Wunderkammern
Roma
via Gabrio Serbelloni, 124
06 45435662
WEB
Tomaso Binga e Guglielmo Achille Cavellini
dal 18/11/2011 al 13/1/2012
merc-sab 17-20, o su app.

Segnalato da

Piero Cavellini




 
calendario eventi  :: 




18/11/2011

Tomaso Binga e Guglielmo Achille Cavellini

Wunderkammern, Roma

Prefigure. Gli artisti raccontano con fine ironia il cambiamento italiano negli anni Settanta e Ottanta, capaci di anticipare modalita' di comunicazione e di interpretazione della societa' proprie dei nostri tempi.


comunicato stampa

a cura di Wunderkammern

presentazione Lorenzo Mango

Wunderkammern presenta Prefigure: una grande esposizione dedicata alle figure storiche dell’arte italiana Tomaso Binga e Guglielmo Achille Cavellini (GAC). Tomaso Binga e Guglielmo Achille Cavellini appartengono a quella generazione di artisti con una grande attitudine a sorprendere, che raccontarono con fine ironia il cambiamento italiano negli anni Settanta e Ottanta, capaci di anticipare modalità di comunicazione e di interpretazione della società proprie dei nostri tempi. Tomaso Binga è stata una delle massime interpreti della poesia visiva, performer e artista poliedrica, presentata da Wunderkammern ad Artissima 2011 nella sezione Back to the future dopo essere stata selezionata da un comitato scientifico composto da Massimiliano Gioni (New Museum of Contemporary Art in New York e Fondazione Nicola Trussardi di Milano), Christine Macel (Centre Pompidou, Paris), Jessica Morgan (Tate Modern, London).

Guglielmo Achille Cavellini nato a Brescia nel 1914 (morto nel 1990) è entrato nel mondo dell’arte negli anni Quaranta collezionando opere astratte. Ritratto dai più grandi artisti dell’epoca, tra cui Rotella, Warhol, Ceroli, Cavellini ha iniziato la sua poliedrica carriera da artista appropriandosi di oggetti d’uso comune così come di opere di altri artisti e delle proprie, per poi trasformarli o distruggerli. Una data accomuna i percorsi dei due artisti: il 1971, anno di svolta in cui giocando entrambi sul concetto di identità, l'una (Bianca Menna) assunse il nome maschile di Tomaso Binga in riferimento all' ambiguità dei ruoli sociali legati al sesso, e l'altro, Guglielmo Achille Cavellini, diede il via alla costruzione di una esasperata mitizzazione dietro la propria figura di artista: il famoso progetto di Autostoricizzazione. In occasione della mostra Prefigure, a Wunderkammern saranno in mostra le opere degli anni '70 più significative: per Binga l’ Alfabetiere murale del 1976, mai esposto prima, vero alfabetiere degli anni Settanta con sagome del corpo come lettere alfabetiche, il Dattilocodice risultato della sovrapposizione di grafemi che diventano così nuove immagini; l’installazione Mater-Litanie Lauretane del 1976, in cui il termine MATER, come in una litania, è ostentato e ripetuto ossessivamente attraverso il corpo della donna. Per Guglielmo Achille Cavellini saranno esposti i Carboni, opere bruciate come atto di purificazione e le Cassette che contengono sue opere distrutte.

Inaugurazione 19 novembre ore 19

Wunderkammern (Nuovo spazio)
via Gabrio Serbelloni 124, Roma
Apertura: dal mercoledi al sabato ore 17,00 - 20,00

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