenta il busto di un giovane (c.140–150 dC.) ed è la fonte per il Giovane di Antico (c. 1520, The J. Paul Getty Museum, Los Angeles). Le invenzioni in bronzo di Antico a loro volta hanno contributo alla diffusione della statuaria Romana, come nel caso dell’Apollo del Belvedere, portato alla luce a Roma nel 1489, che fu apprezzato anche grazie alle piccole copie di bronzo che ne fece Antico.
Come parte del progetto di mostra, i conservatori del museo hanno intrapreso uno studio sulle tecniche innovative di fusione e rifinitura di Antico che ha fatto luce sulle sue pratiche di bottega. Numerose fusioni di uno stesso modello – incluse due degli Ercole, dell’Apollo del Benvedere e di Atropo – sono in mostra per illustrare il problema della produzione dei bronzi in serie. I pannelli didattici descrivono la complessa tecnica di Antico per la fusione delle statuette e i suoi metodi di doratura, argentatura e patinatura.
La realizzazione della mostra non sarebbe stata possibile senza la collaborazione del Kunsthistorisches Museum di Vienna, che possiede la maggior parte delle sculture oggi esistenti di Antico e ha prestato ben dieci pezzi per questa mostra.
Pier Jacopo Alari Bonacolsi, noto come Antico (c. 1455–1528)
Probabilmente nato a Mantova, Antico compare per la prima volta su un documento nel 1487. Si sa che si sposò prima del 1496. Antico passò la sua intera carriera al servizio dei Gonzaga. Il suo primo mecenate fu Gianfrancesco Gonzaga di Ròdigo, Signore di Bozzolo (1446–1496), seguito dal vescovo Ludovico Gonzaga (1460–1511), fratello minore di Gianfrancesco. Dal 1501 Antico lavorò e visse alla corte di Gazzuolo, residenza della vedova di Gianfrancesco, Antonia del Balzo (c. 1460–1538) e del vescovo Ludovico. Dopo la morte di Ludovico, la Marchesa di Mantova Isabella d'Este (1474-1539) diventò la principale mecenate di Antico. L’artista è noto per aver restaurato antiche statue di marmo a Roma, ma i suoi maggiori lavori furono commissionati dalla famiglia Gonzaga nel corso di tre generazioni.
Il catalogo della mostra, pubblicato dalla National Gallery of Art in collaborazione con la casa editrice Paul Holberton, è l’unica monografia in inglese esistente su Antico. Comprende una serie di saggi che danno una visione complessiva della carriera dell’artista – situando la vita, il lavoro e la tecnica di Antico in un contesto critico che permetta di capire le sue sculture – e comprende i risultati degli studi scientifici realizzati dalla National Gallery of Art e dal Metropolitan Museum of Art. Il catalogo, inoltre, presenta piccoli spunti di riflessione e discussione su argomenti quali la cronologia delle sue opere, aspetti della sua tecnica e il suo rapporto con la corte di Mantova.
Oltre ai saggi delle curatrici Luciano, Allen, e Kryza-Gersch, il catalogo comprende contributi di Stephen J. Campbell, professor and chair of the department of art history della Johns Hopkins University; Davide Gasparotto, Storico dell'arte direttore-coordinatore della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico di Parma e Piacenza; Dylan Smith, Robert H. Smith Research Conservator alla National Gallery of Art; Richard Stone, senior museum conservator emeritus del Sherman Fairchild Center for Objects Conservation presso il Metropolitan Museum of Art; e Shelley Sturman, senior conservator and head of the department of object conservation alla National Gallery of Art.
Il catalogo di 224 pagine comprende 163 illustrazioni ed è disponibile a copertina rigida nei negozi del museo. Per ordinazioni, visitare il sito web www.nga.gov/shop; chiamare il numero (800) 697-9350 oppure (202) 842-6002; fax (202) 789-3047; e-mail mailorder@nga.gov.
Organizzazione e sostegno
Antico: The Golden Age of Renaissance Bronzes è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington, in associazione con la Frick Collection di New York, dove sarà esposta dall’1 Maggio al 29 Luglio, 2012.
La mostra è resa possibile dal generoso contributo di Robert H. e Clarice Smith ed è inoltre sostenuta da un indennizzo da parte del Federal Council on the Arts and the Humanities. La mostra fa parte di ITALY@150, una serie di eventi organizzati a Washington, DC e in tutti gli Stati Uniti per celebrare il 150esimo anniversario dell’unificazione d’Italia, nonché la lunga amicizia che la lega agli Stati Uniti.
Informazioni generali
Ai visitatori sarà richiesto di mostrare i propri averi per un’ispezione all’entrata. I guardaroba sono gratuiti e situati presso ogni ingresso. Bagagli e borse molto grandi devono essere presentati agli ingressi dell’East o del West Building su 4th Street, per permettere la scansione ai raggi X, e vanno depositati nei guardaroba delle relative entrate. Per la sicurezza dei visitatori e delle opere d’arte, niente può essere portato a spalla dai visitatori all’interno del museo. Ogni borsa o altro oggetto che non possa essere trasportato in sicurezza va lasciato nei guardaroba. Oggetti più grandi di 43 x 66 cm. non possono essere introdotti nel museo o nei guardaroba.
Ufficio stampa
Giulia Rosetti | Press and Public Information Office - National Gallery of Art | Washington, DC 202.842.6755 Direcy (202) 344-6069, g-rosetti@nga.gov
Anabeth Guthrie (202) 842-6804, a-guthrie@nga.gov
Immagine: Antico, Apollo Belvedere, c. 1490 bronze with gilding and silvering, without base: 41.3 x 22 cm (16 1/4 x 8 11/16 in.), with base: 45.2 x 22 cm (17 13/16 x 8 11/16 in.). Liebieghaus Skulpturensammlung, Frankfurt am Main
Inaugurazione 6 novembre
National Gallery of Art
4th Street and Constitution Avenue Washington
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00 e domenica dalle 11:00 alle 18:00. Il museo è chiuso il 25 Dicembre e l’1 Gennaio.
Ingresso libero