Zo culture contemporanee
Catania
Piazzale Asia 6
095 7463122 FAX 095 7463122
WEB
Monografie Elettroniche
dal 5/2/2003 al 23/2/2003
095 533871 FAX 095 533871
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Segnalato da

Zo-centro culture contemporanee



approfondimenti

David Larcher



 
calendario eventi  :: 




5/2/2003

Monografie Elettroniche

Zo culture contemporanee, Catania

Monografie elettroniche, il ciclo di incontri e proiezioni sull'arte del video, continua alla presenza di David Larcher, artista e fine intellettuale che parlerà al pubblico della sua poliedrica esperienza creativa mostrando i suoi video, espressione di una sensibilita' avanguardista che e' confluenza di saperi umanistici e scientifici.


comunicato stampa

Zo centro culture contemporanee
Accademia di Belle Arti di Catania
presentano:

Monografie Elettroniche:
incontro con David Larcher e proiezione dei suoi video

6 febbraio 2003 h. 16.00 e 21.15
presso Zo centro culture contemporanee, p.le Asia n° 6 Catania

Monografie elettroniche, il ciclo di incontri e proiezioni sull'arte del video, continua alla presenza di David Larcher, artista e fine intellettuale che parlerà al pubblico della sua poliedrica esperienza creativa mostrando i suoi video, espressione di una sensibilità avanguardista che è confluenza di saperi umanistici e scientifici.


programma delle proiezioni:
Eetc (1986)
Granny's is (1989)

VideoVoid ­ the trailer (1993)
VideoVoid ­ the text (1996)
Ich tank (1997)

Nella foto: immagine tratta da 'Granny's is'

David Larcher ha studiato archeologia, antropologia e cinema. E' fotografo e cineasta sperimentale e si è avvicinato al video nel 1986. Nei suoi lavori in elettronica, realizzati da qualche anno con il CICV-Centre de Recherche Pierre Shaeffer, si fondono la tradizione underground e la ricerca videoartistica. Fra le sue ultime opere 'videovoid - the trailer' (1993), 'videovoid - the text' (1994-96) e Ich tank (1997), considerate capitoli fondamentali del video d'autore. Insegna alla KHM (Accademia dei Media) di Colonia, in Germania.


Venerdì 7 febbraio
BEE-BEAT
DJ: Salvo Borrelli ­ Luigi Barone
Interventi di Ensemble Percussonic.
Dopo alcuni intensi appuntamenti dedicati ad artisti tra i più prestigiosi della club culture internazionale, BeeBeat apre una parentesi sulla scena locale. Ospiti della serata Luigi Barone, giovane musicista artefice del progetto CTlab, che proporrà set funky/electro-jazz, e l'Ensemble Percussonic con interventi percussivi e global grooves. Dj resident Salvo Borrelli con la sua breakbeat dritta e potente.


Sabato 8 febbraio:
h.23.00
Discoversion: Blue room
special guest: Dj Painè (Mi)

Dj e produttore eclettico è protagonista, fin dai primi anni '90, della scena beakbeat/drum'n'bass/hip hop milanese. e italiana. Dj resident nella passata stagione milanese al Tunnel e al Cox 18 ha suonato recentemente con Amon Tobin, Herbaliser, Gilles Peterson, Sie, Gak Sato, Gotan Project.. 'Simplemente Asì' è il titolo del suo primo disco nel quale fonde ritmi drum'n'bass ed atmosfere jazz e tango. Collabora con il gruppo di sperimentazione audiovisiva Sun wu-Kung i cui lavori sono stati ospitati nella programmazione di Sonar, Centre Pompidou, Netmage. Il suo suono è vasto e comprende hip hop, nujazz, broken beat, soul, drum'n'bass, deep house, breakbeat e jazz.
CHILL OUT: Blue room
Voci segrete e basse frequenze. La melodia dei satelliti - sommesse lune elettroniche - muta le ombre inquiete di David Lynch in oceani di suono. Blue discorversion per la mente orbitale,liquida dance aliena...


