Brolo Centro d'Arte e Cultura
Mogliano Veneto (TV)
via Rozone e Vitale, 5
041 5905151 FAX 041 5905154
WEB
Toulouse-Lautrec
dal 15/2/2003 al 16/5/2003
041 5905154 FAX 041 5905154

Segnalato da

Roberta Lombardo Hurstel




 
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15/2/2003

Toulouse-Lautrec

Brolo Centro d'Arte e Cultura, Mogliano Veneto (TV)

La mostra presenta quarantacinque opere grafiche del grande artista e quindici vignette umoristiche, riunite a Mogliano grazie al generoso prestito del Museo d?Ixelles, della Biblioteca Nazionale di Francia e della Fondazione Mazzotta di Milano.


comunicato stampa

Lo sguardo e il segno

Inaugurazione sabato 15 febbraio 2003 - ore 11.00


Alle ore 11.00 di sabato 15 febbraio 2003 verrà inaugurata la mostra: Toulouse-Lautrec, lo sguardo e il segno

organizzata da il Brolo, Centro d?Arte e Cultura della città di Mogliano Veneto e curata da Casimiro di Crescenzo, Direttore del Centro, resterà aperta al pubblico dal 16 febbraio al 16 maggio 2003, con orario 10/19 (lunedi? chiuso)

L?affascinate percorso presenta quarantacinque opere grafiche del grande artista e quindici vignette umoristiche, riunite a Mogliano grazie al generoso prestito del Museo d?Ixelles, della Biblioteca Nazionale di Francia e della Fondazione Mazzotta di Milano.

Il Museo d?Ixelles presta la collezione completa dei trentadue manifesti creati da Toulouse-Lautrec nell?arco della sua breve vita. La Biblioteca Nazionale di Francia, che possiede la più vasta collezione di grafica dell?artista, partecipa con tredici importanti litografie, alcune sono pezzi unici. La Fondazione Mazzotta di Milano mette a disposizione quindici vignette umoristiche pubblicate nella rivista ?Le Rire?.

Questo nucleo di opere raccolto per la mostra Toulouse-Lautrec lo sguardo, il segno vuole mettere in risalto due aspetti fondamentali del lavoro dell?artista. In primo luogo, l?interesse per la persona umana osservata nell?ambito urbano: i teatri, i café-concerto, i balli popolari, le case chiuse, le riunioni mondane. Il suo sguardo lucido e perspicace ha saputo cogliere l?intimità profonda del gesto di una cantante, l?espressione di un?attrice, le pose di una prostituta e il desiderio di un suo cliente senza cadere nell?aneddoto o nella caricatura. Il secondo aspetto è lo stile del tutto innovatore: il tratto rapido e nervoso, l?utilizzazione del non-finito, l?abilità ad utilizzare la pietra litografica. Tutte tecniche che hanno rivoluzionato l?arte della grafica, soprattutto quella pubblicitaria. I suoi manifesti hanno inaugurato una nuova stagione e mostrato il cammino agli artisti del XX secolo.

Toulouse-Lautrec ha dimostrato fin dagli anni dell?esordio un interesse costante per il disegno e l?incisione. Le opere di ineguagliabile bellezza create nel campo dell?arte grafica gli hanno procurato una fama pari a quella ottenuta dai suoi dipinti. Nel periodo assai breve che va dal 1891, anno in cui esegue il primo manifesto, Moulin Rouge (La Goulue), al 1901, anno della sua morte, l?artista crea uno spettacolare corpus di 360 opere incisorie. Una produzione raffinata, ossessiva nei temi, ma dominata da una ricerca assoluta di perfezione tecnica.

La sua arte, debitrice dell?insegnamento di Degas, dell?influenza del movimento dei Nabis e dell?interesse per le incisioni giapponesi, conserva però i tratti sicuri di un gusto personale, indipendente, completamente all?avanguardia. Moulin Rouge (La Goulue), 1891, rivela chiaramente la volontà innovatrice di Toulouse-Lautrec e segna una spettacolare rottura, per tecnica e stile, con la recente tradizione del manifesto parigino.



Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901)

Toulouse-Lautrec è uno degli ingegni più vivaci, indipendenti e ribelli che abbia avuto la pittura in questo periodo. Dotato di uno spirito eccezionale e di una istintiva capacità a cogliere col disegno gli aspetti più caratteristici e immediati della realtà esteriore - qualità già evidenti nei suoi schizzi infantili - si sottomette ad un lungo e severo apprendistato negli ateliers parigini di Bonnat e di Cormon , deciso ad impadronirsi di tutti i segreti della tecnica pittorica. Tuttavia la sua vocazione è ben lontana dall?accademismo della pittura ufficiale; la sua ammirazione va infatti agli impressionisti, a Degas in particolare, e alla pittura giapponese rivelata dalle numerose stampe che circolano a Parigi.

Si ispira all?oggettività con cui , in particolare, affronta e indaga il mondo opaco dei sobborghi e quello rutilante dello spettacolo, con l?esattezza e l?incisività del suo segno. L?ardita semplificazione formale dei maestri giapponesi, l?eleganza dei loro ritmi lineari, la novità dei loro tagli compositivi colpiscono profondamente Lautrec che trova qui gli strumenti fondamentali che gli serviranno, sviluppati, per rappresentare ciò che unicamente l?appassiona: la realtà umana.

Ovunque è riconoscibile la sua sigla, nella tagliente aggressività del segno di una eccezionale forza espressiva, nell?audacia delle composizioni, nella violenza - che non è mai crudeltà - con cui sono rivelati i vizi e le debolezze. Le caratteristiche fisiche e spirituali di un?umanità indagata e scoperta fin nelle fibre del suo essere.




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Roberta Lombardo Hurstel
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