Enrico Fedrigoli, opere fotografiche sul Teatrino Clandestino. Questi scatti catturano e fissano, reinterpretandola, la poetica del Teatrino Clandestino che da sempre pensa al suo teatro come ad una continua fantasmagoria, questi scatti infatti colgono l'essenza, con le loro trasparenze e sovrapposizioni, dell'attore fantasma dell'attore Clandestino.
Enrico Fedrigoli
Opere fotografiche sul Teatrino Clandestino
Enrico Fedrigoli, dopo aver frequentato l'Istituto Europeo di Design di Milano dove ha studiato tecniche e apparecchiature del banco ottico si é avvicinato alla fotografia di architettura e di teatro. Attivo dagli anni 80, i primi grandi lavori riguardano l’architettura e lo spazio urbano, in particolare Berlino (prima durante e dopo la caduta del muro) il nord Europa, India, Europa dell'ESt, Marocco. In seguito, grazie alla presenza a Verona di Interzona si é avvicinato al teatro contemporaneo e a gruppi come anche Teatrino Clandestino.
“La sfida, inizialmente, è stata quella di portare l’approccio fotografico architettonico nel teatro, poi mi sono appassionato sempre di più alla scomposizione dell’invisibile.
Nel teatro ho iniziato a ragionare su ciò che l’occhio non vede ma che in realtà esiste: il micromovimento che appare sul fotogramma mi apriva nuove possibilità di lettura, altre letture. Si può parlare di irrealtà della visione, ma questo fatto fisico esiste perché il movimento viene realmente impressionato su una pellicola.
Dopo la base di stesura dei fondi, io voglio smontare tutto a pezzi, per vedere che cosa c’è dopo, attorno, circolarmente: non a caso le mie foto sono stratificate, sono smontabili, tagliabili in pezzi. Ho sviluppato un’idea non documentativa degli spettacoli, ma di una vera e propria interpretazione personale, che fosse visione di sintesi dello spirito e del clima di un lavoro, dal generale al particolare. Una volta acquisite le basi per capire un lavoro, grazie a questo rapporto con il regista di un gruppo o con gli attori, cerco di capire che cosa c’è dietro al soggetto di un lavoro, nell’anima. In questo vi è l’idea di un approccio al mezzo fotografico come “gestoâ€, così come il gesto dell’attore in scena, in cui è il mio corpo assieme all’apparecchiatura a essere in un dato luogo in un dato momento con un dato sentimento.â€tratto da un’intervista di Luigi De Angelis a E.Fedrigoli
Questi scatti sono particolarmente cari alla compagnia perché catturano e fissano, reinterpretandola la poetica del Teatrino Clandestino che da sempre pensa al suo teatro come ad una continua fantasmagoria, questi scatti infatti colgono l’essenza, con le loro trasparenze e sovrapposizioni, dell’attore fantasma dell’attore Clandestino.
Le opere fotografiche esposte sono le uniche immagini che ritraggono l’azione in scena della compagnia.
Inaugurazione sabato 8 febbraio 03 ore 19
me gi ve sa 15 19 - me ve 20.30 22.30
Piccolo Formato è un’associazione fotografica no profit che si propone come punto di riferimento della fotografia a Bologna offrendo servizi di vario genere come workshop, gruppi di lavoro, esposizioni, camera oscura, sala di posa.
Associazione Fotografica PICCOLO FORMATO
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