Il morbido tratto a matita, la carta grigia del supporto e l'intaglio con il cartoncino sono i protagonisti di questo ciclo di disegni.
Il disegno finalizzato ad una progettualità tridimensionale per la strutturazione dell’opera ha sempre rappresentato una tappa portante nell’attività scultorea e tale si ripropone in questo gruppo di lavori di Giovanna Bolognini,lavori che lei titola disegni scultorei ma che potrebbero definirsi in modo più esaustivo sculture di carta.
Una libertà compositiva con un succedersi di segni ed elementi riconducibili alle grandi textures di ferro corretta tuttavia dalla dimensione più intima del foglio su cui si dipanano in un duplice livello con una complessa articolazione linee ,cerchi , nodi che attribuiscono ad ogni pagina una precisa entità scultorea.
La morbidezza pittorica evidenziata dal passaggio tra la carta grigia di supporto povera ma fatta propria nella sua irregolarità e la bianca trama dell’intaglio diventano premessa di pacata riflessione,di armonia in cui gli schemi predefiniti lasciano il posto al piacere di inseguire i propri stati d’animo abbandonando ad essi matita e china. L’intaglio col cartoncino, memoria di ludici esercizi, nella sua irregolarità di esecuzione e precarietà di equilibri è l’altro protagonista di questi disegni e dona ad essi quel particolare sapore di spontaneità e di appagante manualità che ne vela la complessa stratificazione.
inaugurazione 19.11 ore 18
Galleria Vanna Casati
via Borgo Palazzo, 42 (interno) - Bergamo
lun-sab 16,30-19,30
ingresso libero