Alessandro De March
Legnano (MI)
Via Ticino 12
0331 543340 FAX 0331 740245

Antonio Rovaldi
dal 7/2/2003 al 5/3/2003
0331 543340 FAX 0331 740245

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Galleria Alessandro De March



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Antonio Rovaldi



 
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7/2/2003

Antonio Rovaldi

Alessandro De March, Legnano (MI)

'Care signore' e' il titolo del nuovo progetto fotografico con cui si inaugura la mostra personale di Antonio Rovaldi. Quasi una citazione da un film di Bergman, 'Care signore' presenta due recenti lavori del giovane artista realizzati appositamente per l'esposizione e legati, al tema del paesaggio.


comunicato stampa

CARE SIGNORE

'CARE SIGNORE' è il titolo del nuovo progetto fotografico con cui si inaugura sabato 8 febbraio, presso la Galleria Alessandro De March, la mostra personale di Antonio Rovaldi.
Quasi una citazione da un film di Bergman, 'CARE SIGNORE' presenta due recenti lavori del giovane artista realizzati appositamente per l'esposizione e legati, al tema del paesaggio.

Autore di atmosfere fredde, di spazi rarefatti e congelati, i suoi set privilegiati sono alpi, dighe, vulcani; i suoi tempi sono altrettanto indeterminati: sono eventi sospesi, imprecisabili, tanto da sottrarsi persino alla memoria (Non ricordo esattamente quando, 2002). In questi luoghi qualcosa, come una minaccia, è sempre sul punto di accadere.

Ma ciò che l'obiettivo fotografico riesce a fermare (oppure il video a filmare) è sempre una prova inoppugnabile, un documento oggettivo frutto di una analisi meticolosa e di una cura eccessiva. E' come se Rovaldi fosse affetto da una sorta di 'complesso di Friedrich' in cui non è tanto il paesaggio l'oggetto di attrazione e repulsione, ma l'immagine in quanto tale. L'immagine - nostro paesaggio naturale - è sempre un fuori scala così come incommensurabile è il rapporto che si istituisce tra osservatore ed oggetto osservato.

Non è un caso che nella mostra presso la Galleria De March, Rovaldi metta in scena due dispositivi visivi che sono anche il segno, per quanto opposto, di una stessa distanza. Alla parete quattro grandi pannelli fotografici riproducono ampi paesaggi che si riflettono in bacini d'acqua. Immobili e lontani, sono vuoti scenari senza tempo che però hanno a lato didascalie/frammenti di un discorso ordinario, quotidiano e banale, catturato tra la gente: 'assicurati che tutto sia pronto' oppure: 'passo domani così mi racconti'.

Un video, al contrario, alterna flussi di abiti femminili in moto tra la folla come una sorta di zoom su un 'womenscape' in un giorno di mercato. Qui tutto è ravvicinato, messo a fuoco al punto da diventare astratto. Ogni fotogramma è un frammento di tessuto, un pattern decorativo: un fiore, più fiori, un prato, un'altra natura prossima e mobile. Nonostante per la proiezione Rovaldi abbia costruito ad hoc una sorta di dark room fatta di tessuti femminili impregnati di profumo in modo tale da produrre un coinvolgimento fisico dello spettatore è ancora una volta un processo di astrazione a prevalere. Ora i pattern floreali diventano tessere monocrome, pure bande cromatiche: ancora una volta la condizione stessa della nostra distanza. Così come quando dietro ad un tracciato sanguigno sappiamo di poter riconoscere un corpo, una vita.

Nell'immagine: 'Non ricordo esattamente quando', 2002.

Durante il periodo della mostra verrà pubblicato il catalogo a cura di Marco Scotini.

Inaugurazione 8 febbraio ore 18.00

Galleria Alessandro De March
Via Ticino,12 20025 Legnano - Milano
T 0331543340 F 0331.740245

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