Aletheia
Perugia
via Pozzo Campana 22a (arco etrusco)

Reliquie
dal 15/2/2003 al 2/3/2003
349 5400999
WEB
Segnalato da

asoociazione iride



approfondimenti

Simona Frillici



 
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15/2/2003

Reliquie

Aletheia, Perugia

Quello di Simona Frillici e' un magazzino di memorie in cui si affacciano e sovrappongono brandelli di vita, paradisi perduti di cui lei si e' proustianamente messa in cerca...


comunicato stampa

Simona Frillici


Inaugurazione della mostra domenica 16 Febbraio 2003 ore 18.00


Resistenze. Come alberi piantati sul pendio della memoria. Perché frenare la caduta sia ancora possibile, e nulla vada completamente disperso.
Quello di Simona Frillici è un magazzino di memorie in cui si affacciano e sovrappongono brandelli di vita, paradisi perduti di cui lei si è proustianamente messa in cerca, nella coscienza, sempre risorgente, di uno strappo altrimenti irreparabile. ''L’atto creativo – si leggeva nel manifesto di un gruppo informale olandese – in sé è molto più importante dell’oggetto creato, e questo aumenta di significato nella misura in cui mostra i segni del lavoro che lo ha generato'': Reliquie è questa composizione all-over, in cui cioè non esiste un centro d’attenzione né una gerarchia delle forme, rettangoli nebbiosi che sembrano galleggiare su sfondi indefiniti.

Li abita una poetica dominata dai segni di un’intensa carica emotiva, che sembra scoprire la bellezza della materia recuperata; una sorta di lotta contro il tempo in cui il tatto gioca un ruolo non meno importante della vista: qualunque sia l’oggetto, toccare significa cercare di ristabilire un contatto interrotto, ridestarne la memoria.

Per questo Simona sutura le ferite del tempo cucendo pazientemente le schegge della sua vita, tessendo una personale capace di essere insieme aneddotica e allegorica, gelosa di sé e comunicativa, tangibile e astratta, nitida e aggrovigliata nel rendere fedelmente la molteplice mobilità dei segni.

Qui, ad ogni tappa di questo attraversamento, riemergono cose, situazioni, frammenti di umanità vivi e interagenti col resto, perché scampati alla disattenzione e salvati dalla deriva. Siamo in una di quelle frontiere, tipiche dell’arte contemporanea, tra il detto e il non-detto, tra il visibile e l’invisibile, tra il ricordo e il desiderio, ma sempre in agguato sul vero: ''Non sei forse di quel luogo e di quell’istante un frammento reale, un frammento dell’oro, lì dove aspiravo solo al riflesso che tradisce, al ricordo che lacera? Ho strappato un brandello al vestito che è sfuggito come un sogno alle dita contratte dell’infanzia'' (Yves Bonnefoy).

E il Tempo, per una volta, lasciato sulla porta.

Giovanni Marinangeli



Per informazioni
3405548080 - 3495400999 - 33324094

IRIDE, Associazione per le arti visive contemporanee, Via Tuscania 140, 06129 Perugia, Italia, tel. 3495400999 - 0755009457



spazio espositivo Aletheia
in via Pozzo Campana 22a
nei pressi dell'Arco Etrusco a Perugia

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