Arianna Fantin presenta un libro d'artista e un'installazione/performance sul rapporto triangolare artista-opera-spettatore. Marina Fulgeri propone due ipotesi di soglia che mettono in discussione alcuni elementi dell'ambiente. Sabrina Mezzaqui interpreta il passo di una celebre fiaba producendo un'immagine fallimentare.
Domenica 18 dicembre si apre la quarta mostra di Casabianca con i lavori di Arianna Fantin, Marina Fulgeri e Sabrina Mezzaqui.
Per Arianna Fantin la tecnica del cucito non è una semplice modalità di scrittura, ma un'azione che produce una duplice forma che allo stesso tempo può anche sviluppare un'idea di annullamento. In questa occasione vengono presentati un libro d'artista che si colloca tra oriente e occidente, e un'installazione/performance sul rapporto triangolare artista-opera-spettatore.
Marina Fulgeri modifica la nostra percezione dello spazio attraverso l'inserimento di elementi che aprono a dimensioni ulteriori, provocando quindi un disorientamento che ridefinisce la nostra esperienza. A Casabianca propone due ipotesi di soglia in dialogo tra loro, mettendo in discussione alcuni elementi dell'ambiente.
Sabrina Mezzaqui interpreta un passo di una celebre fiaba producendo un'immagine fallimentare, una sconfitta che era già inscritta nel racconto. In assonanza con la dimensione temporale di questo lavoro, si aprirà una piccola finestra da cui contemplare una lunga, immobile nevicata.
Il Prufesur annuncia che da domenica Cattedra risponderà al numero 345 5335305
Inaugurazione Domenica 18 dicembre dalle ore 11
Casabianca
Zola Predosa, via Pepoli 12
Ingresso gratuito su appuntamento