Galleria Civica d'Arte Contemporanea Filippo Scroppo
Nevenka Arbanas
Renato Barisani
mario bianco
Annibale Biglione
Carmelo Cappello
Antonio Carena
Vittorio Cavicchioni
Michelangelo Conte
Riccardo Cordero
Franco Costa
Antonio Galdi
Pinot Gallizio
Daniela Giorcelli
Giorgio Griffa
Nino Lupica
Angelo Maggia
Gualtiero Nativi
Renaldo Nuzzolese
Bruno Polver
Francesco Preverino
Carol Rama
Sergio Saroni
Egle Scroppo
Mario Surbone
Adriano Tuninetto
Anna Valla
"Le vie dell'astratto" vuole offrire alcuni esempi significativi di quel processo di astrazione che ogni artista compie quando tenta di tradurre il soggetto in opera perfettamente formata.
Opere di :
Nevenka ARBANAS, Renato BARISANI, Mario BIANCO, Annibale BIGLIONE, Carmelo CAPPELLO, Antonio CARENA, Vittorio CAVICCHIONI, Michelangelo CONTE, Riccardo CORDERO, Franco COSTA, Antonio GALDI, Pinot GALLIZIO, Daniela GIORCELLI, Giorgio GRIFFA, Nino LUPICA, Angelo MAGGIA, Gualtiero NATIVI, Renaldo NUZZOLESE, Bruno POLVER, Francesco PREVERINO, Carol RAMA, Sergio SARONI, Egle SCROPPO, Mario SURBONE, Adriano TUNINETTO, Anna VALLA.
La grande rivoluzione della pittura data ormai da oltre un secolo. E proprio nel 1911 Kandinsky, il più lucido teorico dell’astrattismo, teorizzava l’emancipazione dell’arte dalla “natura”, arrivando a concepire il quadro quasi esclusivamente come “composizione”.
Questa mostra, senza ambizioni né di completezza, né di sistematicità, vuole offrire alcuni esempi significativi di quel processo di astrazione che ogni artista compie quando tenta di tradurre il soggetto in opera perfettamente formata.
Si potranno ammirare opere della collezione permanente della Civica Galleria “Scroppo” di Torre Pellice, e altre prestate dagli stessi artisti e da collezionisti locali. Tra queste uno strepitoso olio di Pinot Gallizio, “La vedova delle api” del 1959 e una rara incisione di Carol Rama del 1951.
Il dualismo del titolo allude alle due tendenze più rappresentative dell’astrattismo: quella più razionale e analitica e quella più espressionista e informale.
La categoria dell'ordine include ogni processo di riduzione, modulazione e geometrizzazione che tende a considerare il quadro soprattutto come struttura.
Al caos e al suo immenso potere immaginifico fanno invece riferimento quelle opere che attingono maggiormente all’istinto, all’emotività, all’inconscio, privilegiando la disimmetria e la dissonanza, il groviglio informale, la velocità del gesto e l’anarchia del segno.
Ma la contrapposizione stilistica di queste due tendenze è solo apparente, perché anche l’opera più “caotica”, se pienamente riuscita, contiene sempre un principio ordinatore che punta a un’armonia superiore. Così come anche la più rigorosa strutturazione e geometrizzazione della forma conserva la traccia di quel guizzo istintivo, di quell’effusione gratuita, di quel “disordine” che è alla base di ogni autentica creazione.
Immagine: Pinot Gallizio, La vedova delle api, part., 1959
Inaugurazione: 12 novembre ore 16
Civica Galleria d’Arte Contemporanea “Filippo Scroppo”
Via Roberto d’Azeglio, 10 – Torre Pellice
orari:
martedì, mercoledì, giovedì: 15.30 > 18.30
venerdì, sabato: 10.30 > 12.30
Ingresso libero