Negli ampi spazi del museo e' ospitata la personale 'Translating China', le cui opere sono state realizzate nell'arco di un anno e mezzo lavorando direttamente in uno studio a Pechino predisposto da Giuseppe Marino. In esposizione, tra le altre opere, un'installazione a forma di "Z" che consiste in 15 moduli di ferro e frammenti di porcellana cinese selezionati uno ad uno da Kounellis.
Si inaugura il 18 novembre al Today Art Museum di Pechino la prima mostra personale di Jannis Kounellis in Cina. La mostra – prima mostra personale di un artista non cinese al Today Art Museum - durerà eccezionalmente quasi un mese (dal 19 novembre al 10 dicembre 2011). Curata da Huang Du, la mostra è organizzata nell'ambito del progetto Translating China concepito e realizzato da Giuseppe Marino per il Marino Cultural Project.
Negli ampi spazi del museo saranno esposte opere nuove dell’artista italiano, realizzate nell’arco di un anno e mezzo appositamente per il Today Art Museum. L'artista ha lavorato direttamente in Cina, in uno studio a Pechino predisposto da Giuseppe Marino.
In esposizione, tra le altre opere, un'installazione a forma di "Z" che consiste in 15 moduli di ferro. Ciascun modulo è largo 1,95m, alto 2,35m e spesso 50 cm e contiene 160 kg di carbone. Su questi moduli saranno appesi dei pannelli, su cui sono posizionati frammenti di porcellana antica cinese.
I frammenti di porcellana cinese, di diverse provenienze, sono stati selezionati uno ad uno da Kounellis. Essi altro non sono che ciò che resta dei vasi e dei servizi da tavola che appartenevano alla classe borghese cinese, successivamente rastrellati in massa e sfasciati dalle Guardie Rosse di Mao durante la Rivoluzione culturale in quanto simbolo di borghesia (lo stesso avvenne per i libri che furono bruciati).
Tutti gli oggetti, che sono parte integrante delle opere in esposizione, sono stati trovati in Cina da Kounellis stesso. Nel caso dei vestiti disposti su pannelli di ferro, gli Acquarelli, l'artista sfrutta il colore originale degli elementi che compongono l'opera creando una scala cromatica progettata per ogni opera.
Sarà esposto, inoltre, un imponente tavolo di ferro a forma di “K" sul quale sono disposti 4600 bicchierini di vetro.
Nel catalogo, realizzato per la mostra, testi di: Giuseppe Marino, promotore delle mostre di Kounellis in Cina; Huang Du, curatore della mostra; Jean Fremon, critico d'arte, Miriam Di Penta, critica d'arte, Rudi Fuchs, storico d'arte e curatore olandese, curatore della mostra personale di Kounellis al Museo Kurhaus di Kleve in Germania e già direttore del Museo d'Arte Contemporanea Castello di Rivoli; Karen Smith, storica dell’arte specializzata in Arte contemporanea cinese nell’era post-Mao.
Il Marino Cultural Project sta organizzando altre mostre di Kounellis nei musei cinesi.
JANNIS KOUNELLIS
Nato nel 1936 in Grecia, a vent’anni si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti. Kounellis è considerato in tutto il mondo uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera, movimento artistico nato in Italia intorno agli anni ’60, che intende opporsi – provocandola - all’arte tradizionale, facendo ricorso a materiali “poveri” solitamente non considerati dall’arte: ferro, legno, metalli, terra, plastica, stracci, etc., ma anche portando la natura dentro i luoghi adibiti all’arte, nell’opera d’arte stessa. Si pensi al pappagallo fissato da Kounellis su una tela dipinta (1967) o ancora ai cavalli vivi nella galleria romana L’Attico (1969).
Jannis Kounellis ha una straordinaria capacità di captare la natura dei luoghi in cui si trova, il "genius loci" del posto. Questa capacità, assieme alla sua abilità di elaborare le percezioni e le impressioni dello spazio, gli permettono di tradurle in opere d'arte. L'opera così concepita contestualizza e racconta l'ambiente che ha ispirato la sua stessa creazione. La cultura del luogo in cui lavora diventa parte integrante dell'opera.
Inaugurazione 18 novembre ore 16.00.
Today Art Museum
2nd Floor Exhibition hall of Building No 2, 32 Baiziwan Road, Chaoyang District, Beijing