Gino De Dominicis
Maurizio Cattelan
Vedovamazzei
Francesco Barocco
Loredana Di Lillo
Lara Favaretto
Giulio Frigo
Francesco Gennari
Massimo Grimaldi
Diego Perrone
Luigi Presicce
Pietro Roccsalva
Giacinto Di Pietrantonio
Italo Tomassoni
Lavori di 11 artisti che hanno a vario titolo relazioni con l'opera di Gino De Dominicis. L'ironia cinica di Cattelan, quella leggera di Vedovamazzei, il tempo remoto di Francesco Barocco, la fedelta' di Loredana Di Lillo, il segreto satanico di Lara Favaretto, il funambulismo di Giulio Frigo, il romanticismo di Francesco Gennari, la densita' di Massimo Grimaldi, il disincanto di Diego Perrone, il misticismo di Luigi Presicce e il dipingere di Pietro Roccasalva.
a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Italo Tomassoni
Dal 26 novembre 2011 al 14 gennaio 2012 si tiene presso il CIAC di Foligno la mostra CALAMITATI da GINO che presenta opere di 11 artisti che hanno a vario titolo relazioni con l’opera di Gino De Dominicis. Si tratta di un progetto espositivo che nasce da diversi fattori: uno spaziale dovuto al fatto che una delle più importanti opere di De Dominicis, La Calamita Cosmica, è collocata in permanenza presso la settecentesca chiesa dell’Annunciata di Foligno, secondo polo museale del CIAC.
Altro motivo è che De Dominicis è uno dei maggiori riferimenti per gli artisti a partire dalla generazione degli anni ‘90 come Cattelan, Vedovamazzei, per proseguire con le generazioni successive: Francesco Barocco, Loredana Di Lillo, Lara Favaretto, Giulio Frigo, Francesco Gennari, Massimo Grimaldi, Diego Perrone, Luigi Presicce, Pietro Roccsalva.
Si tratta di artisti italiani provenienti da varie parti del nostro Paese attratti dal concettualismo, libertà e precisione espressiva di De Dominicis. Va detto, però, che a loro merito più che le forme sono il pensiero, l’attitudine e il comportamento ad interessarli, perché un artista decisivo si evince non nel generare negli altri atteggiamenti formalistici, ma aperture mentali che permettono di aprirsi al mondo.
Per questo l’ironia cinica e strafottente di Cattelan, l’ironia leggera di Vedovamazzei, sempre al limite tra vita e morte, il tempo remoto di Francesco Barocco, la fedeltà espressiva di Loredana Di Lillo, il segreto ironico satanico di Lara Favaretto, il fonambulismo delle immagini di Giulio Frigo, il romanticismo naturale e senza tempo di Francesco Gennari, la densità formale di Massimo Grimaldi, il disincanto ironico di Diego Perrone, il misticismo magico di Luigi Presicce e la pittura oltre di Pietro Roccasalva sono i nuovi territori verso cui ci sospingono gli artisti in mostra.
E’ una esposizione che agisce tra forme e contenuti con uno spettro di tecniche e materiali a tutto campo e con continui tradimenti. Difatti molti degli artisti in mostra impiegano materiali e tecniche che De Dominicis non ha mai usati, o che ha rinnegato come fotografia, video, computer e altri come le tecniche della tradizione quali il disegno, la pittura, la scultura e questo proprio per i motivi di cui sopra e cioè che i contenuti e i pensieri sono i generatori delle forme, soprattutto delle forme d’arte, o dell’arte. Ed è interessante notare come questo pensiero si ritrovi in maniera evidente sia nelle tecniche originarie che si perdono nella notte dei tempi e sia nei mezzi originali della modernità e contemporaneità.
Insomma, si tratta di un affascinante viaggio nell’attualità dell’arte proposta dai nuovi protagonisti che non disdegnano di riferirsi al passato quanto più sembrano allontanarsene.
I curatori della mostra, Giacinto Di Pietrantonio e Italo Tomassoni, introdurranno il catalogo edito da Mousse Edizioni.
Ufficio stampa: Prof.ssa Rita Fanelli Marini 340 4040625
Inaugurazione sabato 26 novembre 2011 ore 17,30
Centro Italiano Arte Contemporanea
via del Campanile, 13 Foligno (PG)
Orari:
venerdi, sabato e domenica ore 10,00-13,00 e ore 15,30-19,00
Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio
Ingresso 4,00 euro
Gratuito per i minori di anni 18 e per gli ultra 65 anni.