Alexander Brodsky
Azadeh Safdari
Giuseppe Buffoli
Alessio Tibaldi
Claudia Maina
Emilia Castioni
Nicola Felice Torcoli
Nicoletta Braga
Anna d’Ambrosio
Imbalance and Insecutity. Una collettiva in cui ciascun artista tratta il tema della precarieta'. Partecipano: Alexander Brodsky, Azadeh Safdari, Giuseppe Buffoli, Alessio Tibaldi, Claudia Maina, Emilia Castioni, Nicola Felice Torcoli, Nicoletta Braga.
La carenza di ideologie politiche o religiose parallelamente a una presa di coscienza dei limiti dello sviluppo a cui si è affiancato una sempre + diffusa esigenza di sobrietà e leggerezza, ha contribuito a un aumento esponenziale della creazione di opere esili, precarie o effimere ,molte delle quali condividono la caratteristica della caducità .
"Precarietà di vita" può essere considerata un nuovo disagio che colpisce l’uomo moderno ; un costrutto tridimensionale che tende a sedimentarsi in " precariato stabile". Esplorata attraverso singoli episodi, la pratica della precarietà è diventata elemento distintivo della poetica di numerosi artisti. Opere che susseguono l'idea di un possibile attraversamento, pur mantenendo, in virtù della loro tridimensionalità, un saldo legame con un'idea di scultura in divenire. Il nucleo di artisti chiamati a partecipare al progetto, veicolano molteplici ed eterogenee volontà comunicative. Le condivise caratteristiche di sobrietà, dinamismo, antimonumentalità, spazialità .caducità e pulizia delle opere si qualificano come altrettanti espedienti linguistici che fanno riflettere intorno a tematiche strettamente connesse alle dinamiche sociali della contemporaneità : l'ineluttabilità del processo migratorio e la precarietà come condivisione esistenziale .
Per Giuseppe Buffoli, la riflessione sulla immutabile instabilità della scultura ,diventa ricerca che cerca nel profondo: equilibrio delle forze diventa equilibrio disarticolante che muove e fissa le masse fisiche al senso di effimera concretezza. L’invisibile e irreale magnetismo , imprevedibile e imponderabile è elemento caratterizzante. Tutta la sua produzione artistica.
Gli scatti di Azadeh Safdari, indagano il movimento nel ballo conturbante e percettivamente instabile delle sue danzatrici, testimonianza di un’armonia naturale , inseguita ma sospesa e celata dalla scelta cromatica. I suoi volti sono maschere con forti
rimandi alla magica seduzione del femmilile.
Le derive semantiche di Alexander Brodsky con il tema della memoria ricorre in tutti i suoi lavori. I ricordi sono parte integrante dell’essere umano, sono la sua dimensione nascosta . Resti e tracce del passato rivivono conti- nuamente ed acquistano sempre nuove significanze. Nell’installazione presentata i pesi delle vecchie bilance realizzati in creta fermano dei messaggi scritti su foglietti di carta sottile che il vento, cerca di disperdere. Le opere di A. Brodsky possono essere lette come frammenti di un grande progetto architettonico.
Emilia Castioni e Nicola Torcoli costruiscono dei paesaggi immaginari frutto del riutilizzo e riposizionamento di diversi
materiali ed oggetti ,scarti del prodotto industriale immersi e scontornati da una vegetazione vera e viva che nasce dal
seme ,come ogni essere umano. Tutti gli elementi concorrono a formare una visione unitaria in cui lo spettatore si sofferma a cercare un possibile equilibrio tra oggetto e soggetto grazie al gioco di “zoom in” e “zoom out”.
Claudia Maina riflette sull’identità e incomunicabilità dell’uomo contemporaneo sempre alla ricerca di un equilibrio sospeso come i suoi palazzi, in un fragile gioco di bilanciamento tra ripetizione del modulo unita alla suggestione del vetro. Si tratta di installazioni scultorie di medie dimensioni. La leziosità e bellezza di queste installazioni_scultura unita alla fragilità e trasparenza pongono lo spettatore in unostato di vigile e timorosa osservazione.
Alessio Tibaldi conduce un’indagine poetica sui processi naturali e sociali variamente condotta attraverso l’uso riciclato di un materiale delicato e biodegradabile sul quale fluttuano scure sagome umane, in continuo viaggio. La densità invasiva della sua installazione rimanda all’Odissea come complesso e multietnico processo migratorio .
La performance di Nicoletta Braga, protagonista del finissage dell’evento, indaga l’EP (equilibrio precario) in relazione alla questione
L’evento si arricchirà, ad opera di studiosi e critici, di cronologici e specifici richiami che sfoceranno in mini personali o bipersonali dedicate ai singoli artisti.
Artisti invitati:
Alexander Brodsky, Azadeh Safdari, Giuseppe Buffoli, Alessio Tibaldi, Claudia Maina, Emilia Castioni, Nicola Felice Torcoli, Nicoletta Braga.
Si ringrazia Carla Pellegrini di galleria Milano e il prof. Luciano Caramel per la cura e l’ascolto prestato.
Inaugurazione 1 dicembre ore 18.30.
Immagine: Bedbug Green Town, Claudia Maina
Amy-d Arte Spazio
via Lovanio 6, Milano
Orari: dal lunedi al venerdi 9-12 e 14:30-19, sabato e domenica su appuntamento.
Ingresso libero