Universita' di Bologna - Dipartimento delle arti visive
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Vittorio Fagone
dal 10/2/2003 al 11/2/2003
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Dipartimento delle Arti Visive - Università di Bologna




 
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10/2/2003

Vittorio Fagone

Universita' di Bologna - Dipartimento delle arti visive, Bologna

'L'impatto dei nuovi media sull'arte di oggi'. 4a conferenza della serie 'I martedi' dell'arte a Palazzo Poggi'.


comunicato stampa

"L'impatto dei nuovi media sull'arte di oggi"

4a conferenza

Ciclo di incontri organizzati dal Dipartimento delle Arti Visive
"I martedì dell'arte a Palazzo Poggi"

martedì 11 febbraio, ore 17, aula interna del Dipartimento delle Arti Visive, Via Zamboni 33 - Bologna

La quarta conferenza della serie permette al pubblico bolognese di incontrare un operatore dell'arte contemporanea che, nonostante la sua notorietà e importanza, non è stato molto presente tra le nostre mura. Fagone ha distribuito le sue energie in alcune delle principali attività richieste dal mondo dell'arte. E' stato a lungo redattore della casa editrice Feltrinelli, curando in particolare la famosa serie "Tutti gli scritti di" in cui sono apparsi i contributi teorici dei maggiori artisti del Novecento, da Boccioni a Carrà, da Klee a Kandinsky e Mondrian. Come curatore di mostre, egli è stato tra i collaboratori del Comune di Milano nell'ideazione della grande mostra "Annitrenta" (1982), cui si dovette lo sdoganamento dell'arte degli anni Trenta, su cui pesava il pregiudizio di una compromissione irrecuperabile col regime fascista. Interrotto il rapporto con la Feltrinelli, Fagone ha assunto direttamente la gestione di alcuni Musei, come la GAM di Bergano e, attualmente, la Fondazione Ragghianti a Lucca, mentre gli è stato possibile essere pure tra i commissari di una Documenta di Kassel, nel 1987. Come saggista e critico, egli ha concentrato il suo interesse su due nuclei essenziali: l'arte italiana appunto negli anni Trenta, realizzando in proposito un'ampia rassegna intitolata "L'arte all'ordine del giorno"; e su quello che sarà il tema della sua conferenza, cioè l'impatto dei nuovi media sulla ricerca di oggi, intenendosi per nuovi media, soprattutto, la fotografia e la videoarte, ma anche le installazioni, che in qualche modo riprendono la grande tradizione "tra le due guerre" del muralismo. Nessuno più di Fagone, nell'ultimo ventennio, è stato l'attento testimone e teorico dello sviluppo sempre più consistente dei mezzi a base tecnologica, in alternativa alle tecniche pittoriche tradizionali. Si è appena chiusa in proposito un'ampia rassegna di cui è stato curatore al PAC di Milano, "Utopie quotidiane", che del resto faceva eco, tanti anni dopo, a una mostra premonitrice da lui realizzata sempre a Milano, Palazzo Reale, sulle "camere incantate". Le installazioni come riedizione in chiave attuale delle wunderkammern già care alla sensibilità europea dei secoli scorsi, come luoghi magici in cui la scienza si sposa con l'arte, e assieme cercano di attuare l'"utopia", dimostrando che oggi essa è a portata di mano e può divenire un risultato "quotidiano".

aula interna del Dipartimento delle Arti Visive,
Via Zamboni 33 - Bologna

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