Una grande composizione blu in cera e vetroresina. La parte principale dell'opera e' costituita da un motivo sferico composto dettagliatamente di linee e di curve. Questo elemento centrale e' generalmente il punto di riferimento che attira lo sguardo e conferisce all'opera stabilita' formale.
Domenico Bianchi 15 dicembre 2011 – 3 marzo 2012 Dopo aver frequentato i corsi all’ Accademia delle Belle Arti di Roma, Domenico Bianchi con la sua prima mostra personale organizzata da Ugo Ferranti al Fine Arts Building di New York nel 1977 esordì nel mondo dell’arte . In questa prima mostra espose una ventina di disegni fatti di cera, carta, legno e tela.
Negli anni ’80 fece parte del gruppo dei giovani artisti detti della “ Nuova Scuola Romana” ed espose, inoltre, in collettive con gli artisti dell’Arte Povera – Kounellis, Mario e Marisa Mertz, Paladino, Pistoletto... – il loro approccio artistico influenzò Bianchi nelle sue ricerche sullo spazio. La luce diventa un elemento essenziale delle sue opere e attraverso il lavoro della cera, il suo materiale preferito, ripropone in ogni opera lo stesso procedimento: strati di cera sovrapposti che rivelano una forma centrale, minuziosamente definita prima, formata da linee ed intrecci . Con questo procedimento “ la forma dell’opera non si lascia soggiogare da una geometria ideale, da un progetto astratto; ma piuttosto si lascia definire dalla tecnica: il colore esclusivo di una sostanza particolare o le caratteristiche proprie di un materiale possono dunque essere sufficienti per motivare il senso strutturale specifico di ogni quadro” ». Nel 1992 partecipa alla III Biennale di IstanbuI e alla mostra collettiva Terrae Motus organizzata da Lucio Amelio nella Reggia di Caserta. Da quel momento il suo lavoro è stato oggetto di mostre personali nei grandi musei europei come il Stedelijk Museum di Amsterdam (1994), il MACRO di Roma (2003)…
Alla Galerie Pièce Unique, l’artista presenta una grande composizione blu in cera e vetroresina. Come sempre la parte centrale dell’opera è costituita da un motivo sferico composto dettagliatamente di linee e di curve. Questo elemento centrale è generalmente il punto di riferimento che attira e concentra lo sguardo, e conferisce all’opera la sua stabilità formale. A Pièce Unique Variations, l’artista presenta delle opere di formato più piccolo e delle opere su carta. Il principio di modulazione seriale che è al centro del percorso dell’artista, si sviluppa qui su due diversi supporti, carta e cera su vetroresina , delle “ forme che hanno una propria vita materiale, particolare e sostanziale, ma che condividono una comune genealogia”»
Vernissage:15 dic. ore 18 - 20:30
Galerie Pièce Unique
4, Rue Jacques Callot
Apertura: martedi-sabato orari: 11:00-13:00 e 14:30-19:00