Vista Arte e Comunicazione
Roma
via Ostilia, 41
06 45449756 FAX 06 45449162
WEB
Portraits
dal 18/11/2011 al 1/12/2011
dal lunedi al venerdi 15.30-20, sabato 17-19.30

Segnalato da

Mara Valente




 
calendario eventi  :: 




18/11/2011

Portraits

Vista Arte e Comunicazione, Roma

Collettiva dedicata all'indagine sull'interpretazione artistica del tema del Ritratto trasposta nella realta' contemporanea. Opere di Valentina Furgani (Fu Ya Wen), Stefania Isabella Massoni, Giuseppe Nora, Eliana Paglione, Miki Pedro, Flavio Tiberti, Elena Tutik.


comunicato stampa

a cura di Mara Valente

Sabato 19 Novembre 2011 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra collettiva degli artisti: Valentina Furgani (Fu Ya Wen), Stefania Isabella Massoni, Giuseppe Nora, Eliana Paglione, Miki Pedro, Flavio Tiberti, Elena Tutik.

La mostra è dedicata all’indagine sull’interpretazione artistica del tema del Ritratto trasposta nella realtà contemporanea.

“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
L’idea della mostra Portraits (Volti) è nata dalla volontà di indagare la concezione contemporanea di “Ritratto” con il fine ultimo quello di esplorare i nuovi confini di interpretazione artistica del tema.
L’esposizione tenterà di aprire, tramite la presentazione di opere di differenti fatture e tecniche, una parentesi sul lavoro di artisti contemporanei che scelgono di manifestare il loro sentire attraverso questo mezzo.

Valentina Furgani (Fu Ya Wen) << Esplorando la pittura, ho riscoperto una realtá che fino a poco tempo fa credevo fosse terminato con l'infanzia. L'esaltazione di creare, di provare la sorpresa destata dall'effetto di un colore vicino ad un altro. La forma che il quadro assume a poco a poco, emergendo dalla tela, prendendo vita da solo.
Mi sento una mera esecutrice, una spettatrice fortunata, che dalla prima fila si gode lo spettacolo della musica composta dai colori e dalle forme.

Di fronte alla tela vuota ogni volta non so da dove iniziare. Poi, qualcosa decide per me, piu' velocemente della mia ragione, mi dice di scegliere un preciso colore anziché un altro, aggiungere un po' qui, togliere un po lá. Al principio é una battaglia tra linee, campi, toni, materia e segno. Poi si inizia a intuire una convivenza, che a poco a poco diventerà armonia. Esausta capisco che non posso piu' aggiungere né togliere nulla: l'equilibrio sembra raggiunto, la forma appare completata.

I temi dei miei quadri sono classici, prevale la donna, che nella natura riassume la dialettica tra linee rette e curve. Nei secoli ha avuto una valenza divina, propiziatoria e sociale, oltreché estetica. La modella nell' istante stesso in cui inizia a posare smette di essere donna, diventa l'incarnazione dell'ultraterreno.
E' li mi trovo a cercare di cogliere qualcosa di fuggente, catturarlo nella tela.

A volte ho la sensazione di esserci riuscita. Con sorpresa mi accorgo che ogni tocco, ogni segno, che sembrava un passo incerto nel momento dell'esecuzione, sembra essere stato li ad attendere da sempre qualcuno che lo tirasse fuori>>.

Stefania Isabella Massoni, “Half” When you photograph a face,you photograph the soul behind it... Jean -Luc Godard; “Sideway” When you photograph people in colour you photograph their clothes. But when you photograph people in B&W, you photograph their souls! ~Ted Grant

Giuseppe Nora comincia a fotografare nel tentativo di documentare i suoi numerosi viaggi ma ben presto sviluppa una sua speciale visione e tecnica che ha più a che fare con l'immagine artistica che con il reportage in se per se . Il suo innato gusto estetico e il suo acutissimo sguardo gli permettono di trovare un particolare di una qualsiasi situazione e attraverso questo , guardandolo col suo obbiettivo a volte in modo inusuale , di riuscire a fargli esprimere tutta la globalità della situazione stessa. Tutto questo grazie anche ad un sapiente uso dei colori e dei contrasti , affinato nel tempo .

Eliana Paglione l’artista ha cercato di catturare gli aspetti più profondi dell’espressività umana, negandola completamente in una e celebrandola nell’altra. Ad un’attenta e profonda analisi si evince, però, che li dove l’autrice vuole negare vuole, invece comprendere un tutto. In “Silhoutte” infatti, la sola fonte luminosa, in direzione diretta verso la camera, nasconde la percezione realistica del soggetto, descritta solo dalle linee inconfutabili del volto, generando cosi “ritratti nel ritratto”. Semplice tecnica di controluce che regala a chi ci si accosta un posto all’interno dell’opera, entrando in relazione empatica con il soggetto e con l’autrice stessa. Non più un “io” ma un “noi”, non più “individualità” ma “totalità”. Così nella seconda opera, il flash ha “fermato” l’espressione che nel “tempo lungo” si è “trasfigurata” in tanti volti pur rimanendo uno solo .

Miki Pedro è partita molto presto alla scoperta dei legami nascosti nei fenomeni dell'amore, dei non luoghi, dell'eternità, degli dei, della scienza e della fiction, per avere una conoscenza più sicura della natura umana. Quello che ha percepito lo propone, includendo il suo gusto per il vago, la solitudine e le rovine. E' il suo gusto per l'estetica novella, che pretende di accedere al bello senza bisogno di cultura e di regole, che fa di lei un'artista "bohème". Il suo stile è anche il suo modo di essere.

L’opera di Flavio Tiberti Giufà è un personaggio letterario della tradizione orale popolare siciliana.
Personaggio assolutamente privo di ogni malizia e furberia, facile preda di malandrini e truffatori di ogni genere, si esprime per frasi fatte.

Giufà vive alla giornata, in maniera candida e spensierata, incurante di un mondo esterno che pare sempre sul punto di crollargli addosso.

Nelle sue avventure egli si caccia spesso nei guai, ma riesce quasi sempre a uscirne illeso, spesso involontariamente.
L’artista Elena Tutik ha definito la sua opera molto incisivamente, ma sintetizzandone a pieno il significato: << Poesia di curve nascoste>>.

Inaugurazione 19 novembre ore 18.30

Centro d’Arte VISTA
via Ostilia 41, Roma
lun-ven 14.30-19.30, sab 17-19
Ingresso libero






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