L'artista newyorkese piega, sgualcisce, appiattisce e rielabora i disegni cosi' da farli diventare lucidi e al contempo consumati, per scoprirne il potenziale nascosto. I disegni sono cancellati, levigati con la sabbia e dipinti per ottenere una varieta' di superfici e trame.
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La galleria 1/9unosunove è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista inglese Dan Shaw-
Town (1983, UK).
Dan Shaw-Town utilizza un linguaggio visivo tradizionale, quello del disegno: le opere si rifanno a
un modello elementare fatto di righe e segni di matita, un’estetica di carattere collettivo spesso
considerata come elemento di sottofondo, acquisito, ordinario, e che per questo richiede una nuova
lettura.
Shaw-Town piega, sgualcisce, appiattisce e rielabora i disegni così da farli diventare lucidi e al
contempo consumati, per scoprirne il potenziale nascosto. I disegni sono cancellati, levigati con la
sabbia e dipinti per ottenere una varietà di superfici e trame, molte delle quali sembrano a prima
vista non relazionarsi perfettamente con il foglio.
Così Shaw-Town riprende quello che è il processo artistico elementare e ricorrente, appurato, del
ricoprire il foglio con segni di grafite. Sebbene a un primo sguardo le opere possano apparire prove
di un amore per la più scarna pittura minimalista di matrice Stelliana, presto diviene chiaro che le
opere mostrano invece un atteggiamento di totale irriverenza verso questo movimento: le superfici
consumate, infatti, anziché privare, aggiungono e mettono a nudo i segni visibili del processo di
creazione di un’opera, e mostrano quelli che sono i processi fisici e i codici estetici reiterati compiuti
dall’artista.
A metà strada tra il disegno e la scultura, ogni singolo pezzo è composto da fogli di carta ricoperti
da uno spesso strato di matita, piegati, maneggiati e spiegazzati per creare superfici e segni
compositivi differenti. La vernice spray, utilizzata sia come base su cui ‘stendere’ la grafite sia come
rifinitura, svolge la funzione di strumento per influenzarne il comportamento anziché essere un puro
elemento aggiuntivo. I lavori presenti sui tavoli d’acciaio sono disposti in maniera stratificata
rendendo così i disegni non totalmente visibili, come fossero cumuli di progetti non riusciti,
accantonati, presentati quasi come opere da nascondere.
C'è una tensione leggermente inquietante nel sapere che ciò che appare come un momento
temporaneo, simbolo del mutamento del tempo è di fatto un punto di sosta finale: gli elaborati visivi,
quasi sculture, con la loro bidimensionalità e quiete visiva sono interessati alle molteplici
configurazioni del potenziale estetico più di ogni altra cosa, cercando di mettere in crisi simboli e
significati ricorrenti, collettivamente acquisiti.
Dan Shaw-Town vive e lavora a New York. Si è laureato in Fine Art presso la London Metropolitan
University e ha conseguito un MFA in Fine Art presso il Goldsmiths College, University of London.
Vincitore nel 2008 del premio BAA Expo Public Sculpture Award organizzato dal Goldsmiths College
in collaborazione con l’Aeroporto di Heatrow.
Tra le recenti mostre personali, China art objects, LA (2011); Seventeen, Londra (2011), Used-paper,
Khastoo, LA (2010); Retro Modern, Christopher Crescent, Londra (2010); Drawings, Gallery-C at
TEAM Gallery, New York (2009). Tra le sue ultime mostre collettive, West street gallery, New York,
con Julia Rommel (2011); EAF-European American Friendship, Duve, Berlino (2011); Common
Room, Pianissimo, Milano (2011); Surface/Tension, Lisson gallery, Londra (2011); De-phasing
patterns, spazio cabinet, Milano (2011).
Inaugurazione: Mercoledì, 23 Novembre 2011 ore 19.00
1/9unosunove
via degli Specchi, 20 - Roma
orari di apertura:
Martedì – Venerdì dalle 11.00 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 19.00 (o su appuntamento)
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Galleria 1/9unosunove is pleased to announce the solo exhibition by English artist, New York based
Dan Shaw-Town (1983, UK).
Dan Shaw-Town is interested in using a familiar visual language, and in this show the larger wall
hung works all adhere to a simple striped pattern, a common aesthetic, that is often associated with
the ‘background’.
Using traditional processes of mark-making with graphite on paper, Dan Shaw-Town folds,
crumples, flattens and reworks drawings so that they become simultaneously polished and worn to
unveil their hidden potential. Drawings are erased, sanded and painted to achieve a wide array of
surfaces and textures, many of which seem at first to sit uncomfortably on the paper.
With this system in place Shaw-Town is able to approach each piece in a routine manner, the
covering of the paper being the primary process. At first glance the works seem to be enamoured
with hard-edged minimalist painting. However it soon becomes very clear that the works display an
almost total irreverence for this movement, as the scuffed surfaces lay bare the visible marks
demonstrating the artists physical and repetitive process.
The exhibition consists of wall and floor based work that occupies a space somewhere between
drawing and sculpture. Each piece consists of dense graphite covered paper sheets often folded,
kneaded and creased to create varying surfaces and compositional markings. Spray paint is also
used as either a ‘primer’ for the graphite or as a ‘finish’, in both cases the spray acts as a tool to
affect the graphite rather than as an autonomous accompanying medium.
The works atop steel display tables are layered arrangements of partially oscure works that could be
seen as rejections, failed drawings perhaps, better displayed as concealed objects. There is a
slightly unsettling tension in knowing that what appears as a temporary moment is indeed a final
resting point, suggesting these sculptures with their material flatness and repose are as much
concerned with potential as they are anything else.
Dan Shaw-Town currently lives and works in New York. He graduated in MFA in Fine Art at the
Goldsmiths College, University of London after obtaining a BA in Fine Art at the London
Metropolitan University. He has won the BAA Expo Public Sculpture Award in 2008, promoted by
the Goldsmiths College at Heathrow Airport Terminal 5.
China art objects, LA (2011); Seventeen, London (2011), Used-paper, Khastoo, LA (2010);
Retro Modern, Christopher Crescent, London (2010); Drawings, Gallery-C at TEAM Gallery, New
York (2009) among his latest solo exhibitions.
West street gallery, New York, with Julia Rommel (2011); EAF-European American Friendship, Duve,
Berlin (2011); Common Room, Pianissimo, Milan (2011); Surface/Tension, Lisson gallery, London
(2011); De-phasing patterns, spazio cabinet, Milan (2011) among his latest group exhibitions.
Opening november 23rd at 7pm
1/9unosunove
via degli Specchi, 20 - Roma
Opening hours:
Tuesday – Friday, 11am-7pm; Saturday 3-7pm and by appointment