Opere private della Collezione Lia. Esposti dipinti e miniature del XIV e il XVI secolo: un spaccato della ricerca del collezionista e dell'orientamento del suo gusto. Si segnala la presenza della Madonna dell'umilta' di Benozzo Gozzoli, opera riferibile ad un momento precoce nell'attivita' del Maestro fiorentino.
A cura di Andrea Marmori
La mostra Divine Pitture offre la possibilità di osservare da vicino alcune importanti opere
provenienti dalla Collezione privata di Amedeo Lia, non comprese nell’elenco dei capolavori donati
nel 1995 e ad oggi non visibili al pubblico. Pur presenti da molti anni nella raccolta personale
di Lia, le opere risultarono difatti escluse dal copioso numero di dipinti donati alla Spezia con il
munifico gesto che è all’origine del Museo, aperto al pubblico per la prima volta il 3 dicembre
1996.
La mostra si compone di due nuclei, tra loro integrati: dipinti e miniature. Compresi tra il XIV e il
XVI secolo, i dipinti rappresentano un ottimo spaccato della ricerca collezionista di Amedeo Lia e
dell’orientamento del suo gusto, integrando pertanto il percorso museale permanente.
Tra queste spiccano la Madonna dell’umiltà di Benozzo Gozzoli, opera riferibile ad un momento
precoce nell’attività del Maestro fiorentino, a ridosso della metà del Quattrocento, e il Compianto
su Cristo morto di Fernández Alejo, dipinto di altissima qualità, che coniuga in maniera perfetta
l’ascendenza fiamminga, di particolare evidenza nell’attività giovanile del pittore, con l’evidente
influenza italiana. E ancora la splendida, monumentale Vergine di Benvenuto di Giovanni, che pare
scolpita in pietra tenera, riferibile alla fase matura del grande pittore senese, quando si avverte il
sopravvenire degli apporti linguistici di Girolamo, l’unico tra i suoi sei figli a seguirlo nell’attività
pittorica.
Quanto ai tre codici miniati sorprende il minuscolo Libro d’Ore prodotto nell’atelier del Beato
Angelico, preziosissimo codice nel quale Zanobi Strozzi, tra i più dotati tra gli allievi dell’Angelico,
è l’autore della maggior parte delle splendide illustrazioni. O ancora il manoscritto eseguito
nell’ambito di una bottega napoletana per un membro della famiglia Paruta, che si segnala per
il vivace eccletismo con cui l’artista impiega soluzioni decorative di differente matrice; infine i
vangeli in volgare conclusi nel 1482 da don Antonio Monaco in Firenze con equilibrato e raffinato
gusto estetico.
Inaugurazione 2 dicembre 11.30
Museo Civico “Amedeo Lia”
Via Prione, 234 La Spezia
Orario di apertura al pubblico: dal martedì alla domenica ore 10-18, chiuso il 25 dicembre, il 1 gennaio, apertura straordinaria il lunedì dell’Angelo
Ingresso libero