L'artista e' riuscito a sviluppare una nuova tecnica pittorica, con la quale e' possibile ottenere veri e propri dipinti sostituendo ai tradizionali pennelli le odierne penne a sfera.
Sabato 19 Novembre 2011 dalle ore 16 alle 18 negli spazi
dell’Associazione Culturale La Parada in Via Milano 64 a Brescia si
inaugura la mostra personale del Maestro Iperrealista Giuseppe Borrello
Incisore e grafico figurativo, ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca e a prove sperimentali, facendo così
proprio il concetto rinascimentale del "disegno", inteso come opera pittorica. "Essendo il dipingere disegnare"
secondo quanto afferma il Vasari, l’artista è riuscito a sviluppare una nuova tecnica pittorica, con la quale è
possibile ottenere veri e propri dipinti semplicemente sostituendo ai tradizionali pennelli
le odierne penne a sfera.
Borrello riesce così ad ottenere effetti chiaroscurali superiori a quelli normalmente
raggiungibili con l’uso delle tecniche tradizionali. Nasce così la "pittura a biro",
costituita da una serie di innumerevoli segni estremamente sottili e omogenei che danno
un’impressione di leggerezza. Tali segni sono accostati fittamente l’uno all’altro, senza
soluzione di continuità, in modo da rivestire la superficie del foglio per riflettere la luce,
penetrare le trasparenze e accogliere le ombre in un mondo di nuove, accattivanti figure che
sembrano plasmate in un’eterea ma al contempo concreta materia, dotata di inusitata
intensità espressiva che non solo modifica, ma addirittura rivoluziona la sostanza del disegno che la costituisce,
proprio per le particolari caratteristiche pittoriche che essa assume.
In ogni caso, il suo uso richiede una grande capacità progettuale e un’estrema precisione nell’eseguire
l’opera. Ed è perciò che la "pittura a biro" è considerata una tecnica molto impegnativa e di altissimo livello, in quanto
ogni volta l’artista deve saper riprodurre, dopo averlo visualizzato e analizzato mentalmente, il percorso
modulato dei tratti contigui – tracciati sul foglio senza commettere il minimo errore e per di più in maniera non
evidente, pena la perdita dell’opera – necessari per ottenere al termine l’immagine finita dei dipinti.
L’impegno più arduo "sta perciò nella capacità dell’artista di pensare tutto intero il quadro, nell’averlo in
mente, per poterlo dipingere di seguito con calore e come di getto". Borrello propone un diverso modo di
concepire l’opera del pittore e una duplice innovazione di metodologia disegnativa, con l’introduzione nel nobile
universo della pittura di un felice, nuovo impiego di penne e inchiostri, frutto dell’odierna tecnologia industriale
e destinati finora esclusivamente alla scrittura o alla tracciatura di disegni geometrici e "schizzi" dalle linee ben
evidenti
Da un testo di Rosaria Barone
Info – Gi Morandini – cell. 335-5633509, www.gimorandini.it
Inaugurazione: sabato 19 Novembre dalle ore 16 alle 18
La Parada
via Milano, 64 Brescia
orario: dal martedì al venerdì dalle 19 alle 21 o su appuntamento
Ingresso libero