VENERDì 14 FEBBRAIO
h.22.30
GORGE TRIO/DEERHOF

Il Gorge Trio è formato da John Dieterich ed Ed Rodriguez alla chitarra e Chad Popple alla batteria. Insieme danno inizio nel'95 alla loro attività come noise-rock band sviluppando una sofisticato sistema di relazioni tra composizione/improvvisazione, rumore/melodia, complessità/semplicità. Sono stati necessari quattro anni per pubblicare l'album interamente strumentale Dead Chicken Foear No Knife (Free Land, 1998). Più jazzato ed intervallato, For Loss Of (Free Land, 1999) conserva la ferrea logica di quell'album concedendosi inoltre improvvisazioni quasi psichedeliche, come se Captain Beefheart avesse scoperto il minimalismo. Il Gorge Trio costituisce inoltre il nucleo dei Colossamite cui si aggiunge Nick Sakes dei Dazzling Killmen.
I Deerhoof iniziano come bizzarro combo di avant-garde rockers intenti a suonare un inusuale post-punk. Col passare del tempo il loro suono si è evoluto progressivamente verso quello di una band no-wave pop, apprezzata e sostenuta dagli amici Sonic Youth e Unwound. Le loro canzoni sono degli autentici piccoli gioielli: energiche, freschissime e divertenti. Una delle più sorprendenti giovani band americane.


SABATO 15 FEBBRAIO
h.23.00
DJ OMNIDRIVE
ELEKTRO MONSTERS (Live)
Dj Omnidrive
Sulla scena elettronica dance dal 1991, Omnidrive ha alle spalle diversi anni di show/parties con la Mutoid Waste Company, il gruppo internazionale di artisti/meccanici famosi in tutta Europa. Fra i primi a organizzare e far ballare il pubblico bolognese dei rave parties nei primi ?90, è stato numerose volte ospite del Link, Livello 57 e di tutte le edizioni dello Street Rave di Bologna. Il suo sound tribale, su basi house, lo ha portato alla popolarità del pubblico più maturo insieme alla h2o Dj Crew, mix di dj/organizzatori che spazia dal funk alla lounge moderna e retrò, dai suoni asian a quelli afro, dalla batucada alle percussioni arabe, accompagnando il tutto con moderni beat house, break'n'bossa & electro. Elecktro Monsters
Dalle menti di Salvo Dub, Dario Blatta e Dj Inesha, la versione electro dei Fast4ward. Un set realizzato con giradischi, sintetizzatori, computer e drum machine, che spazia dall'electro anni '80 al breakbeat. Un live arricchito inoltre dalle immagini dei Vidiots.


Domenica 16 febbraio
h. 22.30
Areazione è una rassegna dedicata alla nuova musica indipendente italiana, a quei gruppi che cercano di alimentare un progetto di ricerca musicale autonoma e innovativa. Nome preso in prestito da uno dei dischi più famosi degli Area, storica formazione italiana degli anni ?70/'80, Areazione si articolerà da gennaio a maggio, cinque concerti in cinque mesi per seguire la linea del nuovo suono italico.
MY CAT IS AN ALIEN
My Cat is an Alien è il progetto dei fratelli torinesi Maurizio e Roberto Opalio . La loro avventura artistica comincia nel '97 quando Maurizio registra in casa il primo lavoro e decide di farlo pervenire ai Sonic Youth , ricevendo da questi una risposta entusiastica e la proposta di aprire i concerti del loro tour italiano del'98. Da quel momento ha inizio un rapporto di stretta collaborazione tra la band torinese e il gruppo di New York che si concretizzerà nella pubblicazione di due album su Ecstatic Peace, etichetta personale di T.Moore, e nella partecipazione come supporter band al tour europeo dei Sonic Youth. La loro musica è un noise non convenzionale, drones, feedback ed energia rock. Le loro apparizioni dal vivo sono rare ed i dischi hanno una veste grafica particolarissima. Tutti motivi che hanno contribuito all'ascesa del gruppo, assurto ormai a fenomeno di culto largamente apprezzato dalla critica.


Martedì 18-02-03
h.22.30
KARATE
Dal 1993 il cantante e chitarrista Geoff Farina, il bassista Jeff Godard e il batterista Gavin Mc Charty, danno vita ad un trio tra i più popolari della scena indie-rock americana, quella più dinamica e inquieta, sempre pronta a modificare il proprio orizzonte di forme e contenuti tradizionali. Disco dopo disco i Karate sono infatti riusciti a costruire un suono inconfondibile che ha progressivamente accolto influenze blues, jazz e progressive, sempre più ibrido e meno circoscrivibile a un genere preciso. Un marchio di fabbrica che è possibile cogliere anche tra i solchi del loro ultimo lavoro ' Some Boots', tappa ulteriore di una ricerca di equilibrio tra sonorità delle origini e tensioni innovative. In transizione verso soluzioni più morbide e sospese, segno tangibile di raffinata maturità, i Karate conservano comunque lo spirito di sempre confermandosi band ad alta intensità emotiva, appassionata e sincera.


Venerdì 21 febbraio :
H. 23.00
BEEBEAT
Guest: Hydra Project

Hydra Project nasce nell'agosto 2001 con la volontà di proporre e promuovere attività e progetti legati al mondo della "club-culture". I generi prediletti sono drum'n'bass e breakbeat ma anche dub, electro e la house più ricercata. Molteplici le influenze e tra le più variegate le esperienze dei 3 Djs MassiGee, NoName e Primitivo.
La completezza del messaggio é il punto di forza per Hydra; alla valida proposta musicale è legata una forte e riconoscibilissima immagine grafica che diventa poi videoproiezione durante le serate. Il progetto riscuote subito un ottimo successo: Hydra suona a Vienna al mitico club Arena a fianco di Santana e Mad Vibes, Ink, Lee e collabora con DJ Tek (talentuoso produttore e dj londinese). La crew è nel frattempo cresciuta aggiungendo al proprio organico altri 3 djs Rumba, Rudi-B e Ronnie Dub nonché un MC (Ganjiskhan) e un designer (Fabrizio Contigiani).


Sabato 22 febbraio: Dj Rush
H. 23.00
DISCOVERSION: PURE SCIENCE
GUEST: Dj Rush
Dj nomade e giramondo, dj Rush ha vissuto e suonato per lunghi periodi a Madrid, a Kos in Grecia, e a New York, dove ha progressivamente affinato e personalizzato il suo stile breakbeat/house. Al suo ritorno a Milano lancia la serata 'Ciokolat' al Gasoline e collabora con Lele Sacchi nelle serate 'Soul Hooliganz' e 'Jacuzzi Sessions' Nell'estate 1999 partecipa ad Arezzo Wave come migliore dj emergente italiano. Suona stabilmente in alcuni dei migliori club milanesi: Europe Cafè, la Punta dell'Est , Magazzini Generali. Nel frattempo continua le sue escursioni come ospite per le serate Jack the Sound e Milano Connexion dove si esibisce con alcuni fra i più importanti dj italiani ed europei.
CHILL OUT: Pure science
Discoversion is connecting // la superficie abissale degli impulsi/ clone: corpo senza organi/ funkadelic con soft cell nella vasca di coltura /nanobeats molecolari/ pura scienza sacra: dance come preghiera binaria/ scanning discoversion /// decompressing files.


Domenica 23-02-03
Omaggio a
Queneau e l'Oulipo
h.19.00
Che cosa c'è in un nome? Prendete una quercia e un cane: chêne e chien, o magari quesne e quenot, e avrete l'emblema di un autore che come i due elementi del suo etimo è a un tempo 'vorace e impudico, nobile e grande'. E se dal gioco di lettere e numeri Queneau riesce a trarre 99 variazioni su un tema e centomila miliardi di poesie, dalla sfida al cogito sa ricavare una storia modello e un'enciclopedia delle scienze inesatte.
Da un lato, insomma, le procedure dell'Oulipo sono già tutte nel romanzo di esordio: Le CHIENdent, scritto in base 7 come il metodo S+7, vera e propria trascrizione cifrata della firma (Q+U+E+N+E+A+U); dall'altro, le invenzioni di Raymonde Auguste occupano un posto alquanto inusuale nella dialettica fra tradizione e innovazione. Perché no, del resto, se 'un classico che scrive la sua tragedia osservando un certo numero di regole che gli sono note è più libero di un poeta che scrive ciò che gli passa per la testa ma è schiavo di regole che ignora'?


Zo centro culture contemporanee
Piazzale Asia 6
95129 Catania
tel/fax (+39) 095.533871

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